Bologna, 31 marzo 2022 - Sono 4.620 i nuovi positivi al covid di oggi e tornano a calare dopo i 5.239 casi del bollettino di ieri, 30 marzo. Oggi ci sono più di 3.400 guariti. Sono stabili i ricoveri in terapia intensiva (-1), ma aumentano ancora negli altri reparti Covid (+20) Oltre 19.700 tamponi eseguiti. Il 97,7% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. L’età media dei nuovi positivi è di 43,5 anni. Sono cinque i decessi.
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Coronavirus oggi, dati e contagi in Italia
Sono 73.195 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 77.621. Le vittime sono invece 159, in calo rispetto alle 170 di ieri.
Sono 486.813 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati. Ieri erano stati 524.899. Il tasso di positività è al 15%, stabile rispetto al 14,8% di ieri. Sono 468 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 13 in meno di ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 46. I ricoverati nei reparti ordinari sono 9.898, ovvero 27 in più rispetto a ieri.
Covid oggi: il bollettino dell'Emilia Romagna
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.281.425 casi di positività, 4.620 in più rispetto a ieri (in cui se ne erano registrati 5.239), su un totale di 19.744 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 7.898 molecolari e 11.846 test antigenici rapidi.
Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è il 23,4%.
La mappa del contagio
L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 43,5 anni.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.076 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 265.584) seguita da Modena (765 su 198.209); poi Reggio Emilia (495 su 141.427), Parma (429 su 104.555), Ravenna (364 su 117.934), Ferrara (342 su 88.646) e Rimini (328 su 124.383); quindi Cesena (254 su 72.258), Piacenza (223 su 68.526) e Forlì (194 su 60.364); infine il Circondario Imolese con 150 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 39.539.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 51.695 (+1.162). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 50.526 (+1.143), il 97,7% del totale dei casi attivi.
Ricoveri
I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 35 (-1 rispetto a ieri, -2,8%), l’età media è di 67,1 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.134 (+20 rispetto a ieri, +1,8%), età media 75,4 anni.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (invariato rispetto a ieri); 3 a Reggio Emilia (invariato); 2 a Modena (invariato); 15 a Bologna (invariato); 1 nel Circondario Imolese (invariato), 4 a Ferrara (+1); 3 a Ravenna (-1); 2 a Cesena (invariato); 4 a Rimini (invariato). Nessun ricovero in terapia intensiva nella provincia di Parma (-1 rispetto a ieri) e di Forlì (come ieri).
Guariti e deceduti
Le persone complessivamente guarite sono
Purtroppo, si registrano 5 decessi: 1 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 74 anni); 1 a Bologna (uomo di 80 anni); 1 nel Circondario Imolese (una donna di 91 anni); 1 a Ferrara (una donna di 85 anni); 1 a Forlì (una donna di 88 anni).
Non si registrano decessi nelle province di Piacenza, Parma, Modena, Ravenna, Rimini. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 16.253.
Vaccinazioni
Continua la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 10.288.125 dosi; sul totale sono 3.773.501 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93,9%. Le terze dosi fatte sono 2.742.673.
Agenas: gli ultimi dati sull'occupazione ospedaliera
Nelle ultime 24 ore, l'occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di 'area non critica' da parte di pazienti Covid è ferma al 15% in Italia (un anno fa era al 44%) L'occupazione delle terapie intensive, invece, è stabile al 5% in Italia, mentre esattamente un anno fa segnava il 41%. Questi i dati dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 30 marzo 2022.
Nel dettaglio, in base al monitoraggio quotidiano, l'occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di area medica da parte di pazienti con Covid-19 cala solo nella Pa Trento (al 10%) e cresce in 7 regioni o province autonome: Marche (24%), Calabria (al 35%), Lazio (19%), Molise (19%), Puglia (23%), Sardegna (21%), Umbria (34%).
È stabile nelle restanti 13 regioni: Emilia Romagna (12%), Abruzzo (al 21%), Basilicata (29%), Campania (17%), Friuli Venezia Giulia (10%), Liguria (16%), Lombardia (10%), Pa di Bolzano (al 14%), Piemonte (9%), Sicilia (26%),Toscana (17%), Valle d'Aosta (12%) e Veneto (9%).
Sempre a livello giornaliero, l'occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti positivi al virus cala in 7 regioni: Basilicata (al 4%), Campania (6%), Liguria (3%), Lombardia (2%), Puglia (7%), Toscana (6%), Umbria (3%).
Cresce, invece, in 6 regioni o province autonome: Calabria (al 12%), Friuli Venezia Giulia (5%), Lazio (9%), Marche (5%), Pa Bolzano (3%) e Veneto (4%). In Valle d'Aosta e Molise (0%) variazione non disponibile. La percentuale è stabile nelle restanti 6: Emilia Romagna (4%), Abruzzo (al 9%), Pa Trento (2%), Piemonte (4%), Sardegna (11%), Sicilia (7%).
Covid, Gimbe: 500mila casi nell'ultima settimana, ma ormai la curva non sale più
Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe "rileva nella settimana 23-29 marzo, rispetto alla precedente, una sostanziale stabilità dei nuovi casi (504.487 contro 502.773) e dei decessi (953 contro 924). La curva non sale più". Secondo Gimbe, sono "in aumento i casi attualmente positivi (1.266.878 contro 1.200.607), le persone in isolamento domiciliare (1.256.651 contro 1.191.183), i ricoveri con sintomi (9.740 contro 8.969) e le terapie intensive (487 contro 455)".
"Dopo due settimane di netto incremento - afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - i nuovi casi settimanali sembrano essersi stabilizzati intorno a quota 500 mila, con un incremento dello 0,3% e una media mobile a 7 giorni che rimane ferma intorno ai 72 mila casi. Tuttavia in questo momento è difficile fare previsioni, sia per l'eterogenea situazione a livello regionale, sia perché nelle grandi Regioni del Nord, dove risiede oltre un terzo della popolazione italiana, non si vedono al momento segnali di consistente circolazione virale".
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