
Forlì, 16 novembre 2024 – Si è svolta nei locali di selezione e stoccaggio frutta della società agricola forlivese ‘Sapore di Romagna’, una delle ultime tappe della campagna elettorale della Lega. Ospite d’onore il governatore del Veneto (ed ex ministro all’agricoltura con il governo Berlusconi) Luca Zaia. Ad affiancarlo, in una sortita non prevista in calendario, la candidata civica sostenuta dal centrodestra alla presidenza regionale Elena Ugolini. La ‘Sapore di Romagna’ è stata vittima di due calamità a distanza di pochi anni: nel 2016 un incendio ha raso al suolo i capannoni che sono stati poi ricostruiti da zero, e poi nel maggio 2023 l’alluvione ha toccato diversi locali dell’azienda e, forse per la sua storia di rinascita, è stata scelta come sede di uno degli ultimi comizi prima del voto di domani e lunedì.
Leggi anche: Chi sono i candidati a presidente della Regione Emilia Romagna

“Parlando di amministrazione regionale io cito sempre Luca Zaia – ha cominciato Elena Ugolini –. Per tanti aspetti farò riferimento proprio al Veneto. Penso all’aiuto alla famiglia, alla gestione del territorio, alle politiche europee. La Regione non deve più essere un impedimento alla crescita, ma al contrario deve proporsi come un fattore di crescita e in questo il governatore Zaia è un esempio. Del resto mi dicono che praticamente tutti i cittadini del Veneto hanno il tuo numero di telefono. Questo è anche il nostro obiettivo: ascoltare le persone. Noi vogliamo essere al servizio dei cittadini, non come Bonaccini che ha lasciato prima di finire il suo mandato perché doveva pensare ad assicurarsi un altro posto, oppure come Michele de Pascale, che ha abbandonato il suo ruolo di sindaco con due anni di anticipo tradendo chi l’aveva votato”.
Poi la parola passa a Zaia: “Sarei potuto andare a parlare in qualche grande città, invece ho scelto di venire qui perché è importante andare nell’ultimo miglio: nelle campagne, dalle imprese. Per noi è sempre stato fondamentale sostenere chi crea ricchezza”. Zaia parla anche dell’alluvione, facendo un parallelismo tra quella che ha toccato la Romagna nel 2023 e quella che ha infuriato in Veneto nell’anno del suo primo mandato: “Ricordo che nel 2010 quando entrai in carica, il mio battesimo fu l’alluvione. Da allora abbiamo aperto 3mila cantieri e creato 23 bacini di laminazione e non abbiamo più visto disastri come allora. Questo per dire che la priorità deve sempre essere la messa in sicurezza di vite e imprese”. Zaia poi si sposta sul tema dell’agricoltura: “Se non ci fosse crollerebbe tutto il palinsesto del Paese. Noi siamo conosciuti per il food e se non fosse per i nostri agricoltori non avremmo l’autonomia alimentare, la salubrità e il turismo. Pensiamoci: senza radicchio e prosecco ci sarebbe lo stesso turismo in Veneto? Poi si parla tanto di ambientalismo, ma si dimentica che i primi ambientalisti sono proprio gli agricoltori”.
Il governatore del Veneto nella sua regione ha vinto con una percentuale schiacciante e, sulla conclusione, ha voluto sottolineare la sua ‘ricetta’ che sembra voler essere quasi un monito rivolto a Ugolini: “Io non ho mai politicizzato l’amministrazione regionale. Rispetto le idee di tutti e ogni giorno penso che devo rappresentare anche chi alle urne non mi ha votato. La Lega mi ha dato tanto, ma per me prima del mio partito viene sempre il Veneto”.
L’appello finale, poi, è a chi è chiamato alle urne: “Invitate i vostri amici a votare per Elena Ugolini, e comportatevi fino all’ultimo come se a separarci dalla vittoria ci sia un solo voto: solo così ce la faremo”.