Bologna, 6 novembre 2021 - Sono 561 i nuovi casi di coronavirus registrati nel bollettino covid di oggi: un numero in calo rispetto al boom di ieri quando sono stati 618. La buona notizia è che, nelle ultime ore, non ci sono stati decessi legati al virus. La cattiva, invece, è che aumentano i ricoveri nei reparti non critici (+16) anche se calano di 4 persone quelli nelle terapie intensive.
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Covid oggi Emilia Romagna: il bollettino del 6 novembre
I 561 contagi sono stati individuati processando oltre 28mila tamponi, con un tasso di positività dell'1,9% e 178 riguardano persone asintomatiche e 220 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 274 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. Inoltre, 115 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing.
Come già sottolineato, oggi non si registrano decessi di persone positive al coronavirus.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 111 nuovi casi e Modena con 85; seguono Ravenna (58), Forlì (54), Reggio e Rimini (entrambe con 47 casi), Cesena (41), Parma (39). Infine: Ferrara e Imola (con 30 casi ciascuna) e Piacenza con 19 nuovi casi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 229 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 412.939. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 8.179 (+332). Di questi, le persone in isolamento a casa, con sintomi lievi o senza sintomi, sono 7.825 (+320), il 95,6% del totale dei casi attivi. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,7 anni.
Vaccini: alle 14 di oggi sono state somministrate complessivamente 6.965.173 dosi; sul totale sono 3.502.739 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
I ricoveri
Sono 318 i malti Covid nei reparti di area medica della regione (+16), mentre calano a 36 (-4 rispetto a ieri) quelli nelle terapie intensive: 5 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 6 a Parma (invariato); 4 a Reggio Emilia (+1); 2 a Modena (-1); 10 a Bologna (-2); 3 a Imola (-1); 1 a Ferrara (invariato); 1 a Ravenna (invariato); 3 a Forlì (invariato); 1 a Rimini (-1). Nessun ricovero a Cesena (stesso dato di ieri).
Boom delle terze dosi del vaccino covid
Dalle 1.548 dosi somministrate nella settimana che va dal 16 al 23 settembre alle 44.285 del periodo 30 ottobre-5 novembre. Prosegue a ritmo serrato la somministrazione delle terze dosi di vaccino in Emilia-Romagna, con un incremento esponenziale, settimana dopo settimana: dopo le 1.548 del periodo 16-23 settembre, si è passati alle 3.431 della settimana 24-30 settembre, per raggiungere quota 5.744 (dall’1-10 al 7-10). Il vero balzo si è verificato tra l’8 e il 15 ottobre: 25.176 terze dosi somministrate, diventate 36.321 dal 16 al 22 ottobre, e 54.074 nella settimana 23-29 ottobre. Sono state invece 44.285 nel periodo che va dal 30 ottobre al 5 novembre.
La campagna vaccinale dell’Emilia-Romagna prosegue dunque anche con le dosi di richiamo – booster –, come da indicazioni della Struttura commissariale nazionale. Dopo l’avvio per gli over 80, l’assessorato alle Politiche per la salute ha trasmesso ufficialmente alle Aziende sanitarie l’indicazione di procedere con le terze dosi per tutti gli over 60, senza distinzioni, oltre ai soggetti con elevata fragilità e agli ospiti e operatori delle Rsa. Contemporaneamente c’è stato il via libera dalla Regione alla terza dose anche per tutto il personale sanitario.
“La somministrazione della terza dose sta procedendo speditamente, e questo è un dato molto positivo- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. La macchina regionale è entrata nel vivo di quest’ulteriore fase, ma siamo pronti ad incrementare ulteriormente il ritmo, a fare ancora meglio e di più. Soprattutto in questo momento è prioritario continuare a sensibilizzare chi ancora non si è vaccinato, perché magari continua ad avere dubbi e paure nei confronti del vaccino, che invece è lo strumento principale che abbiamo per sconfiggere la pandemia. Come dimostrano i dati, infatti, i nuovi contagi continuano a riguardare nella stragrande maggioranza dei casi i non vaccinati”.
Vaccino prima e seconda dose, l’andamento sul territorio
I dati analizzati nel periodo 16 settembre - 5 novembre, infatti, evidenziano una flessione della somministrazione della prima dose di vaccino anti-Covid: si è passati dalle 51.463 somministrazioni della settimana 16-23 settembre alle 6.245 del periodo 30 ottobre-5 novembre. Elevato, ancora, il numero registrato tra fine settembre e inizio ottobre - 46.181 nei giorni 24-30 settembre, 32.826 dal 1° al 7 ottobre, 36.326 dall’8 al 15 ottobre -, per poi diminuire progressivamente: 19.687 dal 16 al 22 ottobre, 10.475 dal 23 al 29 ottobre e, infine, 6.245 nel periodo 30 ottobre-5 novembre.
L’andamento della seconda dose riflette quello della prima: si è passati dalle 95.262 somministrazioni della settimana 16-23 settembre alle 22.481 del periodo 30 ottobre-5 novembre. Nel dettaglio, nei giorni 24-30 settembre sono state 57.223, per diventare 34.268 dal 1° al 7 ottobre, 47.447 dall’8 al 15 ottobre, 37.051 dal 16 al 22 ottobre, 27.305 dal 23 al 29 ottobre e, infine, 22.481 nel periodo 30 ottobre-5 novembre.
Covid Italia oggi 6 novembre 2021
Sono 6.764 i contagiati da Covid individuati in Italia nelle ultime 24 ore secondo i dati diffusi dal ministero della Salute. 31 i decessi. Da ieri 3.392 i guariti. Scendono i ricoveri nelle terapie intensive (-3) mentre si registra un leggero incremento dei ricoverati in area medica (+49). 491.962 i tamponi processati con un tasso di positività che si attesta a 1,4% (+0,1%). 90.679.491 le dosi di vaccino somministrate in totale. La regione con il maggior numero di casi (+823) è la Lombardia, seguita da Lazio (+807), Veneto (+773), Campania (+767) ed Emilia Romagna (+561). Il numero totale dei casi da inizio pandemia sale a 4.802.225. Gli attualmente positivi diventano 93.693 (+3.337 rispetto a ieri) di cui 90.128 in isolamento domiciliare mentre i pazienti dimessi/guariti sono 4.576.167 (+3.392).
Rezza: "Abbiamo evitato la grande ondata"
"Abbiamo evitato grazie alle misure di prevenzione e adesso ai vaccini la grande ondata, quella che avrebbe saturato gli ospedali, li avrebbe congestionati, avrebbe fatto molti morti non solo a causa del Covid direttamente". Lo ha detto Giovanni Rezza, direttore generale della prevenzione al ministero della Salute, in un passaggio del suo intervento al Festival della Scienza Medica in corso a Bologna.
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