Ci vuole un’ora di cammino fra colline bellissime, passando anche da una cascata balneabile, nel punto esatto del confine fra Emilia-Romagna e Toscana, per entrare in un luogo misterioso e invaso dal silenzio: Moraduccio, un borgo (IX secolo), abbandonato nel Dopoguerra. L’antico abitato è nascosto dalla vegetazione che oggi è diventata l’unica occupante. Le case, ruderi perlopiù, sono ancora tenacemente in piedi e questa è una lezione di resilienza. Il punto più emozionante è la chiesa scoperchiata: alzando gli occhi, si incontra l’infinito del cielo.
Cosa FareDai boschi alle abbazie, i luoghi del silenzio in Emilia Romagna dove ritrovare sé stessi