Bologna, 22 ottobre 2024 – Dopo il disastro meteo dell’alluvione che ha devastato Bologna, parte dell’Emilia e della Romagna (i luoghi che si affacciano sulla costa), c’è ancora apprensione per il livello dei fiumi in Emilia Romagna e soprattutto per il passaggio della piena del Po, anche perché è prevista pioggia fino a venerdì. Arpae ha emanato un’allerta meteo rossa per piene dei fiumi nella provincia di Ferrara e arancione nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì Cesena e Rimini. Vengono monitorate anche le piene di Secchia e Panaro che stanno defluendo con livelli vicino a soglia 3 alla confluenza col Po e la piena del Reno che a Gandazzolo ha superato il massimo storico, ma è in esaurimento a Ponte Bastia.
Il punto che preoccupa di più del Po è il passaggio al confine tra Emilia e Veneto (anche qui alta attenzione per i fiumi). Nel punto di rilevazione dove si concentrano i controlli è la stazione idrometrica di Pontelagoscuro (Ferrara), fronte al territorio di Santa Maria Maddalena Comune di Occhiobello (Rovigo). Il livello di piena è vicino alla soglia ‘rossa' dei 2.50 metri, nella mattinata di martedì il valore rilevato è di 2.33 metri, quindi, si tratterà di vedere nelle prossime ore, in attesa del passaggio della piena, prevista per l’ora di pranzo.
(ha collaborato Mario Tosatti)
La diretta
Il meteorologo Roberto Nanni: "Già da oggi qualche rovescio sparso rifarà la sua comparsa in regione, più probabile in serata. Dalla notte-mattina di domani, mercoledì 23 ottobre, piogge in risalita sulla nostra regione, precipitazioni che proseguiranno durante la giornata di domani apportando accumuli non abbondanti se non localmente".
Le piene di Secchia e Panaro stanno defluendo con livelli maggiori alle soglie 2 o prossimi a soglia 3 alla confluenza, dove risentono della contemporanea piena di Po. La piena di Reno è in esaurimento a Ponte Bastia con livelli superiori a soglia 1. Deboli precipitazioni interesseranno dal pomeriggio la fascia appenninica, per poi estendersi e intensificarsi sul resto del territorio.
Le precauzioni sono, come sempre, di non andare sull’argine né nei pressi delle golene il cui accesso è stato interdetto da sbarre. La sindaca di Occhiobello Irene Bononi ha attivato, già domenica 20 ottobre, l’apertura del Coc (Centro operativo comunale) per criticità idrogeologica per garantire la direzione e il coordinamento ai fini della sicurezza dei cittadini. Sono stati chiusi tutti gli accessi alle aree golenale per sicurezza.
Il Grande Fiume è costantemente monitorato da Aipo e, quando necessario, dalla Protezione civile. Come spiega il presidente del gruppo Protezione civile di Occhiobello e Stienta, Davide Diegoli “il fiume è sopra la seconda soglia, è una piena importante e la attendiamo nelle prossime ore”.