Bologna, 5 maggio 2023 – I danni provocati in Emilia Romagna dal maltempo hanno avuto come conseguenza il riconoscimento dello stato d’emergenza da parte del governo per le alluvioni, ma anche l’apertura di fascicoli di inchiesta per i due morti a Imola e Ravenna. Il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ospite della trasmissione Agorà su Rai 3 questa mattina, ha fatto il punto sulla situazione.
Intanto da Palermo il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello
Musumeci, punta il dito sulle misure di prevenzione mancate: “Dobbiamo recuperare 80 anni di arretrati”
Bonaccini: le cose stanno andando meglio
“Le cose stanno andando meglio – ha detto il presidente dell’Emilia Romagna –, noi abbiamo ottenuto ieri sera a tempi di record 10 milioni di euro, immediatamente, e ringrazio il governo, per le spese più urgenti, ma ne serviranno tanti altri. Abbiamo già iniziato ieri il giro nei vari Comuni per la rendicontazione puntuale di tutti i danni, pubblici e privati, che nel giro di pochi giorni, come sempre facciamo, saremo in grado di trasmettere a Palazzo Chigi e al Governo per avere lo stato di emergenza nazionale che è già stato riconosciuto ma che potrà ottenere maggiori risorse”.
Ha poi aggiunto: "Ai cittadini, agli imprenditori e agli amministratori dico che nessuno di loro sarà lasciato solo. Siamo riusciti undici anni fa a ricostruire praticamente tutto dopo un terremoto da oltre 12 miliardi di euro di danni. Per quanto pesante sia stata questa inondazione l'Emilia-Romagna non solo non resterà in ginocchio, ma si rialzerà e lo faremo tutti insieme".
Musumeci: Emilia Romagna come Ischia
"In Emilia Romagna è accaduto quello che, seppure e per fortuna con dimensioni diverse, si è verificato nell'Isola di Ischia. Purtroppo non è l'ultima tragedia perché siamo fermamente convinti che la vulnerabilità del territorio nazionale e il cambiamento climatico indurrà a affrontare dure prove per le quali dobbiamo farci trovare preparati", è il commento da Palermo del ministro Musumeci.
Che continua: "In Italia c'è un problema di prevenzione e durerà ancora per diversi anni, perché dobbiamo recuperare 80 annidi arretrato. È mancata la programmazione e la ricognizione delle vulnerabilità, inutile farci illusioni: non sono interventi che si realizzano in un anno o in due anni soprattutto con le procedure attuali e che rallentano tantissimo il raggiungimento degli obiettivi. Siamo fermamente convinti che la vulnerabilità del territorio nazionale e il cambiamento climatico ci indurranno ad affrontare dure prove". Poi, sull'attualità: "Abbiamo costituito una cabina di regia, si insedierà nelle prossime ore alla luce della nomina del commissario straordinario - ha detto Musumeci - Dobbiamo capire quante opere sono state avviate sul fronte della siccità. Modificare le procedure è un lavoraccio, però l'importante è avere iniziato questo processo".
Bonaccini a Bagnacavallo: "Ricostruiremo insieme"
Nel pomeriggio Bonaccini ha fatto una visita a (Ravenna), uno dei Comuni maggiormente colpiti dal maltempo di questi giorni: "L'unica cosa davvero irreparabile sono le vittime di questa tragedia, tutto il resto è difficile, ma lo ricostruiremo insieme", ha detto incontrando gli imprenditori delle aziende danneggiate, soprattutto agricole, e le associazioni di categoria. "La priorità assoluta adesso è agire in fretta per fare la stima esatta dei danni, pubblici e privati, Comune per Comune - ha sottolineato Bonaccini - e fare in modo che le famiglie e le imprese, piegate da questa emergenza, possano accedere ai risarcimenti il prima possibile. Ora più che mai servono la concretezza, la tenacia e la coesione che già in passato, e in più occasioni, la nostra comunità ha dimostrato di avere".
Rischio frane
Intanto, sulla regione il tempo è migliorato, ha rassicurato il governatore, “anche se nei prossimi giorni si prevede qualche pioggia e speriamo sia lieve e non abbondante". Dopotutto, "in 36 ore è caduto circa un quarto del totale della pioggia che cade in un anno", ha spiegato e sono stati segnalati "15 fiumi contemporaneamente a rischio in piena. Mai stata rilevata una precipitazione così pesante".
E infatti, ora c’è il rischio frane, oltre al fatto che molte zone nel ravennate sono ancora allagate.
“Attingeremo anche al Pnrr per gli interventi”
"Con questa pesante pioggia che ha colpito come non mai l'Emilia-Romagna, se in alcune zone siamo riusciti a contenere ciò che qualche anno fa non sarebbe stato contenuto, è anche perché noi da anni stiamo facendo tanti interventi idraulici, di lotta al dissesto idrologico, di rafforzamento di infrastrutture. E abbiamo già investito in 9 anni più di 1 miliardo di euro e altri ne abbiamo già pronti da spendere o in previsione anche perché attingeremo a quella grande occasione che è il Pnrr”, ha anche detto il presidente Bonaccini. “Il Paese nel Dopoguerra ha investito troppo spesso nell'emergenza e molto poco nella prevenzione. Noi oggi dobbiamo rimediare ai tanti errori del passato e stiamo cercando di farlo nel migliore modo possibile, ma servono tante risorse a livello nazionale ed europeo. Noi cerchiamo di spenderle al meglio possibile e questa è una regione che solitamente le risorse che riceve è in grado di spenderle”, ha aggiunto. “C'è però anche un altro dato, questa è la contingenza e dobbiamo cercare tutti di fare di più e meglio. I cambiamenti climatici in atto avvengono però, perché si surriscalda il pianeta, si inquina troppo, quindi dobbiamo utilizzare i fondi della transizione ecologica per arrivare nei prossimi anni a ridurre l'inquinamento atmosferico. Faremo di tutto per uscire dall'emergenza e avere le risorse per imprenditori e famiglie, stare vicino ai sindaci e alla popolazione”, ha concluso.
Le notizie di oggi sull’alluvione
A Conselice ci sono quasi diecimila persone senza acqua, mentre le scuole sono ancora chiuse. A Bologna si lavora per la riapertura di via Saffi, con le pulizie del canale Ravone. Faenza sta risorgendo dal fango.
Riguardo alle previsioni, invece, per oggi ancora allerta arancione per le piene dei fiumi, poi tutto cambia. Per ora, i colmi di piena sono in progressiva diminuzione in tutti i corsi d'acqua interessati dalle piene, dove si prevede il rientro al di sotto delle soglie 1 nelle prossime ore.
Abi: “Immediata sospensione dei mutui”
"A seguito della dichiarazione del Consiglio dei Ministri dello stato di emergenza per l'Emilia Romagna a motivo dei forti nubifragi che hanno colpito la regione nei giorni scorsi, l'Abi invita le banche a dare immediata attuazione alla sospensione dei mutui, appena i provvedimenti e le ordinanze istituzionali saranno pubblicati in Gazzetta Ufficiale. La protezione civile attraverso una apposita ordinanza fornirà tutti i riferimenti per una piena applicazione della sospensione dei mutui". Lo comunica in una nota l'associazione guidata da Antonio Patuelli. Proprio per assicurare dovunque tempestività degli interventi a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali, l'Abi ha sottoscritto uno specifico Protocollo di intesa con la Protezione Civile e le Associazioni dei consumatori.