Bologna, 11 maggio 2024 – Ma l’aurora boreale si potrà vedere anche stasera, sabato 11 maggio, anche alle (basse) latitudini dell’Emilia Romagna? E’ la domanda che si stanno ponendo appassionati che in queste ore stanno inondando social e amici delle foto di ieri sera e anche tutti coloro che ieri sera hanno mancato l’occasione storica.
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Tempesta solare ‘estrema’
Storica davvero, perché erano più di vent’anni che non si verificava una tempesta solare di questa potenza, una condizione che ha portato la statunitense Noaa (un acronimo che, in italiano, significa "Amministrazione nazionale per l’oceano e l’atmosfera") a dichiarare che che abbiamo superato la soglia G5, ossia il massimo previsto dalle nostre misurazione, quella definita ‘estrema’. Ciò è avvenuto proprio in queste ore, in cui – purtroppo – in Italia è giorno.
Nessun rischio per la nostra salute – assicurano gli esperti – ma questa intensità è un pericolo per le linee ad alta tensione, ma non per le linee elettriche normali. certo è che le comunicazioni che passano dai satelliti potrebbe essere gravemente disturbati e ciò potrebbe riverberarsi anche nella nostra vita quotidiana.
Ma stasera si rivedrà?
Il picco registrato intorno alla nostra ora di pranzo, fa pensare che la tempesta solare – che è la responsabile delle aurore boreali straordinarie di ieri sera – vada d’ora in poi scemando. Al momento, per restare alla scala ufficiale, siamo a tempeste geomagnetiche di livello G4. Naturalmente, per osservare questi affascinanti fenomeni rossastri, bisogna attendere che venga buio e quindi ancora diverse ore. Stasera, gli esperti prevedono che scenderemo ancora a classe G3, quindi lontani dall’intensità verificatesi la notte appena passata. Questo, ahinoi, riduce le possibilità di assistere a occhio nudo ad aurore boreali a basse latitudini come le nostre.
Resta la speranza che le previsioni non siano del tutto azzeccate: la tempesta solare proseguirà per tutto il fine settimana e quindi tentar non nuoce.
Siti e app per monitorare l’aurora boreale
Per capire meglio il fenomeno, ci si può documentare su siti specializzati a cominciare da quello del Noaa e della Nasa. Per aiutarsi, poi si possono consultare siti o scaricare app che misurano in tempo reale l’attività solare. Cercando ‘solar activity’ su motori di ricerca, Play store o App store si trovano molte alternative. Una delle tante, ma consigliata dagli esperti, è Space weather live.
Inutile o comunque poco fruttuoso mettersi a caccia quando l’intensità è bassa: meglio alzare occhi e smartphone quando si verifica un picco.