MARCO PRINCIPINI
Elezioni Emilia Romagna

Ugolini e gli ospizi come lager: “Ho sbagliato, ma serve cambiare”. De Pascale: “Così offende tutti”

Polemica dopo l’intervento della candidata civica del centrodestra alla Regione Emilia Romagna. “Propongo un tavolo di confronto”. Bonaccini: “Chieda scusa”. Confcooperative : “Venga a visitare una nostra residenza per anziani”

Bologna, 15 settembre 2024 – Sulle residenze per gli anziani scoppia una polemica in Emilia-Romagna. Elena Ugolini, candidata civica appoggiata dal centrodestra, aveva affiancato la parola ’lager’ alle Rsa. Michele de Pascale, candidato del centrosinistra, ha replicato: "Dire che le Rsa sono dei lager è vergognoso e irrispettoso nei confronti di ospiti anziani, famiglie, operatori socio-sanitari e delle imprese che da anni investono in qualità e stanno vivendo un’oggettiva difficoltà economica per tenere in equilibrio standard di qualità e costi. In questo modo offende tutti".

La candidata del centrodestra alla Regione Emilia Romagna Ugolini: "Ospizi come lager". Bonaccini: "Deve chiedere scusa"
La candidata del centrodestra alla Regione Emilia Romagna Ugolini: "Ospizi come lager". Bonaccini: "Deve chiedere scusa"

E l’ex governatore Stefano Bonaccini chiede a Elena Ugolini: "Se ha un minimo di dignità, si scusi. Altrimenti si vergogni. Ps. Qualcuno le spieghi che cosa erano i lager".

Intervengono anche Francesco Milza e Antonio Buzzi, rispettivamente presidenti di Confcooperative Emilia-Romagna e Confcooperative Federsolidarietà Emilia-Romagna (la Federazione regionale che riunisce le cooperative sociali, molte delle quali gestiscono Cra). "Siamo spiacevolmente colpiti, ci auguriamo che questa infelice uscita rimanga un’isolata caduta di stile. Siamo pronti a ospitare Elena Ugolini all’interno di una Cra gestita dalle nostre cooperative sociali per mostrarle impegno e dedizione dei nostri operatori".

Dopo il fuoco incrociato, controreplica di Elena Ugolini: "Ho sbagliato a usare la parola ‘lager’ perché totalmente inopportuna e mi dispiace se involontariamente ho offeso tutti gli operatori che ogni giorno svolgono un lavoro prezioso per la cura dei nostri anziani, ma estrapolare cinque parole da un discorso di oltre un’ora e mezzo rischia di generare chiaramente degli equivoci. Ho raccontato la storia che è accaduta a mia mamma, quando a 68 anni le è stato diagnosticato l’Alzheimer, una malattia che nel giro di una decina di anni ha reso impossibile continuare a farla vivere in casa. Da quel momento ho iniziato a cercare delle strutture dove avrei potuto inserirla, ho visitato diverse residenze ma non ho avuto cuore di lasciarla. Magari non sono stata fortunata, ma ho dovuto visitare diverse strutture prima di trovare quella giusta. Chi si prende cura degli anziani nella nostra regione fa un lavoro prezioso e va ascoltato, sono loro i primi a essere in difficoltà. Propongo un tavolo di confronto per adeguare l’attuale sistema con le necessità reali in cui tante famiglie si trovano. Ben volentieri sono pronta al dialogo con chi gestisce queste strutture, che desidero visitare".