Misura oltre 300 chilometri, 210 dei quali attraversano la Romagna, percorribili in 14 tappe, senza considerare le possibili varianti. Il livello generale di difficoltà è alzato da alcune tappe, che per lunghezza e dislivello, si presentano impegnative. Ne è un esempio la prima, che da Sarsina conduce a Bagno di Romagna attraverso 37,5 chilometri e un dislivello in salita di mille metri.
Dedicato a San Vicinio, primo vescovo di Sarsina tra il IV e V secolo e figura importante nel processo di evangelizzazione della provincia ravennate, si snoda lungo i luoghi che hanno caratterizzato la vita del santo, ripercorrendo sostanzialmente il tracciato della Valle del Savio, tra il Monte Fumaiolo e il Mare Adriatico. Oggi il Cammino oltre ad attraversare ambienti naturali importanti, unici e suggestivi per la flora e la fauna come il Parco delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, che ha ottenuto il riconoscimento di Patrimonio Unesco, permette un’esperienza di pace e raccoglimento in alcuni luoghi della spiritualità cristiana come la basilica della Madonna del Monte a Cesena e quella di San Vicinio in Sarsina dove è tutt’oggi possibile assistere al rito del ‘Collare del Santo’. Nel suo percorso circolare, conduce al Santurario de La Verna, al ‘Volto Santo’ in Borgo San Sepolcro in Toscana e al suggestivo Eremo di Camaldoli, centro di raccoglimento e spiritualità. Si incontrano anche piccoli santuari e pievi di campagna dalle origini ancora più remote che sono ancora oggetto di devozione locale e contribuiscono a tramandare quel clima di spiritualità che scaturisce anche dalla loro particolare posizione naturale.
Cosa FareI cammini dell'Emilia Romagna: i sentieri più belli