LUDOVICO BAVIERA
Cosa Fare

Travo Sant’Andrea

Cinque siti archeologici da non perdere: Emilia-Romagna tra passato e presente

Vicino alla sponda occidentale del fiume Trebbia, sempre in provincia di Piacenza, è situato il villaggio neolitico di Travo Sant’Andrea. Era la fine del V millennio a.C. quando i primi esseri umani si insediarono nell’area.

I lavori di scavo sono iniziati nel 1995, ai margini del centro abitato, e due anni dopo è stato aperto il museo archeologico di Travo, in cui vengono raccolti ed esposti i reperti del sito. Solo nel 2006, grazie anche ai finanziamenti della Regione Emilia Romagna, della Comunità Europea e il supporto della Fondazione di Piacenza e Vigevano, il sito è stato aperto al pubblico.

I manufatti di arte funeraria contenuti all’interno dell’allestimento museale sono stati riproposti con copie originali all’interno delle abitazioni del villaggio, mentre nel 2021 sono state inaugurate le ricostruzioni di epoca longobarda di 6 sepolture, 4 adulti tra cui una donna, e 2 bambini, arricchendo il sito di reperti di archeologia medievale.

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