Bologna, 2 ottobre 2023 – C’è l’Emilia, che celebra la definitiva riscossa del Lambrusco - il vino popolare per eccellenza, da sempre presente sulle tavole delle famiglie - e c’è la Romagna, definita addirittura la regione vitivinicola ‘rivelazione dell’anno’: la nuova edizione 2024 della guida Vini d’Italia, a cura del magazine Gambero Rosso, trabocca dunque di ottime notizie per tutta la regione. Sono ben 15, infatti, i vini dell'Emilia Romagna che quest'anno hanno ottenuto il massimo riconoscimento contemplato dai giudici, i famosi ‘Tre bicchieri’.
L’elenco delle etichette più apprezzate
Il Pigro Dosaggio Zero M.Cl. 2020, Cantine Romagnoli di Villò (Pc) Lambrusco di Sorbara Brut In Purezza Silvia Zucchi 2022, Zucchi di San Prospero (Mo) Lambrusco di Sorbara Brut Rosé del Cristo M. Cl. 2020, Cavicchioli di San Prospero (Mo) Lambrusco di Sorbara Brut Rosé M. Cl. 2018, Cantina della Volta di Bomporto (Mo) Lambrusco di Sorbara Leclisse 2022, Alberto Paltrinieri di Sorbara (Mo) Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Vini del Re 2022, Cantina Sociale Settecani (Mo) Lambrusco Salamino di Santa Croce Dedicato ad Alfredo Molinari, Cantina di Carpi e Sorbara (Mo) Reggiano Lambrusco Concerto 2022, Ermete Medici & Figli di Reggio Emilia (Re) Romagna Albana Secco Codronchio 2021, Fattoria Monticino Rosso di Imola (Bo) Romagna Albana Secco Vitalba 2022, Tre Monti di Imola (Bo) Romagna Sangiovese Marzeno Sup. Poggio Vicchio 2021, Fattoria Zerbina di Marzeno (Ra) Romagna Sangiovese Modigliana Tramazo 2020, Mutiliana di Modigliana (Fc) Romagna Sangiovese Modigliana V. Beccaccia 2021, Villa Papiano di Modigliana (Fc) Romagna Sangiovese Predappio Le Lucciole Ris. 2020, Chiara Condello di Predappio (Fc) Romagna Sangiovese Sup. Sole Rosso Ris. 2020, Enio Ottaviani di San Clemente (Rn)
I vini protagonisti in Emilia Romagna
Sono equamente rappresentate, quindi, l’Emilia e la Romagna: parliamo di un’unica regione politica, ma di due aree profondamente diverse per suoli, vitigni, clima e tradizioni vinicole. Da una parte l'Emilia è protagonista col Lambrusco, ormai capace di presenziare a testa alta tra i grandi vini italiani: merito del Sorbara e del Reggiano, ma soprattutto del Grasparossa di Castelvetro e del Salamino di Santa Croce che – vera novità di quest’anno - salgono sul gradino più alto del podio. Ma questa zona della regione non si ferma al Lambrusco: il Piacentino (altra novità) emerge grazie al metodo classico e sembra ormai diretto sulla strada della spumantistica di qualità. Prima della Romagna, è opportuno – si legge ancora nella guida 2024 - fare una sosta nel Bolognese, zona in cui si producono vini deliziosi, dai prezzi onesti e perfetti per il bere quotidiano.
Il successo della Romagna si deve invece al grande lavoro fatto in questi anni sulle 16 sottozone del Romagna Sangiovese: secondo i giudici, "i vini sono sempre più centrati in seno a finezza ed eleganza e il territorio sta venendo fuori nel migliore modo possibile”. Bene anche l’Albana, frutto del particolare vitigno autoctono, che si presta a diverse vinificazioni. Non solo: il Trebbiano è il vitigno più coltivato e può essere, afferma la guida, una varietà su cui puntare anche in futuro, non solo per i vini più semplici. Occorre una menzione, infine, per alcuni vitigni autoctoni (su tutti Longanesi, Famoso, Rebola, Centesimino), ormai perfettamente in grado di raccontare e mettere in evidenza il ricco patrimonio e la biodiversità ampelografica del territorio.