Bologna, 17 novembre 2024 – Si sono aperte, nell’incognita affluenza, le urne per le elezioni regionali in Emilia-Romagna: per votare c’è tempo fino a domani, lunedì 18, alle 15. L'elettore deve presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Chi non ha la tessera o l'ha smarrita può richiederla all'ufficio elettorale del comune di residenza. Sono 330 i comuni in cui sono dislocate le 4.529 sezioni in cui risultano iscritti i cittadini.
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Come si vota
Gli elettori hanno diversi modi per esprimere la propria preferenza. Innanzitutto, possono votare soltanto per il candidato presidente, barrando il rettangolo nel quale compare il suo nome.
Seconda opzione, possono segnare, oltre al suo nome, anche una lista a lui collegata.
Terza ipotesi: tracciare una linea o una “x” solo sul simbolo di una lista: in questo caso, il voto andrà anche al presidente supportato dal partito scelto.
Se si vota soltanto per il candidato alla presidenza della regione, dunque, il voto non sarà esteso alla lista o alle liste collegate al nome e non si esprimerà la propria preferenza per il Consiglio regionale. Al contrario, se si decide di esprimere una preferenza solo per la lista, il voto si estende anche al candidato che la rappresenta.
Cos’è il voto disgiunto
La legge che regola le elezioni in Emilia-Romagna consente ai cittadini di esprimere anche un voto disgiunto, ovvero votare per un candidato presidente e, contemporaneamente, per una lista collegata a un altro candidato.
Come si fa il voto disgiunto
Nel caso in cui opti per un voto disgiunto, l’elettore può votare per una candidata o candidato alla carica di presidente della Giunta regionale, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle altre liste non collegate, tracciando un segno sul contrassegno (o simbolo) di una di tali liste. In questo modo, il voto viene ‘suddiviso’ tra il candidato prescelto e una lista separata.
Quando è ammesso
Non contemplata nel voto per il rinnovo del Parlamento di Bruxelles, né per le elezioni nei comuni con meno di 15.000 abitanti, la modalità ‘disgiunta’ è accettata nelle elezioni per le città sopra i 15mila abitanti e per la Regione.
Le preferenze per l’Assemblea legislativa
Si possono esprimere fino a due preferenze, che dovranno essere di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda scelta.
C’è quindi la possibilità di votare i candidati consiglieri che, se eletti, andranno a comporre l’assemblea legislativa della Regione. Per farlo, è necessario scrivere nome e cognome – ma è sufficiente soltanto il cognome – accanto al simbolo della lista in cui è candidato. Si possono esprimere massimo due preferenze di consiglieri, ma con un paio di vincoli. Primo, devono appartenere alla stessa lista. Secondo, i candidati scelti devono essere di sesso diverso, altrimenti la seconda preferenza indicata sarà annullata.
Chi sono i candidati presidenti
Dopo nove anni e mezzo di presidenza Bonaccini, che lo scorso luglio ha lasciato l’incarico per incompatibilità con il ruolo di europarlamentare, si sono candidati a sostituirlo in quattro: il sindaco di Ravenna Michele De Pascale, per il centrosinistra, Elena Ugolini, che guida un progetto civico sostenuto dal centrodestra, Federico Serra, per una coalizione di estrema sinistra che unisce Potere al popolo, Rifondazione comunista e Partito comunista italiano, e Luca Teodori, co-fondatore del Movimento 3V, sostenuto dalla lista civica 'Lealtà Coerenza Verità'.