Bologna, 13 maggio 2022 - Sono 3.528 i nuovi casi di coronavirus registrati oggi nella nostra regione (ieri erano stati 3.578 contagi e 16 i morti). A dirlo è il bollettino Covid di oggi 13 maggio 2022 dell'Emilia Romagna. ancora alto il numero di decessi che oggi sono 14 mentre sono quasi 4.800 i guariti. Calano ancora i ricoveri nei reparti Covid (-21), stabili invece le terapie intensive. Il 97% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. L’età media dei nuovi positivi è di 45 anni.
Bollettino Covid Emilia Romagna
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.453.448 casi di positività, 3.528 in più rispetto a ieri, su un totale di 17.640 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 9.389 molecolari e 8.251 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 20%.
La mappa del contagio nella nostra regione
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 656 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 300.161), seguita da Modena (570 su 226.353) e Reggio Emilia (561 su 164.948); poi Parma (425 su 121.913), Ravenna (272 su 134.380), Rimini (230 su 136.415); quindi Ferrara (224 su 100.733), Circondario Imolese (169 su 44.804), Cesena (152 su 80.334), Piacenza (146 su 76.094); infine Forlì, con 123 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 67.313.
Ricoveri e Terapie intensive
I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 31 (invariato rispetto a ieri), l’età media è di 66,5 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.172 (-21 rispetto a ieri, -1,8%), età media 75,8 anni.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 2 a Parma (invariato); 3 a Reggio Emilia (invariato); 3 a Modena (-1); 8 a Bologna (invariato); 2 a Imola (+1); 5 a Ferrara (invariato); 3 a Ravenna (invariato); 1 a Forlì (invariato), 1 a Cesena (+1), 2 a Rimini (-1).
Casi attivi e guariti
I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 40.195 (-1.265). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 38.992 (-1.244), il 97% del totale dei casi attivi. Le persone complessivamente guarite sono 4.779 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.396.472.
I decessi
Purtroppo, si registrano 14 decessi: 1 in provincia di Piacenza (una donna di 83 anni), 2 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 92 e un uomo di 79 anni), 1 in provincia di Modena (una donna di 88 anni), 3 in provincia di Bologna (una donna di 90 e due uomini di 92 e 98 anni), 4 in provincia di Ravenna (4 donne rispettivamente di 77, 82, 84 e 90 anni), 1 in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 81 anni), 2 in provincia di Rimini (due donne di 84 e 88 anni). Non si registrano decessi nelle province di Parma, Ferrara e nel Circondario Imolese. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 16.781.
Vaccini effettuati in Emilia Romagna
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.454.451 dosi; sul totale sono 3.790.506 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,3%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.885.090.
Covid, il bollettino dall'Italia
Sono 38.507 nuovi casi Covid in Italia e 115 morti. Ieri il bollettino parlava di 39.317 nuovi casi e 130 morti. Calano i ricoveri in Italia oggi 13 maggio 2012 nei reparti Covid mentre crescono quelli in Terapia intensiva. Ma ecco la situazione dei contagi regione per regione: Lombardia +5.347 casi, Campania +3.653, Veneto +3.614 ed Emilia-Romagna +3.528.
Focus bollettini: Veneto - Marche - Italia
Studio Unibo sulla possibilità di reinfezioni in forme gravi
Intanto arriva lo studio dell'Università di Bologna sul rischio di reinfezione in forme gravi. C'è da tirare un sospiro di sollievo, perché i ricercatori assicurano che il rischio di finire di nuovo in ospedale con un'infezione grave resta "estremamente basso" anche dopo 12 mesi. L'assessore Donini, inoltre, lancia l'allarme sulle scorte di vaccino rimaste: "Vanno usate prima che scadano". Una nota curiosa: dopo l'emergenza sul coronavirus cala, in generale, il gradimento dei cittadini ai governatori di Regione (qui la classifica). Intanto si alza l'appello dei sindacati per l'assunzione del personale sanitario insufficiente.
Le scorte di vaccino e i nuovi preparati
Intanto l'assessore alla Sanità Raffaele Donini fa il punto sui vaccini, sottolineando che "insieme al Governo bisognerà studiare il modo di 'piazzare' le scorte di vaccini anti-Covid non utilizzati prima che scadano". E l'assessore spiega: "Le scorte ci sono anche in ragione della somministrazione della quarta dose, che è in corso, peraltro l'Emilia-Romagna è la prima regione in Italia come numero di vaccinazioni, anche se non si stanno vaccinando in tantissimi. Queste scorte, in accordo col Governo, dovranno essere collocate in qualche modo nella migliore condizione prima che scadano. O impegnate nelle regioni che hanno numeri inferiori o in Paesi, come è già stato fatto in passato, in cui la vaccinazione non è certo al livello dell'Italia".
Per quanto riguarda invece la campagna di vaccinazione del prossimo autunno, aggiunge l'assessore, "ci attendiamo la fornitura, immagino da settembre-ottobre, dei nuovi vaccini che possono essere più attagliati anche alle nuove varianti. Poi saranno il Governo, il Ministero, l'Iss e la comunità scientifica nel suo complesso a dirci se questa vaccinazione andrà estesa a tutti, come quella precedente, o se dovremo concentrarci sulle persone più vulnerabili o su quelle da una certa età in su". Quindi "aspettiamo indicazioni", ribadisce Donini. Intano, "dobbiamo tenerci pronti con la nostra rete territoriale, prima di tutto con i medici di medicina generale e anche con la farmacia dei servizi".
Donini poi ha preso un impegno sulle farmacie, che "sono già oggi parte integrante del sistema sanitario". Una rete che, complice la pandemia, "in parte è già stata costruita e in parte la potenzieremo nei prossimi anni. Questa è vista come una grande opportunità da tutte le Regioni italiane".
L'appello: assumere personale sanitario
Intanto, il giorno dopo la giornata internazionale dell'infermiere, arriva l'appello della Cisl Fp dell'Emilia-Romagna: "Assumere e stabilizzare il personale in sanità è prioritario: veniamo da un blocco delle assunzioni e da un mancato scorrimento delle graduatorie, e se ora non si procede velocemente con una stabilizzazione del personale assunto per l'emergenza Covid rischiamo di perdere professionalità già formate", avverte Carmela Lavinia della segreteria regionale in un video su Facebook. "Non si può pensare di potenziare la sanità, ampliare l'assistenza territoriale, e garantire i servizi senza potenziare il personale", aggiunge la sindacalista ricordando che, peraltro, si è a "pochi giorni dalla partenza di piani di ferie estive non ancora autorizzati". Dunque, "siamo stanchi di proclami di rilancio della sanità pubblica" a cui segue il tema di "risorse insufficienti. Bisogna operare delle scelte e fare azioni concrete e questo chiederemo il 16 in assessorato, di rilanciare la sanità partnedo dai professionisti", conclude Lavinia.