
A Ravenna si possono visitare la chiesa di Santa Giustina e il museo Baracca di Lugo
Ecco le apertura del Fai in programma il 22 e 23 marzo.
- Capanna rustica. Già del giardino di palazzo Milzetti solitamente non accessibile se non durante le Giornate Fai. Le visite inizieranno presso la Capanna (area del Dopolavoro Ferroviario, con accesso dal portone ad arco in fondo al parcheggio di via Cavour) e proseguiranno poi verso il "Fontanone".
- Biblioteca Oriani e zona dantesca : oltre alla comprensione delle linee architettoniche della ricostruzione attraverso gli spazi della biblioteca, saranno visibili la grande sala lignea disegnata da Arata, gli originari arredi della Sala oggi Spadolini, i magazzini librari, rarità bibliografiche e manoscritti, come gli esemplari della collezione di Autografi di Olindo Guerrini e documenti costitutivi della storia della prestigiosa istituzione
- Chiesa di santa Giustina. La preziosa, elegante chiesa, unica di forma circolare a Ravenna, e ripresa da Michelangelo Antonioni nel film "Deserto rosso", offre l'opportunità di approfondire la storia dell'antica confraternita e degli interventi architettonici del Buonamici, nonché la complessa iconografia di Santa Giustina, che verranno narrate dai Ciceroni.
- Impianto idrovaro “Madonna del pino”. Entrato in funzione nel 1918, è un elemento fondamentale della ormai centenaria storia della Bonifica meccanica sul territorio cervese. Sarà possibile visionare la tecnologia moderna (pompe automatiche con gestione in telecontrollo, sgrigliatori automatici, gruppi elettrogeni etc.) e al contempo la storia della bonifica meccanica
- Museo Francesco Baracca di Lugo. Al di là dei classici cimeli di guerra, molti altri ambiti significativi: dalla vita di Francesco Baracca con i suoi molteplici interessi alla nascita dei "cavalieri del cielo". Potrete visionare una serie di immagini a testimonianza della propaganda patriottica del tempo. E proprio al Monumento di Baracca, nel cuore di Lugo, terminerà il percorso.
- Museo all’aperto Biancini a Castel Bolognese. Angelo Biancini, nato a Castel Bolognese nel 1911, è stato un artista molto apprezzato, noto per le sue sculture in tutta Italia. La visita mette in evidenza il legame profondo tra la città e il suo artista, noto per la straordinaria produttività e sensibilità civile. Il percorso i snoderà attraverso il paese condurrà poi alla pregevole e complessa via Crucis, una delle opere fondamentali dell'artista dove sarà anche possibile ammirare la tomba della Famiglia Biancini.