Bologna, 15 dicembre 2021 - Il Covid, come è facilmente immaginabile, è in agguato soprattutto per i lavoratori della sanità. Ma quali sono i fattori di rischio preponderanti? Eccoli: sovrappeso, obesità e malattie respiratorie croniche, ma anche ruolo lavorativo, con prevalenza per infermieri e Oss, e turni di lavoro notturni.
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Lo studio pubblicato su Healthcare
Lo studio emiliano - dal titolo 'Factors Associated with SARS-CoV-2 Infection Risk among Healthcare Workers of an Italian University Hospital' - è stato pubblicato sulla rivista internazionale Healthcare. Si tratta di un lavoro che "ci dà un'idea di quanto la pandemia abbia colpito direttamente i nostri operatori", spiega Loretta Casolari, responsabile della sorveglianza sanitaria e promozione della salute dei lavoratori dell'Aou di Modena.
Rischio Covid: i fattori considerati
Nello studio è stata ricercata una possibile associazione tra diverse varabili, sia individuali sia lavorative, con il rischio di contrarre il Covid. Tra i fattori considerati spiccano il sesso e l'età, l'indice di massa corporea, il fumo di sigaretta, la presenza di malattie croniche, e anche il ruolo lavorativo e il lavoro notturno. "Come ci si attende, il SARS-CoV-2 ha colpito maggiormente gli operatori sanitari rispetto ai non sanitari. Tra i sanitari, ad ammalarsi di più sono stati infermieri e OSS, seguiti dai medici. In particolare, il rischio di Covid-19 è stato più che triplo negli infermieri e negli Oss rispetto ai non operatori sanitari, e circa doppio nei medici. È interessante notare che è stata osservata un'associazione tra rischio di infezione e turni di lavoro notturni, significativamente correlata al numero totale di turni nell'intero periodo di 11 mesi".