Macerata, 7 settembre 2020 - "Avevamo detto che saremmo stati responsabili, ma anche che le mascherine non sarebbero diventate dei bavagli, perciò siamo nelle piazze, perché vogliamo costruire un’alternativa per Macerata, per le Marche e per il nostro Paese. Questa è una regione che Fratelli d’Italia ha scelto di guidare con Francesco Acquaroli con l’idea che le Marche possono e devono avere molto di più, con l’idea di costruire una classe politica che sia finalmente all’altezza dei cittadini che rappresenta, perché purtroppo è accaduto che qualcuno, talmente abituato a vincere sempre, ha deciso di smettere di governare e si è limitato alla gestione del potere. Ma la democrazia funziona e, quando la politica non fa bene, viene sostituita".
Con la tenacia e la determinazione che la contraddistinguono, Giorgia Meloni ha dato una scossa alla tranquillità domenicale di piazza Mazzini e, tra applausi, musica e cori da stadio, ha lanciato la volata a Francesco Acquaroli, candidato governatore del centrodestra. Dopo una tappa a Civitanova, dove ha incontrato i pescatori, la leader di Fratelli d’Italia è stata accolta da circa un migliaio di persone nel capoluogo. Affiancata dal coordinatore regionale del partito, Emanuele Prisco, da quello provinciale Massimo Belvederesi, dai candidati nella lista comunale e in quella regionale e dal candidato sindaco Sandro Parcaroli, la Meloni ha raccontato il piano di sviluppo che il partito ha non soltanto per le Marche, ma in un orizzonte strategico più ampio.
"Non ha senso avere una regione che è al centro dell’Italia ed è impossibile da raggiungere – ha spiegato la leader di Fratelli d’Italia –. Perciò la sfida infrastrutturale c’è, per una regione in cui non esiste l’alta velocità, il trasporto aereo è quasi a zero e che, nel 2020, vede nel pullman il mezzo di trasporto più veloce da Ancona a Roma. Dobbiamo credere nello sviluppo della regione e di tutto il versante Adriatico. E su questo Fratelli d’Italia ha un disegno. Noi esprimiamo già il governatore dell’Abruzzo, abbiamo chiesto di guidare la sfida in Puglia con Raffaele Fitto e qui nelle Marche con Francesco Acquaroli, perché il nostro obiettivo è di costruire un quadrante, sul versante Adriatico, di sviluppo, di velocità e anche di bellezza".
"Il 20 e 21 settembre abbiamo la possibilità di ridare alle Marche un governo che voglia affrontare quelle priorità ferme da anni – ha aggiunto Acquaroli –, partendo dalla ricostruzione, dalle infrastrutture che ci isolano dal resto del Paese, dal potenziamento dei servizi alla persona, dal sostegno all’imprenditorialità del nostro territorio". Nessun riferimento alle elezioni comunali, ma la leader di Fratelli d’Italia ha caricato la piazza rispetto ad alcuni temi cari al centrodestra, come l’immigrazione. "Ho sentito il ministro Lamorgese dire che bisogna bloccare le partenze – ha detto –. Geniali, sono cinque anni che lo chiediamo". Poi la questione del lavoro, "perché non possiamo fare chiudere le aziende, preferendo erogare il reddito di cittadinanza". A ricordare il voto alle elezioni comunali è stato il candidato sin daco del centrodestra, Sandro Parcaroli, che ha ribadito l’obiettivo: "Vincere al primo turno, per essere poi il sindaco che non sta nel palazzo, ma in mezzo ai cittadini".