Bologna, 26 giugno 2021 - Zero morti. Si parte sempre con le buone notizie, che oggi sono davvero ottime: era già successo nelle ultime settimane, ma si tratta sempre di giornate da festeggiare con grande cura, perché questa terribile pandemia da coronavirus ci ha ormai assuefatti a una conta giornaliera di vittime che non deve diventare normale. Per il resto, i nuovi casi sono in lieve aumento (65, contro i 57 di ieri), i ricoveri calano ancora, i casi attivi scendono a 3.835. I tamponi processati sono 23mila e il tasso di positività è dello 0,3%.
Coronavirus Emilia-Romagna oggi, i dati di domenica 27 giugno 2021
Coronavirus Italia oggi, il bollettino Covid del 26 giugno con i contagi nelle regioni
Coronavirus: il bollettino in Italia
Sono 838 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore su 224.493 i tamponi, con iun tasso di positività dello 0,4%. Ieri erano stati registrati 753 casi. Sono invece 40 le vittime in un giorno (ieri erano state 56) ma 20 sono relative ad un ricalcolo della Campania. I guariti sono 3.301 mentre gli attualmente positivi flettono di 2.503 unità attestantosi su un numero complessivo pari a 57.732. In calo il numero delle persone attualmente positive, 2.503 in meno (ieri -2.074): i malati ancora attivi sono ora 57.732. Di questi, sono in isolamento domiciliare 55.663 pazienti. La regione con più casi odierni è la Campania (+127), seguita da Lombardia (+119), Sicilia (+111), Lazio (+79) ed Emilia Romagna (+65)
Covid oggi: i dati di oggi in Emilia Romagna
Sono 65 i nuovi positivi di oggi, 21 dei quali asintomatici, ma 41 casi sono concentrati tra le province di Modena (23) e Parma (18). Stabile il tasso di positività che resta dello 0,3%, i tamponi processati sono oltre 23mila. Nessuna vittima legata al coronavirus, oggi, in tutta la regione. I guariti sono 209 e i casi attivi scendono a 3.835 (144 in meno di ieri). L'età media dei nuovi malati è di 33,4 anni. Ancora in calo i ricoveri: nelle terapie intensive ci sono 27 malati (-2) e nei reparti non critici 185 pazienti (-3).
La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 23 nuovi casi e Parma con 18; seguono Cesena (6), Reggio Emilia (4), quindi Bologna, il Circondario Imolese e Ravenna (tutte con 3 nuovi casi); poi Piacenza e Ferrara (entrambe 2 nuovi casi) e infine Rimini (1); nessun nuovo caso registrato a Forlì.
Coronavirus Emilia-Romagna, il bollettino di domenica 27 giugno
I ricoveri
Nei reperti di area medica ci sono 185 malati di covid (tre in meno di ieri), nelle terapie intensive 27 pazienti: nessuno a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 2 a Parma (invariato), 1 a Reggio Emilia (invariato), 6 a Modena (-1), 13 a Bologna (invariato), 0 a Imola (-1), 2 a Ferrara (invariato), nessuno a Ravenna e Forlì (come ieri), 1 a Cesena (invariato) e 2 a Rimini (invariato).
La mappa dei contagi
Ecco come sono distribuiti i 65 nuovi contagi: 2 a Piacenza (entrambi asintomatici), 18 a Parma (di cui 9 sintomatici), 4 a Reggio Emilia (tutti sintomatici), 23 a Modena (di cui 18 sintomatici), 3 a Bologna (tutti sintomatici), 3 casi a Imola (tutti sintomatici), 2 a Ferrara (di cui 1 sintomatico), 3 a Ravenna (tutti sintomatici), 0 a Forlì (invariato rispetto a ieri), 6 a Cesena (di cui 2 sintomatici) e 1 a Rimini (sintomatico).
Vaccino anti covid
Alle 14 di oggi sono state somministrate complessivamente 3.676.401 dosi; sul totale, 1.349.749 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Il conteggio in tempo reale delle somministrazioni si può seguire sul portale della Regione Emilia-Romagna https://salute.
La Regione ricorda che la campagna vaccinale è aperta per tutti i cittadini sopra ai 12 anni.
La variante Delta
Resta però alta, anche nella nostra regione, l'allerta per la variante Delta e la variante Delta+: oggi nelle Marche sono stati individuati i primi tre casi. Secondo una stima dell'Ausl di Bologna, è già il 20-25% dei casi individuati in questi giorni. Per tracciare meglio la diffusione della nuova e pericolosa variante (che gli esperti si attendono diventerà dominante entro poco), la Regione ha annunciato che verrà analizzato ogni nuovo tampone positivo per scoprire se si tratti o meno di variante Delta. Una procedura ben diversa da quella attuata al momento, che prevede soltanto un controllo attuale. Per fortuna, ora il numero dei tamponi positivi è molto ridotto: negli ultimi 14 giorni sono stati 1.445.
Gli esperti dell'Iss e del Cts hanno anche ventilato l'ipotesi della creazione di zone rosse locali nei territori dove la Delta dovesse diffondersi in maniera troppo aggressiva.
L'indice Rt a 0,71
L'Emilia Romagna sta attraversando un periodo di relativa calma: ieri ha incassato un indice Rt in lieve rialzo, per la terza settimana consecutiva: l'ultimo dato, diffuso ieri da Iss e Cts, riguarda la settimana dal 14 al 20 giugno: l'indice di trasmissibilità è a 0,71 (con un range tra 0,65 e 0,77). Il dato diffuso venerdì scorso era 0,68, già in lieve aumento rispetto al dato del 12 giugno che era 0,64. Ma qui finiscono le brutte notizie dell'ultimo monitoraggio: per l'Emilia Romagna, infatti, vengono confermati dati di incidenza da zona bianca e non ci sono allerte di sorta, anche il livello di contact tracing è tornato a livelli soddisfacenti.
Staminali per fermare la polmonite da covid
È iniziato l'arruolamento dei pazienti con polmonite covid per il trattamento con particolari cellule staminali che inibiscono l'infiammazione: all'Azienda ospedaliero-universitaria di Modena ha preso il via la fase I/II dello studio sperimentale Rescat, il primo che in Italia utilizza cellule stromali mesenchimali (Msc) in sperimentazione clinica per pazienti Covid e il primo al mondo che esegue un confronto tra fonti di cellule diverse all'interno di un'unica sperimentazione controllata: cordone ombelicale, tessuto adiposo e midollo osseo. Aou di Modena e Università di Modena e Reggio Emilia coordinano il progetto che coinvolge diversi ospedali italiani.
L'indicazione per il centro di Modena è di arruolare dieci pazienti da trattare e cinque di controllo fino a giugno 2022, mentre a livello nazionale si prevede di arruolare altri 45 pazienti, incluso il gruppo di controllo. Le cellule impiegate sono un tipo di cellule staminali in grado di produrre fattori antinfiammatori che sembrano contrastare il meccanismo che sta alla base dei danni agli organi causati dal coronavirus. "L'innovazione di questa ricerca - spiega Massimo Dominici, direttore Oncologia Aou di Modena e alla guida dello studio - consiste anzitutto nel mettere in rete nello stesso protocollo cinque 'fabbriche di cellula' (laboratori autorizzati alla produzione di cellule per l'utilizzo nell'ambito di protocolli clinici sperimentali), che producono Msc autorizzate per l'impiego umano da fonti diverse. Gli studi in corso fino ad oggi sono 90 in tutto il mondo e tutti di fase I/II. Di questi, 14 sono in Europa, dei quali a sua volta uno soltanto in Italia: il nostro". "Per comunicare risultati certi del nostro studio dovremo essere attendisti - sottolinea Dominici - aspettando di trattare più pazienti e di vedere come rispondono".
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