Bologna, 31 maggio 2023 – È mercoledì 7 giugno il giorno prefissato per un incontro tra il governo e i rappresentanti istituzionali dei territori colpiti dalle alluvioni a maggio. Alle 12 a Palazzo Chigi, il governo sarà rappresentato dal vicepremier, Matteo Salvini, dal sottosegretario, Alfredo Mantovano, e dai ministri competenti. Presenti i governatori di Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, Toscana, Eugenio Giani, e Marche, Francesco Acquaroli, delle Province di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca, Ravenna, Michele de Pascale, di Rimini, Jamil Sadegholvaad, Pesaro-Urbino, Giuseppe Paolini, del sindaco di Bologna, Matteo Lepore, di Forlì, Gian Luca Zattini, di Firenze, Dario Nardella.
Intanto, più passano i giorni e più la questione della scelta del commissario per l'alluvione si fa incandescente. Ieri, al sindaco di Bologna Matteo Lepore che caldeggiava il nome del governatore Stefano Bonaccini come scelta 'naturale' (l’hanno ribadito anche governatori di centrodestra come Toti e Zaia), il ministro per l'Ambiente Pichetto Fratin aveva indirettamente risposto che un nome ancora non c'è ("E' difficile fare una valutazione fra un nome e un non nome").
Ipotesi generale Figliuolo?
Tra i nomi ventilati, circola quello del generale Francesco Paolo Figliuolo, che già – ricordiamolo – è stato commissario straordinario all’emergenza Covid. Di lui - ma senza prendere posizione – parla anche il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, che a Sky Tg24 dice: "Ho la massima stima del generale Figliuolo, ma non posso dare avvio al totonomi". E sottolinea: "perché sarebbe scorretto nei confronti delle persone interessate. La decisione la prenderà il Consiglio dei ministri". Insomma, continua Ciriani, "non è tanto fondamentale capire chi farà il commissario, ma capire in che modo potrebbe spendere questi soldi e velocemente. A noi interessa sapere se la struttura sarà efficiente" e "far arrivare questi soldi a destinazione, alle imprese e alle famiglie. Poi chi farà il commissario lo vedremo", spiega.
Il decreto alluvione: i tempi
Dal ministro più certezze sulla tempistica: "Il decreto alluvione dovrebbe essere bollinato e chiuso tra oggi e domani, per poi essere inviato alla Camera - dice - Spero che possa essere esaminato con il concorso di tutti in tempi molto rapidi", sottolinea.
Zuppi: Ci vuole gente seria
Sul tema della scelta del Commissario alla ricostruzione che sta dividendo la politica, interviene anche Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei: ora occorrono "risposte efficaci e il più possibile convergenti - ha detto ad Agorà - Ci sono situazioni, e questa è una, nelle quali occorre un'unica sensibilità per far presto e fare bene. Strumenti migliori si ritrovano nella collaborazione tra varie istituzioni, centrale e locale. Ci vuole gente seria".