Bologna, 16 marzo 2022 - Ecco i dati di oggi sulla pandemia da Covid in Emilia Romagna: si contano 3.682 nuovi casi nelle ultime 24 ore, mentre i decessi sono stati 11, tra cui un uomo di 52 anni a Bologna. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 17,7%. Per fare un confronto: ieri si sono contati 2.279 nuovi casi e 17 morti. Il giorno prima ancora i contagi erano stati 2002, con 16 morti. Ma ci sono anche buone notizie: sono calati i ricoveri in terapia intensiva (-3,6%) e negli altri reparti Covid (-3,1%).
Ricordiamo che i contagi sono in aumento negli ultimi giorni. Insomma, il virus corre ancora, con il 95% di variante Omicron. Un allarme viene dagli ultimi dati Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie ospedaliere), secondo cui a livello nazionale dopo un mese di calo risale la curva dei ricoveri pediatrici, mentre si nota un -5,2% dei ricoveri di pazienti adulti.
Focus bollettini: Veneto - Italia - Marche
Covid, il bollettino dell'Emilia Romagna
Al di là dei nuovi contagi, si contano oltre 1.600 i guariti, mentre sono stabili i ricoveri in terapia intensiva e calano quelli negli altri reparti Covid (-2,9%). Il 96,7% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. L’età media dei nuovi positivi è di 41,8 anni. Intanto continua la campagna vaccinale anti-Covid: alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 10.231.479 dosi; sul totale sono 3.765.430 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93,7%. Le terze dosi fatte sono 2.703.257.
Covid, i casi in Italia
Continua a salire la curva epidemica anche in Italia. I nuovi casi Covid sono 72.568 (ieri 85.288), mercoledì scorso erano 48.483: un aumento su base settimanale del 50%. I tamponi processati sono 490.711 (ieri 587.015), con un tasso di positività che passa dal 14,5% al 14,8%. I decessi sono 137 (ieri 180): le vittime totali dall'inizio della pandemia sono 157.314. In calo le terapie intensive, sono 25 in meno (ieri -16) con 31 ingressi del giorno (ieri 51), e arrivano complessivamente a 477, così come i ricoveri ordinari, 63 in meno (ieri +5), 8.410 in tutto.
La situazione dei ricoveri in Emilia Romagna
I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 53 (invariato rispetto a ieri), l’età media è di 65,3 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.015 (-30 rispetto a ieri, -2,9%), età media 74,5 anni.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 4 a Parma (+1); 5 a Reggio Emilia (+1); 3 a Modena (-2); 23 a Bologna (invariato); 2 a Imola (-1); 4 a Ferrara (+1); 2 a Ravenna (invariato); 1 a Forlì (invariato); 1 a Cesena (invariato); 6 a Rimini (invariato).
Covid Emilia Romagna: la mappa del contagio
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 975 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 252.116) seguita da Modena (447 su 189.574), Reggio Emilia (433 su 134.631); poi Ferrara (326 su 84.068), Rimini (316 su 120.208), Parma (313 su 99.727), Ravenna (302 su 112.520); quindi Cesena (214 su 69.144), Piacenza (142 su 66.008), Forlì (140 su 57.796) e, infine il Circondario Imolese con 74 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 37.809.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 32.604 (+2.067). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 31.536 (+ 2097), il 96,7% del totale dei casi attivi.
Le vittime del Covid nelle ultime 24 ore
Purtroppo, si registrano 11 decessi:
3 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 88 e due uomini di 81 e 93 anni) 2 in provincia di Modena (una donna di 74 e un uomo di 88 anni) 3 in provincia di Bologna (una donna di 96 e due uomini di 52 e 81 anni) 2 in provincia di Ravenna (una donna di 71, il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Forlì, e una di 89 anni) 1 fuori regione (una donna di 84 anni, il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Bologna). Non si registrano decessi in provincia di Piacenza, Parma, Circondario Imolese, Ferrara, Forlì-Cesena, Rimini.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 16.112.
Le quarantene in ambito scolastico
Nell’ultima settimana, il numero di studenti in quarantena scende allo 0,1% del totale, quello del personale allo 0,02% sempre del totale.
Costa: graduale addio alle mascherine
Per dire addio alle mascherine "inizierà un percorso graduale. Ovviamente dobbiamo valutare l'andamento dei contagi da Covid, valutare se produrrà una pressione sugli ospedali", ha detto il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, intervenuto a 'Radio anchio', su Radio Uno. Per Costa serve "dire con chiarezza che dobbiamo completare un'azione fondamentale: oggi abbiamo ancora circa 7 milioni di italiani che devono ricevere la dose booster del vaccino anti Covid. Dobbiamo assolutamente raggiungere questo obiettivo perché quando tutti saremo vaccinati con la terza dose anche una recrudescenza del virus farà meno paura". "La quarta dose del vaccino anti Covid per ora è prevista per i più fragili e per gli anziani. Per il resto attendiamo le evidenze scientifiche. Ma dico anche che, con il passare del tempo, è sbagliato parlare di quarta o quinta dose, meglio parlare di richiamo annuale. In questa direzione andremo. Ogni anno - ha concluso - ci troveremo a fare il richiamo per l'anti Covid, magari insieme all'antinfluenzale".
Covid, le varianti del genoma che incidono sulla gravità
Sono state individuate alcune varianti del genoma umano che hanno un ruolo nella progressione clinica della sindrome Covid nelle sue forme più gravi. È il risultato di un maxi studio frutto del lavoro di centinaia di ricercatori provenienti da 547 istituzioni di tutto il mondo e pubblicato sulla rivista Nature. La forma critica di Covid è causata da un danno polmonare infiammatorio immuno-mediato. I ricercatori non sanno ancora perché in alcuni pazienti il decorso della malattia sia estremamente grave, mentre in altri del tutto asintomatico. Per capire l'importanza del background genetico dell'ospite, e come questo possa influenzare l'ospedalizzazione e il ricovero in terapia intensiva a seguito dell'infezione da Sars-Cov2, circa un anno fa è partito in tutto il mondo uno studio chiamato GenOMICC (Genetics of Mortality in Critical Care), che confronta i genomi di pazienti critici con controlli sani, al fine di trovare i meccanismi patologici sottostanti. I ricercatori hanno sequenziato l'intero genoma di 7.491 casi critici rispetto a 48.400 controlli e hanno identificato 23 varianti indipendenti che predispongono in modo significativo a Covid-19 critico.
Il monitoraggio Agenas
L'occupazione di posti letto in terapia intensiva da parte di pazienti Covid resta stabile in Emilia Romagna al 6%, mentre l'occupazione dei posti letto nei reparti ospedalieri di area medica (detta 'non critica') è al 12%, un dato sempre stabile rispetto ai giorni scorsi.
Emilia Romagna, le risorse per la sanità
Via libera in Emilia Romagna dalla commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Ottavia Soncini, al provvedimento regionale che stabilisce le risorse da riservare nel 2022 alla programmazione e al finanziamento delle aziende sanitarie regionali, stimate dall'esecutivo regionale in poco più di 9 miliardi di euro. Sì al provvedimento da parte della maggioranza, voto contrario dal centrodestra e astensione del M5s. Alle direzioni aziendali e ai commissari straordinari si chiede di iniziare da subito l'impostazione degli strumenti di programmazione e, in particolare, di trasmettere una prima stima di conto economico preventivo (con separata indicazione dei costi Covid per il 2022). Si sollecitano poi l'ottimizzazione dei costi sulle assunzioni, senza incidere sulle aree di attività collegate alla pandemia, per assicurare il livello di copertura del turn over e le stabilizzazioni.
Nel 2022 non saranno più disponibili le risorse provenienti da residui accantonati al bilancio della gestione sanitaria accentrata regionale (207 milioni di euro) e le risorse cosiddette emergenziali (3,5 milioni di euro). Si prevedono, invece, maggiori risorse messe a disposizione dal livello nazionale (151 milioni di euro).