E’ una delle più importanti mete d’arte della Romagna: le sue origini si datano tra il VI e il V secolo avanti Cristo, periodo al quale risalgono i primi insediamenti di Umbri ed Etruschi nella zona. Città romana e poi libero Comune nell'alto medioevo, alla fine del XIV secolo è diventata signoria coi Malatesta, raggiungendo il suo splendore.
Ai Malatesta Cesena deve anche la sua Rocca, una delle più imponenti della Romagna: ad essa è collegata la cinta muraria, sopravvissuta quasi per intero fino ai giorni nostri e che per via della sua conformazione, aveva portato alla nascita del nome ‘città dello scorpione’. Le mura sono percorribili a piedi, passeggiando tra torrioni, porte d’accesso al centro storico e tratti restaurati. Il pezzo forte è però quello che si congiunge con la Rocca, fino ad arrivare agli stessi bastioni fortificati e pure ai camminamenti interni alle mura. Sempre all’interno della cinta, è presente la Biblioteca Malatestiana, la prima Biblioteca Civica d’Italia, fondata nel 1452 e riconosciuta ‘Memoria del Mondo’ dall’Unesco per il valore della struttura architettonica e per i codici in essa conservati. Caso unico al mondo, è rimasta praticamente inalterata dall'inaugurazione del 1454. Di fronte alla Sala del Nuti si trova la Biblioteca Piana, di proprietà di papa Pio VII, uno dei tre papi cesenati.
Cosa FareCittà e borghi con mura storiche in Emilia Romagna: dove andare