Bologna, 25 novembre 2021 - Aumentano in modo esponenziale i contagi da coronavirus in Emilia Romagna: il balzo è importante e si passa dai 1.058 di ieri ai 1.307 di oggi. Il tasso di positività è cresciuto dal 2,9% al 3,8%. Numeri così importanti non si vedevano da marzo e aprile 2021. Non solo. L'Emilia Romagna è la terza regione in Italia per numero di contagi dopo la Lombardia (2.302 nuovi casi) e il Veneto (2.066).
L'aggiornamento Contagi oggi: il bollettino Covid del 26 novembre 2021. I dati in Emilia Romagna
Purtroppo nel bollettino Covid della Regione di oggi 25 novembre 2021 si registrano, altri undici decessi. Crescono ancora i ricoveri (+14). Ci sono anche 984 casi attivi in più in un solo giorno. L’età media dei nuovi positivi è di 40,4 anni.
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Covid in Italia: i dati di oggi 25 novembre 2021
Sono 13.764 i nuovi contagi da Covid in Italia (ieri 12.448), secondo i dati del ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 71 morti che portano a 133.486 il totale delle vittime da inizio emergenza. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 649.998 tamponi, con un tasso di positività del 2,1%. In aumento le persone ricoverate in ospedale con sintomi che sono 4.689 (ieri 4.629), con un aumento di 60 persone rispetto a ieri, mentre sono 588 i ricoverati in terapia intensiva (+15 rispetto a ieri), con 57 ingressi nelle ultime 24 ore. Sono 4.668.257 i guariti (+6.404) e 166.598 gli attualmente positivi (+ 7.281).
Contagi in Emilia Romagna: i dati di oggi 25 novembre 2021
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 449.672 casi di positività, 1.307 in più rispetto a ieri, su un totale di 34.339 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3,8%. Sui 514 asintomatici, 261 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 8 con lo screening sierologico, 51 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 12 tramite i test pre-ricovero. Per 182 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 40,4 anni.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 188 nuovi casi, seguita da Rimini (155), Modena (153) e Forlì (150); poi Ravenna (131), Ferrara (123), Cesena (120) e Reggio Emilia (119); quindi il Circondario Imolese (64), Parma (61) e infine Piacenza con 43 casi.
I bollettini: Veneto - Marche - Mappa covid Europa, Emilia Romagna in zona rossa con Veneto e Marche
La mappa del contagio
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 27.365 a Piacenza (+43 rispetto a ieri, di cui 21 sintomatici), 33.860 a Parma (+61 di cui 25 sintomatici), 52.869 a Reggio Emilia (+119, di cui 88 sintomatici), 74.759 a Modena (+153, di cui 79 sintomatici), 93.896 a Bologna (+188, di cui 107 sintomatici), 14.739 casi a Imola (+64, di cui 46 sintomatici), 27.147 a Ferrara (+123, di cui 41 sintomatici), 36.950 a Ravenna (+131, di cui 90 sintomatici), 20.766 a Forlì (+150, di cui 120 sintomatici), 23.443 a Cesena (+120, di cui 73 sintomatici) e 43.878 a Rimini (+155, di cui 103 sintomatici).
Covid: i decessi
Purtroppo, si registrano 11 decessi: 2 in provincia di Modena (una donna di 95 e un uomo di 74 anni), 5 in provincia di Bologna (3 uomini di 96, 89 e 80 anni e 2 donne di 86 e 75 anni), 2 in provincia di Ravenna (una donna di 88 anni e un uomo di 71). Un decesso a Ferrara (una donna di 79 anni) e uno in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 87 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.744.
Coronavirus: i ricoveri
Invariato, rispetto a ieri, il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (63); 574 quelli negli altri reparti Covid (+14). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 5 a Piacenza (invariato rispetto a ieri); 4 a Parma (invariato); 6 a Reggio Emilia (+1 rispetto a ieri); 5 a Modena (-1); 18 a Bologna (+1); 4 a Imola (-1); 8 a Ferrara (invariato); 7 a Ravenna (invariato);1 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (invariato); 2 a Rimini (invariato).
Guariti e casi attivi
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 298 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 418.966. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 16.962 (+998). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 16.325 (+984), il 96,2% del totale dei casi attivi.
Donini: "In terapia intensiva più dell'80% sono non vaccinati"
In Emilia-Romagna "i nostri reparti di terapia intensiva lo affermano con nettezza: l'80% e più delle persone" che vi sono ricoverate, "non è vaccinato. Con un'età media, per altro, più bassa dei 60 anni, mentre le persone vaccinate in terapia intensiva sono poco più del 15%, prevalentemente con un'età media over 70 ". Lo ha detto l'assessore regionale alle Politiche per la salute dell' Emilia- Romagna, Raffaele Donini. "Quindi - ha proseguito - da questo punto di vista, se noi avessimo soltanto i dati della popolazione vaccinata, non staremmo a parlare di zone gialle, zone arancione, zone rosse per quello che riguarda la saturazione dei reparti ospedalieri". Concetto ribadito pochi giorni fa dal presidente Bonaccini che aveva detto che la Regione rischiava la zona gialla a causa dei no vax.
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Gimbe: "In Romagna si superano i 150 casi ogni 100mila abitanti"
In tutte le Regioni tranne la Basilicata si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi, con variazioni che vanno dal 1,3% della Regione Toscana al 124,3% della Valle D'Aosta. In 92 Province si registra un'incidenza pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti: anche in Emilia Romagna tutte le province superano tale soglia. In tutta la Romagna addirittura si superano i 150 casi per 100.000 abitanti: Forlì-Cesena (311), Rimini (249) e Ravenna (214). Lo evidenzia la Fondazione Gimbe, nel monitoraggio indipendente relativo alla settimana da 17 al 23 novembre. "Quando l'incidenza supera i 150 casi per 100 mila abitanti - commenta il presidente - gli amministratori locali devono verificare tempestivamente l'esistenza di focolai e decidere eventuali restrizioni mirate per arginare la diffusione del contagio, come già fatto dalla Provincia Autonoma di Bolzano". "Nelle ultime 2 settimane il numero dei nuovi vaccinati" contro Covid-19 "si è stabilizzato intorno a 127mila: un numero che, seppure esiguo, dimostra che esiste ancora la possibilità di convincere gli indecisi. Degli oltre 7 milioni di persone non vaccinate, tuttavia, si 'muovono' troppo lentamente due fasce che preoccupano: da un lato 2,62 mln di over 50 a elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione, dall'altro 1,2 mln nella fascia 12-19, che influiscono negativamente sulla sicurezza delle scuole".
Ma le dosi ci sono? "Al 24 novembre - si legge nel report - risultano consegnate 101.693.473 dosi e le scorte di vaccini a mRna si attestano a quota 8 milioni. Dopo 5 settimane di stop, sono riprese le consegne con 1,6 mln di dosi di vaccino Moderna. Secondo quanto dichiarato il 19 novembre dal commissario Figliuolo, si attendono entro la fine dell'anno ulteriori 7 mln di dosi di vaccini a mRna (4 mln di Pfizer e 3 di Moderna), a cui si potranno aggiungere altri 2,5 mln di dosi della riserva centralizzata".
Bologna: torna l'obbligo delle mascherine all'aperto
A Bologna, in tutto il centro storico, torna l'obbligo di indossare la mascherina anche all'aperto. Lo prevede un'ordinanza firmata oggi dal sindaco Matteo Lepore, condivisa con il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito ieri. "Dal 26 novembre 2021 al 9 gennaio 2022 nell'area del centro storico delimitata dai viali di circonvallazione" sarà obbligatorio "indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche in tutti i luoghi all'aperto", spiega una nota dell'amministrazione. La decisione è stata presa "alla luce della costante crescita della diffusione del virus che continua a destare preoccupazione e richiede interventi che consentano di rallentare il diffondersi della pandemia anche con misure straordinarie, ulteriori rispetto a quelle già previste dalle attuali norme in essere", continua la nota.