Bologna, 25 novembre 2021 - Rosso è il colore simbolo della giornata di oggi, 25 novembre, contro la violenza sulle donne. Rosso come come l'amore, rosso come il sangue. La lunga scia di sangue che scorre dietro le storie di tantissime donne ammazzate, spesso da chi avrebbe dovuto amarle. Tanti, troppi femminicidi, anche nella sola Emilia Romagna, negli ultimi mesi. Febbraio è stato un mese nero: la riminese Sonia Di Maggio fu scannata dall'ex fidanzato con un coltello da sub. Molto clamore ha suscitato il delitto di Faenza: Ilenia Fabbri, 46 anni, è stata sgozzata da un sicario per contro dell'ex marito. E ancora Rossella Placati, 50 anni, massacrata dal suo ex a Bondeno (Ferrara).
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La vittima più giovane: Chiara Gualzetti, 15 anni appena, picchiata e accoltellata dall'amico a Monteveglio, nel Bolognese il 27 giugno. E come non ricordare la 18enne pakistana Saman Abbas, scomparsa lo scorso aprile da Novellara, nel Reggiano, il cui corpo si è cercato per mesi e mesi e per il cui omicidio è stato arrestato lo zio, ma c'è il coinvolgimento di tutta la famiglia. Rifiutava le nozze combinate. Fino agli atroci delitti di novembre, che hanno sconvolto l'Emilia: su tutti la strage di Sassuolo, con 5 vittime (fra cui il killer suicida) per colpa della folle gelosia. Elisa Mulas, 43 anni, aveva un'altra storia e si era ribellata alla violenza. L'ex compagno ha ucciso, lei, sua madre e i figlioletti di 2 e 5 anni. L'ultima vittima in ordine di tempo: Juana Cecilia Hazana Loayza, 34 anni, sgozzata dall'ex in un parco a Reggio Emilia, per una foto postata sui social, dove finalmente sorrideva.
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Nei primi 10 mesi del 2021, sono state 508 le nuove donne accolte dalla Casa delle donne di Bologna, di cui 333 italiane e 165 straniere (10 non rilevate). A queste, si aggiungono le donne in percorso dagli anni precedenti, per un totale di 705 donne accolte. Lo dicono i dati della Casa diffusi in occasione della presentazione della 16esima edizione del festival 'La violenza illustrata'. Dal 2005, anno in cui è iniziato il progetto dell'osservatorio femminicidi, sono 1819 le donne uccise dalla violenza patriarcale.
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Bonaccini: "Serve un cambio di passo"
"Serve un cambiamento profondo, anzitutto culturale, che coinvolga tutti noi, a partire dagli uomini. E servono misure più stringenti ed efficaci sulla prevenzione, la tutela, il potenziamento delle reti di protezione e sostegno". Lo sottolinea, al termine della giunta regionale, il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini che invita, dopo gli ultimi femminicidi di Sassuolo e Reggio Emilia a "una riflessione, che si impone più seria e ampia, da un lato culturale, dall'altro su misure concrete". Tocca alle istituzioni "dare il primo segnale forte di assunzione di responsabilità. Per questo, d'accordo con la Giunta e la presidente Petitti, propongo all'Assemblea legislativa regionale di svolgere una seduta straordinaria d'Aula sulla violenza di genere e i femminicidi. E chiedo a tutti una mobilitazione straordinaria per togliere il tema dalla cronaca nera e farne una priorità politica". Per Bonaccini occorre un cambio di passo: "nessun rapporto interpersonale - prosegue il presidente della Regione - può fondarsi sul concetto di proprietà, di controllo. Non esiste alcun individuo 'mio, 'tuo o di qualcuno. Una donna è solo di se stessa: libera, così come lo è, e lo dovrebbe essere, qualsiasi persona".
Bologna
"Resistiamo e ci reinventiamo"
Dal 25 novembre fino al 10 dicembre, si terrà nell'area metropolitana di Bologna il festival 'La violenza illustrata'. Valeria D'Onofrio, direttrice dell'evento ed esponente di Casa delle donne per non subire violenza, ha spiegato la scelta del tema 'R(i)esistenze' per la sedicesima edizione. Il festival aderisce alla campagna dei 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere istituita dalle Nazioni Unite. In tutto ci saranno 61 eventi online e in presenza. Incontri, dibattiti, presentazioni, ma anche spettacoli di teatro, di danza e iniziative per sostenere economicamente le donne vittime, come la vendita delle clementine antiviolenza. Tra gli eventi di apertura, il 25 novembre, l'inaugurazione ai giardini Francesco Lorusso di 'Fiamma viva', un'opera di street art del duo di artiste To/let, curata dal progetto artistico bolognese Cheap, che ha l'obiettivo di raccontare l'attivismo della Casa delle donne. Il 7 dicembre, inoltre, nella sala Tassinari di palazzo d'Accursio verrà consegnato il premio per le migliori tesi sulla violenza di genere dedicato ad Angela Romanin, ex presidente del Coordinamento dei centri antiviolenza dell'Emilia-Romagna morta a febbraio 2021. Il programma completo del festival è disponibile sul sito internet dedicato.
La Stanza rosa di Sasso Marconi
L'assessorato alle Pari opportunità del Comune bolognese di Sasso Marconi "promuove una serie di appuntamenti per stimolare una 'riflessione diffusa' sulla violenza di genere". In particolare, alle 16 sarà inaugurata la Stanza rosa realizzata nella stazione dei Carabinieri di viale Kennedy, uno spazio attrezzato dove le vittime di violenza, in particolare donne e minori, possono ricevere adeguata accoglienza e denunciare i maltrattamenti subiti nel modo meno traumatico possibile. Dopo il taglio del nastro, alla presenza del sindaco Roberto Parmeggiani, dell'assessora alle Pari opportunità, Marilena Lenzi, e dei responsabili dei Comandi territoriali dell'Arma, alle 17 ci si sposterà nella Sala comunale 'Renato Giorgi' "per la premiazione dei vincitori del concorso per immagini promosso dall'amministrazione in occasione del 25 novembre". E dopo un aperitivo in Sala 'Ilaria Alpi', alle 18.30 si tornerà in Sala 'Giorgi', dove la giornata si chiude con il reading 'Lettere dalla violenza', a cura dell'associazione 'Donne di Sasso'. Sabato 27, infine, è in programma una mattina a teatro per le scuole, con la presentazione, alle 10.30, degli elaborati degli studenti dell'Istituto comprensivo per stimolare la riflessione sulla violenza di genere. Ingresso gratuito con Green Pass a tutti gli eventi.
Antiviolenza a teatro, il progetto 'NoiNo.org'
La Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna ripropone, come avviene ormai da una decina d'anni, il progetto biennale 'NoiNo.org', che prevede una serie di incontri con studenti e studentesse di Bologna, per riflettere sui temi della violenza di genere e sulle nuove forme che questa assume sul web. Dopo l'esperienza online dello scorso anno, fa sapere la Fondazione, 'NoiNo.org' e la compagnia teatrale 'PartecipArte' "tornano in presenza mercoledì e giovedì con 'Brucio d'amore', uno spettacolo interattivo di teatro forum di circa due ore che vedrà coinvolte quattro classi del liceo scientifico 'Fermi' di Bologna". Il teatro forum, ricordano dalla Fondazione, "è un genere teatrale in cui il pubblico può interrompere l'azione e intervenire per cambiare la storia, scoprendo così, in presa diretta, le difficoltà di prendere la parola e di farsi ascoltare, comprendendo strategie pericolose e individuando possibili vie d'uscita a episodi di violenza". Lo spettacolo "mostra scene di iniquità nelle relazioni intime". Gli interpreti Claudia Signorelli e Olivier Malcor ricostruiscono quindi, attraverso alcuni sketch, "le tappe che portano alla violenza e suggeriscono possibili soluzioni per aiutare chi si trova a vivere una relazione pericolosa, fornendo strumenti per riconoscere situazioni di violenza, anche implicita, e intervenire in modo adeguato o addirittura prevenirle". Studenti e studentesse saranno inoltre "stimolati ad allenarsi collettivamente nella costruzione di relazioni basate sul consenso e sul rispetto".
'Creazioni femministe', un'iniziativa per le donne sorde vittime di violenza
A Bologna parte un progetto pensato per sensibilizzare le persone sorde sui diversi aspetti della violenza di genere e facilitare il contatto con i percorsi antiviolenza del territorio rivolti a donne e trans: si chiama "Creazioni femministe" ed è promosso dall'associazione Micce insieme al bar Senza nome, il primo locale in Italia fondato e gestito da sordi. La campagna, finanziata dalla Regione Emilia Romagna, è rivolta alla comunità sorda segnante, cioè quella che per comunicare usa prevalentemente la Lingua italiana dei segni (Lis). L'obiettivo è quello di promuovere una nuova possibilità di accesso al percorso di accoglienza svolto dalla Casa delle donne per non subire violenza. Dal 25 novembre sarà attivo un numero Whatsapp (3884017237) che le donne sorde segnanti vittime di abusi potranno usare per videochiamare un'operatrice che, grazie ad un corso base di Lis, sarà in grado di fissare un primo appuntamento in sede. Grazie al supporto del Consiglio regionale dell'Ente nazionale sordi (Ens), al primo incontro e in tutto il percorso sarà sempre presente gratuitamente un'interprete Lis. La campagna verrà promossa in città con 250 locandine, mentre il Senza nome diffonderà il messaggio anche attraverso le bustine dello zucchero (in modo che chiunque prenda un caffè possa trovare il numero di riferimento da contattare) e attraverso uno schermo con i video del progetto sempre visibili in loop. L'iniziativa, infatti, sara raccontata anche da otto tra spot e videointerviste che coinvolgono come testimoni e testimonial persone sorde: il rapper Brazzo, la make up artist trans Martina Panini, Sara Longhi del bar Senza nome, Martina Marchi e Chiara Conte del collettivo femminista Sordx.
'Donne in movimento e salute mentale' promossa da Unibo
'Donne in movimento e Salute mentale': un seminario sulla psichiatria transculturale e il cinema per discutere su come le donne, in particolare migranti, sono ancora oggi vittime di violenza individuale e sociale. Lo ha organizzato per giovedì 25 novembre, dalle 8.30 alle 18.30, nell'aula Giorgio Prodi dell'università di Bologna (piazza San Giovanni in Monte 2), e online su Teams, il Centro di medicina transculturale psicosomatica (BoTPT) dell'ateneo: una giornata aperta a studenti, studiosi, ricercatori, professionisti e cittadini per testimoniare e riflettere su come sia possibile prevenire ed evitare fenomeni di violenza sulle donne, garantendo il diritto della società tutta alla salute fisica e mentale. Verranno proposti tre film presentati quest'anno a Sguardi Altrove-28th International Women's Film Festival, a Milano. I film forniranno lo spunto per una discussione multilaterale sui temi posti al centro dall'iniziativa: un team multidisciplinare di esperti e scienziati insieme a un gruppo di professionisti attivi sul campo, composto da operatori socio-sanitari e umanitari e da artisti e operatori culturali, animeranno il dibattito sul fenomeno. Per partecipare è obbligatorio prenotarsi compilando il form. È previsto il rilascio di crediti ecm per gli studenti universitari.
Esposizione "Anche la cancellazione è violenza"
Hanno scoperto, progettato, scritto, inventato ma il loro contributo non è stato adeguatamente valorizzato. Sono tante le storie di donne “dimenticate”, raccolte nella mostra dal titolo “Anche la cancellazione è violenza”, inaugurata martedì 23 novembre negli spazi espositivi di viale Aldo Moro 50. L’iniziativa, voluta dall’Assemblea legislativa e dall’assessorato alle Pari opportunità racconta di imprese, capacità e talenti tutti al femminile, rendendo loro il giusto merito. Storie come quelle di Karen Horney, psichiatra e psicoanalista, che nella prima metà del 900 sviluppò teorie innovative, di Lise Meitner, seconda donna a conseguire un dottorato in fisica, nella Vienna di inizio '900, Andreana Sardo, eroina del Risorgimento, Charlotte Perkins Gilman femminista, sociologa e scrittrice vissuta a cavallo tra '800 e '900, oltre a tantissime altre. La mostra è aperta dalle 9 alle 18, con ingresso gratuito, sino a venerdì 26 novembre. Per informazioni contattare l'indirizzo gabinettopresidenteal@regione.emilia-romagna.it.
Manifestazione 'Non Una di Meno'
Non Una di Meno Bologna torna in piazza il 25 novembre 2021. L'appuntamento è in Piazza del Nettuno alle ore 18.30. Il movimento transfemminista NUDM nasce in Argentina, per poi diffondersi in tutto il mondo, fino ad arrivare in Italia nel 2016. Anche a Bologna, dove, ormai da qualche anno, non manca di organizzare iniziative come la manifestazione in questione. "In Emilia- Romagna, la scorsa settimana, sono state uccise quattro donne per mano di compagni, mariti, ex partner, amanti e figli", che si aggiungono "a una lista insopportabilmente lunga, che quest'anno conta più di 100 femminicidi". Episodi di violenza, ribadiscono da Non una di meno, che non sono dovuti a "troppo amore o a un momento di follia", ma sono invece la dimostrazione "dell'ordinaria brutalità e della normalizzazione della violenza patriarcale e machista che innerva tutta la società".
Ferrara
Il comune e le associazioni di Ferrara si sono riunite per dar vita ad un ricco calendario di eventi. Alle 9 di giovedì 25, nella sala del Consiglio comunale, è in programma una tavola rotonda che coinvolgerà, oltre all’amministrazione e agli istituti scolastici, anche Udi, il Centro uomini maltrattanti e il Centro donna giustizia; la stessa Udi organizzerà lungo lo Scalone municipale l’allestimento delle ‘scarpette rosse’, mentre della medesima tinta, dalle 18, verrà illuminata la fontana di piazza della Repubblica. Alle 11, al Centro uomini maltrattanti si terrà il convegno ‘Italia-Giappone: politiche di genere e violenza domestica’, mentre alle 14.30 al Palagym - a Piazzale Atleti Azzurri d'Italia - si rifletterà sul tema in rapporto allo sport. Alle 19, poi, al teatro Nucleo di Pontelagoscuro (via della Ricostruzione 40) sarà presentato lo spettacolo ‘Kashimashi’ (cui seguirà un incontro con l’autrice); alle 21.30, quindi, sarà il turno del concerto di Ginevra di Marco e Francesco Magnelli. Per raccogliere fondi, inoltre, è stato creato per il secondo anno un calendario stampato in 500 copie, con le fotografie dei protagonisti del settore. Infine, come ormai da tradizione, saranno collocate le simboliche panchine rosse. Tali cerimonie si terranno al parco della Liberazione di Bando alle 10, in via Pasolini a Vigarano Mainarda alle 10.15, alla biblioteca comunale di Mesola alle 10.30, in piazza Rodari a Rovereto alle 11.30 e nei giardini di via Pironi a Bondeno alle 17.
Ventimila sacchetti con la mano rossa
A Codigoro (Ferrara), giovedì 25, 20.000 sacchetti bianchi con una mano rossa verranno distribuiti alle attività commerciali locali. Sul sacchetto è stampato anche il numero 1522, per le chiamate d'emergenza in caso di violenza. Questa l'iniziativa presentata dal sindaco Sabina Zanardi che, insieme all'Udi (Unione donne italiane) di Codigoro, è artefice di un'iniziativa serale "Ci vogliamo vive, voci di donne che hanno detto basta alla violenza", a cura di Elena Guidieri e Chiara Brilli, in programma per la stessa giornata, alle ore 20.30 al Gelo Cafè, in viale Papa Giovanni XXIII. Ad arricchire gli eventi per la ricorrenza, si aggiunge anche una serata, ad ingresso gratuito, dimostrativa delle tecniche di auto-difesa. L'iniziativa, promossa ed organizzata dalla palestra Magazzini Reset (via Bruno Buozzi, 3), avrà luogo martedì 30 novembre, alle ore 18, all'interno della palestra stessa.
Forlì
Alle 16 del 25 novembre, in piazzetta delle Operaie verrà presentato il murales sul superamento dei limiti di disparità tra uomo e donna a cura dell’artista Marcello Di Camillo. Un’ora dopo saranno illuminate di arancione la fontana di piazza Ordelaffi e la facciata del Comune, iniziativa promossa dal Soroptimist Club di Forlì, che domenica 28 alle 11 organizza un incontro al Parco urbano presso le due panchine della non-violenza. Sabato 27 alle 9,30, presso l’area Verde ‘Maria Cristina Gori’ in via Consolare ad angolo con piazzetta Lucrezio, saranno inaugurate anche le panchine rosse installate dal Comitato di Quartiere Romiti. In tutto sono 5 le panchine rosse situate nelle aree verdi del quartiere: via Nervesa angolo via Locchi; parco Santarelli in via Martiri delle Foibe, 8° brigata Garibaldi Romagna in viale Bologna angolo via Plinio il Vecchio, area verde ‘Ernesto Balducci’ nel cuore del quartiere in via Sapinia. Alle 17,30 all’oratorio San Sebastiano si inaugura la mostra ’L’urlo e il fruscio’, installazione dell’artista Maria Chiara Zarabini, a cura di Angelamaria Golfarelli. La mostra rimarrà aperta fino all’8 dicembre dal martedì al venerdì dalle 15 alle 18 (sabato e domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 18,30). Per info chiamare il numero 348.9508631.
Modena
Sono recenti gli episodi di femminicidio avvenuti nella provincia di Modena che "dimostrano ancora una volta quanta strada ci sia da percorrere e quanto sia necessario continuare a combattere ogni forma di violenza sulle donne". Questo il commento di Maurizia Rebecchi, consigliera provinciale modenese con delega alle Pari opportunità. Lo dicono anche i dati dell'Osservatorio sulla violenza di genere della Provincia, da cui emerge che "negli ultimi tre anni, in media, circa 800 donne vittima di aggressione si sono rivolte alla rete dei pronto soccorso dell'Ausl, all'ospedale di Baggiovara e al Policlinico di Modena". Gli stessi dati mostrano anche "un incremento dell'incidenza degli atti di violenza compiuti da persone interne alla cerchia familiare della vittima, circa la metà degli episodi", senza contare che "dal 2015 al 2020 nel Modenese si sono verificati oltre 110 casi di violenza sessuale gestiti dall'accettazione ostetrico-ginecologica del Policlinico di Modena".
In merito a ciò, è stato organizzato un programma di incontri, seminari, spettacoli per tenere alta l’attenzione. Il 25 novembre, alle 10, l’incontro on line “Insieme contro la violenza di genere” curato dal dipartimento Chirurgico, Medico e Odontoiatrico di UniMoRe, con Ausl e Ufficio scolastico di Modena; alla Casa delle donne, alle 11, si presentano le attività delle associazioni che ne fanno parte; dalle 17.30, saranno online sulla pagina Facebook di ConfApi Emilia le videotestimonianze curate dal Gruppo donne imprenditrici. Domenica 28 novembre, inoltre, si terrà la lettura-spettacolo “La sposa bambina” al Drama Teatro (viale Buon Pastore 57), alle 17. Conclude il calendario la proiezione alla Sala Truffaut, il 29 novembre alle 20, del documentario “1991-2021: 30 anni di lotta contro la violenza” di Valentina Arena. La proiezione è gratuita, con prenotazione obbligatoria scrivendo una mail a most@donnecontroviolenza.it
Ravenna Scarpe rosse contro la violenza, a Ravenna sfilano gli uomini
Non solo le donne scendono in piazza. Il flash mob di Ravenna, in programma per sabato 27 novembre, vedrà un corteo di uomini camminare, partendo dalla sede di CittAttiva in via Carducci 14 alle 10.30, per percorrere il centro della città bizantina e raggiungere alle 11 piazza del Popolo. L'iniziativa, organizzata dall'associazione Femminile Maschile Plurale Aps, spiega il Comune, rientra all'interno della rassegna "Una città per relazioni", il cartellone di eventi tenutesi durante il mese di novembre. "Le proteste contro la piaga dei femminicidi e la violenza sulle donne hanno visto finora protagoniste in piazza quasi sempre solo donne. Eppure il problema riguarda la società tutta e, in particolare, gli uomini- si spiega da Palazzo Merlato- Per questo anche Ravenna intende dare un segnale diverso, manifestando simbolicamente l'impegno diretto degli uomini nel contrastare la violenza di genere".
Casola Valsenio: cuscini per aiutare le donne
Nell’ambito delle manifestazioni in programma a Casola Valsenio (Ravenna) l’associazione artistico-culturale ’Creativi sopra la Media’ partecipa alla giornata mondiale con due iniziative. ’Un cuscino per ogni vittima di femminicidio’ per contribuire alla raccolta fondi per una nuova casa rifugio di Sos Donna, acquistabile presso gli esercizi commerciali locali. Mentre giovedì sera 25 novembre la stessa associazione, in collaborazione con l’assessorato Politiche di genere, curerà l’evento ’Luce nel buio’ nella piazza "25 novembre" (di fronte alla Biblioteca comunale). Piazza inaugurata pochi mesi fa, insieme a due panchine dai colori simbolici, per ricordare la ’Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne’.
Reggio Emilia
Anche il Comune di Reggio Emilia, città che sabato è stata teatro di un femminicidio, celebra con una serie di iniziative il 25 novembre. Si comincia alle 18.30 di giovedì 25 al cinema 'Rosebud' (via Medaglie d'Oro della Restistenza 4) con il film di Diego Fried 'La festa silenziosa', thriller incentrato sulla violenza. Alle 21 di lunedì 29 novembre, nello spazio creativo 'Sd Factory' in via Brigata Reggio 29, verrà invece proiettato il docufilm 'È successo una volta. Per la prevenzione della violenza maschile sulle donne', un racconto sulle relazioni sentimentali a partire dalle esperienze vissute da ragazzi e ragazze che abitano in città. L'appuntamento sarà anche l'occasione per illustrare l'avvio di un processo rivolto ai giovani, che vede il coinvolgimento di Amnesty international Reggio Emilia, 'Nondasola', Valeria Perdonò del collettivo 'Amlet@' e 'Sd Factory', oltre ai servizi Pari opportunità e Officina educativa. A queste iniziative si aggiunge l'allestimento di una vetrina tematica al Piano terra della Biblioteca Panizzi, dove a partire da giovedì 25, e per tutta la settimana successiva, saranno esposti libri a tema conservati nella biblioteca e accessibili al prestito. In concomitanza con il 25 novembre, inoltre, la fontana davanti al Teatro municipale 'Romolo Valli', in piazza Martiri del 7 luglio, verrà illuminata di rosso come simbolo di sensibilizzazione e di lotta alla violenza maschile contro le donne.
Oltre a questo, per tutta la settimana saranno affissi in città manifesti di sensibilizzazione color magenta che racconteranno in maniera simbolica le diverse forme di violenza attraverso l'uso delle emoticon utilizzate sugli smartphone. Grazie a un Qr code posizionato sugli stessi manifesti, spiega il Comune, sarà possibile scaricare del materiale di approfondimento (citazioni di autori e autrici, riflessioni, mini audio registrati dai ragazzi stessi) selezionato da un gruppo di giovani uomini che ha collaborato con l'associazione 'Nondasola'.
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Rimini
"È per te", Rimini chiama gli uomini a marciare
Rimini torna in marcia contro la violenza sulle donne. Dopo lo stop dello scorso anno causa pandemia, sabato 27 novembre la camminata "È per te" con partenza (alle 14.30) e ritorno a piazza Cavour è il cuore di una serie di iniziative che coinvolgono in un filo rosso di sensibilizzazione tutti i Comuni della provincia. L'evento terminerà con la lettura di alcuni racconti su testimonianze di donne vittime di violenza.
Camminate in 9 comuni della Bassa Romagna
Una marcia per dire no alla violenza di genere e ricordare le vittime del femminicidio, questa l'iniziativa dei Comuni della Bassa Romagna, in concomitanza con le associazioni del territorio. Ai partecipanti è chiesto simbolicamente un indumento o accessorio rosso. I gruppi di cammino partiranno: ad Alfonsine in piazza Monti, a Bagnacavallo in piazza della Libertà, a Bagnara in piazza Marconi, a Conselice in piazzetta Guareschi, a Cotignola dalla biblioteca Varoli, a Barbiano in piazza Alberico, a Fusignano al parco Piancastelli, a Lugo dal monumento di Baracca, a Massa Lombarda dal centro culturale Venturini, a Sant’Agata sul Santerno in piazza Garibaldi. In tutti i comuni in questione prosegue poi l’installazione di panchine artistiche per sensibilizzare le comunità contro la violenza di genere. Sono 7 le nuove panchine rosse che verranno inaugurate quest’anno, per un totale di 32 panchine presenti nei 9 Comuni.