Le mura di Bologna (la sui primissima forma erano di origine etrusca) cingevano la città fino all'inizio del XX secolo, quando furono quasi completamente demolite per far posto agli attuali viali di circonvallazione. Edificate in tre cerchie successive a partire dal III secolo, ne rimangono visibili significativi tratti nella zona del centro storico. La prima cerchia fu costruita in selenite, una roccia facilmente tagliabile per la scarsa durezza di cui abbondavano le colline bolognesi, detta anche ‘pietra di luna’ per la sua iridescenza, mentre la seconda, detta impropriamente ‘del Mille’ poiché risale a quasi due secoli dopo, è caratterizzata dai ‘Torresotti’ che sormontavano i serragli di accesso alla città. Buona parte dei suoi fossati era alimentata dalle acque dei canali di Savena e delle Moline. La terza infine, detta ‘Circla’, è la più ampia, con un perimetro di 8 chilometri: a oggi restano dieci porte (erano 12) e alcuni tratti murari. Il riferimento all’attuale toponomastica è coi viali della circonvallazione.
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