Alluvione settembre 2024 in Emilia Romagna, più poteri alla Priolo

Il presidente della Regione si occuperà in via esclusiva degli interventi di somma urgenza. A Figliuolo resta la ricostruzione post 2023

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Irene Priolo con Paolo Figliuolo

Bologna, 15 ottobre 2024 - Il coordinamento delle azioni necessarie per il superamento degli effetti generati dall’alluvione dello scorso 17 e 18 settembre in Emilia-Romagna, e il loro raccordo con le attività già avviate successivamente agli eventi meteo di maggio 2023, sono state al centro di una riunione tenuta oggi presso il Dipartimento della Protezione Civile. Alla riunione hanno partecipato il Capo Dipartimento, Fabio Ciciliano, il Commissario straordinario alla ricostruzione, Francesco Paolo Figliuolo, il Commissario delegato all’emergenza, Irene Priolo, e il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, Davide Baruffi.

Il vertice ha permesso di perfezionare il perimetro d’azione di ciascuna delle amministrazioni coinvolte nella gestione dei due eventi alluvionali, nel rispetto delle norme e per la più efficace collaborazione tra le strutture. L’affidamento delle somme urgenze, ovvero degli interventi che devono essere prontamente avviati per arginare i più imminenti pericoli ed eliminare i primi danni dell’ultima alluvione, sarà gestito dal Commissario delegato all’emergenza Priolo, presidente facente funzioni della Regione. Gli interventi urgenti per la ricostruzione dell’alluvione del maggio 2023 rimangono, invece, affidati alla programmazione del Commissario straordinario per la ricostruzione, generale Figliuolo. Da parte di tutti i presenti, inoltre, e’ stata rinnovata “l’intenzione di proseguire il lavoro con l’impegno e le celerità già messi in campo, da ciascuno, nei mesi precedenti, con l’obiettivo di garantire la sicurezza dei territori e dei cittadini”. Il Dipartimento della Protezione Civile promuoverà’ incontri periodici tra le amministrazioni coinvolte.