Bologna, 17 aprile 2024 – È nota per ben altre eccellenze dell’agroalimentare, eppure è riuscita a conquistare un piazzamento di tutto rispetto nella prestigiosa guida del Gambero Rosso dedicata agli olii extravergine italiani: l’Emilia Romagna rivendica le origini nobili del proprio olio ed entra così nella classifica 2024 con 7 aziende, tra cui una spicca col massimo del punteggio, ovvero l’ambito riconoscimento delle ‘Tre foglie’ su tre.
Parliamo della guida ‘Oli d’Italia’, giunta alla 14esima edizione (la quinta in doppia lingua, italiano e inglese) e presentata ieri al Sol&Agrifood di Verona, che si svolge in contemporanea con Vinitaly: una vera e propria mappa con cui il magazine Gambero rosso celebra, ogni anno, la ricchezza e diversità delle varietà di olive e olii presenti nel nostro Paese. L’obiettivo è mettere in evidenza le peculiarità di ogni regione e valorizzare le storie dei tanti produttori che portano avanti la tradizione millenaria della produzione olearia.
FOCUS / I premiati con le tre Foglie nelle Marche
La guida del Gambero Rosso
Sono 389 le aziende produttrici, per 679 etichette di extravergine recensite e inserite nel volume: fra queste, 191 ‘Tre foglie’ e 34 ‘Stelle’, ovvero le etichette che hanno ottenuto il massimo punteggio per dieci anni consecutivi. Il risultato di un lungo percorso di ricerca, selezione e valutazione, per individuare il gusto più sublime e per assumersi, anno dopo anno, un sempre maggiore impegno verso la sostenibilità, in un’economia globale ormai abituata a farsi concorrenza sul fronte dei prezzi più bassi.
Prodotto principe ed elemento cardine della dieta mediterranea, l’olio extravergine di oliva non è solo un condimento riconosciuto per i suoi numerosi effetti benefici sulla salute, ma rappresenta un vero e proprio patrimonio culturale e gastronomico, simbolo della tradizione e della maestria artigianale italiana.
Cinque le fasce di prezzo considerate: dagli olii con prezzo inferiore ai 10 euro ai prodotti più eccellenti, al prezzo di 30 euro al litro e oltre. La guida offre anche indicazioni dei produttori di olive da mensa e delle aziende che offrono ospitalità e ristorazione in campagna. I singoli extravergine sono stati valutati anche per il loro profilo aromatico, sulla base dell’intensità di fruttato, amaro e piccante, utile a determinare eventuali abbinamenti con cibi e ingredienti.
Le stelle dell’olio della regione
In Emilia-Romagna l’Oscar della guida (il massimo riconoscimento delle ‘tre foglie’ su tre) va a Palazzo di Varignana di Castel San Pietro Terme (Bologna), con il suo ‘Vargnano Dop Brisighella monocultivar nostrana di Brisighella’, un extravergine dal sapore fruttato intenso, di colore verde, con ampie fragranze vegetali che spaziano da foglie di agrumi fino a note balsamiche e timo. Su un terreno di circa 700 ettari, l’imprenditore illuminato Carlo Gherardi - protagonista della rinascita del palazzo Bargellini-Bentivoglio - ha impiantato 150mila ulivi, ripristinando antiche varietà di olivi autoctoni, in grado di produrre un olio extravergine tra i più premiati al mondo.
Palazzo di Varignana rappresenta, peraltro, un luogo in cui natura, benessere, gusto e cultura si amalgamano alla perfezione: l’elegante resort, infatti, propone 150 camere da sogno e una cucina raffinata, basata su materie prime rigorosamente del territorio.
Tutti i premiati in Emilia Romagna
Di rilievo, oltre a Varignana, anche le altre insegne presenti tra le eccellenze emiliano-romagnole, tutte premiate con le ‘due foglie’: Frantoio Oleario Bigucci, San Giovanni in Marignano (Rn) I Sabbioni, Forlì Podere La Fortuna, Brisighella (Ra) Podere Pratale Giovanni Bettini, Imola (Bo) Primo Fraternali Grilli, Montegridolfo (Rn) Tenute Tozzi, Casola Valsenio (Ra)