Bologna, 18 ottobre 2024 – Risorse impegnate per meno del 10% e lavori affidati non del tutto rendicontati. Le severe critiche sollevate dalla Corte dei Conti dell'Emilia-Romagna rispetto alla gestione dell'alluvione da parte della Regione stanno scatenando una vera e propria bufera. Le parole del presidente Pozzato arrivano in un’ennesima giornata di maltempo e allerta meteo rossa.
A dirlo è il presidente Marcovalerio Pozzato, questa mattina in occasione della presentazione del giudizio di parifica del rendiconto 2023 della Regione Emilia-Romagna, al circolo ufficiali di Bologna. "Per quanto riguarda il 2023 - rileva Pozzato – c'è una previsione di stanziamento maggiore per quanto riguarda gli interventi sui bacini fluviali".
La magistratura contabile sottolinea però "una grossa criticità e una grossa perplessità", ossia il fatto che "la Regione provvede per quanto riguarda le risorse ma il soggetto attuatore è un altro, in particolare mi sto riferendo ad Aipo. E in qualche modo manca una efficiente cinghia di trasmissione per quanto riguarda la verifica di quanto effettivamente realizzato".
Insomma, la Regione stanzia le risorse necessarie per le opere "e poi però dovrebbe essere in grado di rivolgersi al soggetto attuatore chiedendogli effettivamente che cosa è realizzato e quanto - insiste Pozzato - ma ad oggi la Regione non è in grado di capire tempestivamente in tempo reale che cosa effettivamente è stato realizzato. E questo è un rilievo effettivamente che abbiamo mosso. Sembra che non ci sia una grande reattività, una grande tempestività da parte della Regione" a livello di rendicontazione.
Il presidente della Corte dei Conti solleva poi una seconda critica, che riguarda però il 2024 e che quindi non attiene al giudizio sul bilancio dell'anno passato. "Ma penso che sia di interesse per i cittadini", spiega Pozzato. In questo caso il problema riguarda le risorse stanziate quest'anno sempre per opere che riguardano i bacini fluviali. "E mi dispiace dire che è stato impegnato molto poco, sotto il 10% delle somme a disposizione per gli interventi", afferma il presidente della Corte dei Conti dell'Emilia-Romagna.
Priolo: "Risorse per i bacini fluviali impegnate al 100%.
"Le risorse destinate ai bacini fluviali sono state impegnate al 100%. Stupiscono le valutazioni, soggettive, infondate e fuori contesto, arrivate dalla sezione regionale della Corte dei Conti, peraltro nel giorno in cui la stessa Corte certifica con gli atti la corretta gestione dell’Ente col giudizio di parifica". È dura la reazione di Irene Priolo, presidente facente funzioni della Regione sulla polemica scatenata dal presidente regionale della Corte dei Conti Marcovalerio Pozzato. "Più volte sono stati forniti i dati sulla manutenzione dei fiumi e gli interventi realizzati dalla Regione per la ricostruzione dopo l’alluvione del 2023 (852 interventi fra cantieri di somme urgenze, urgenze e programmazione di fondi regionali, per 747,5 milioni di euro), nonostante la competenza diretta sia del Commissario di Governo", si legge in una nota della presidenza di via Aldo Moro. E poi, ancora Priolo: "Le risorse regionali destinate ai bacini fluviali sono state impegnate al 100% e trasferite ai soggetti attuatori, il cui utilizzo è costantemente monitorato e rendicontato. Dati più volte resi pubblici ma che non sono all'esame oggi della Corte dei conti, chiamata ad esprimersi sulla correttezza contabile e gestionale dell'esercizio 2023. E dell'equilibrio contabile e della corretta gestione ha dato appunto conto, con il giudizio di parifica, la Corte. Parlando con atti formali, come è proprio di una Corte", continua la nota.
"Ugolini – conclude – dimostri che ci tiene a questa Regione: chieda al governo Meloni di stanziare dei soldi per il progetto di prevenzione. Va messa in sicurezza tutta l'Italia, invece sembra che il mal governo ci sia solo in questa zona".
La risposta dell’assessore al Bilancio Calvano
Le risorse assegnate dal commissario per la ricostruzione post-alluvione in Emilia- Romagna "sono state tutte impegnate". Lo garantisce l'assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano, che replica così agli appunti mossi oggi dal presidente della sezione di controllo della Corte dei Conti dell' Emilia- Romagna, Marcovalerio Pozzato, in occasione del giudizio di parifica del rendiconto 2023 della Regione.
Per quanto riguarda l'alluvione, ci tiene a precisare Calvano, parlando coi cronisti a margine della cerimonia, questa mattina al circolo ufficiali di Bologna, "in questo anno è stato fatto uno sforzo di investimento enorme, mai visto: 343 milioni di euro per 400 interventi. E continueremo a farlo, non solo per affrontare l'emergenza ma anche per dare una nuova struttura al nostro territorio". Rispetto alle risorse che il commissario ha attribuito all' Emilia-Romagna, "sono state tutte impegnate - assicura dunque Calvano - quanto alle liquidazioni, invece, sia un po' più lenti per ovvie ragioni di carattere burocatico".
Si attende cioè "il collaudo delle opere - spiega l'assessore- perché prima di liquidare vogliamo sapere che le opere siano state ben realizzate e verificare la loro funzionalità". Per quanto riguarda il 2024, aggiunge Calvano, "sono aumentate le risorse regionali che abbiamo messo a disposizione. Anche queste risorse sono state tutte impegnate, affidate all'agenzia di Protezione civile, che ha un suo sistema di monitoraggio, e assegnate ad Aipo che ce le rendiconta ogni tot mesi proprio per evidenziare l'andamento della spesa".
Lisei (FdI): “Corte dei Conti zittisce gestione Pd”
"Le durissime critiche arrivate dalla Corte dei Conti dell' Emilia Romagna alla pessima gestione della Regione del duo Bonaccini-Priolo mettono la parola fine alle tante bugie raccontante sino ad ora dal Partito Democratico, alle loro speculazioni ed allo scarica barile sul Governo nazionale.Ora tutti sanno che il governo di sinistra della Regione ha pesanti responsabilità: non ha controllato nulla in merito alle opere, ha omesso completamente di seguirle e seguire chi le doveva realizzare, ma soprattutto sono riusciti nella mirabile impresa di fare solo il 10% delle opere nel 2024, un dato vergognoso ed imbarazzante. D'altronde gli amministratori regionali erano troppo impegnati a speculare politicamente contro il Governo per occuparsi di mettere in sicurezza i territori: non a caso nell'ultima alluvione sono successi altri disastri. Ora possono solo fare una cosa: chiedere scusa ai cittadini". Lo dichiara il senatore di Fratelli d'Italia Marco Lisei.