Bologna, 20 novembre 2024 – Altro che ‘lasciata sola’. Quella di Elena Ugolini è "un’esperienza da valorizzare". Ne è convinto il viceministro Galeazzo Bignami, dirigente di punta di Fratelli d’Italia, che difende così la scelta della candidata civica del centrodestra in Emilia-Romagna, uscita sconfitta dalle regionali. "Ringrazio Ugolini per la generosità e la concretezza del tutto fuori dall’ordinario – ha detto il viceministro ai Trasporti all’agenzia Dire –, si è calata con grande efficacia in questo ruolo pur venendo da un settore privato apparentemente non prossimo alla politica. Credo che questo sia prezioso e sia un’esperienza da valorizzare". Bignami respinge le accuse ai partiti di centrodestra di aver un po’ abbandonato la candidata al suo destino. In questi giorni "l’ho sentita più volte", assicura l’esponente Fdi. Che poi attacca: "Se ci siamo, si dice che è la foglia di fico dei partiti. Se non ci siamo, si dice che l’abbiamo lasciata sola. Mi lascia sempre un po’ perplesso questo atteggiamento prepotente della maggioranza, che dice all’opposizione cosa fare. Pensassero a governare la Regione, che ne hanno da fare, invece di occuparsi della minoranza".
Peraltro, ribadisce Bignami, "nell’autonomia di Ugolini c’è un elemento da valorizzare". Secondo il viceministro "il fatto che Elena dica che rimarrà in Regione significa che per lei è stata anche una scelta di vita. Ed è interessante notare che, benché sia una proposta arrivata nell’ultimo periodo, ha preso più voti di altre liste. Quindi ha sicuramente ampliato il consenso. Non tutti sono nelle condizioni di dire questo". A ogni buon conto, ammette Bignami, "quando si perde in questo modo bisogna riflettere". Bignami resta prudente però su quell’effetto ‘Bologna’ che non si è concretizzato, o che comunque non ha favorito il centrodestra dopo i disastri alluvionali. "Ho sempre respinto questa lettura su Lepore, perché l’elettorato è molto maturo. L’ho sempre respinta anche quando lo diceva Lepore per le europee rispetto al governo – continua il viceministro. Gli elettori sono molto maturi, le amministrative sono un’altra storia". Bignami quindi resta cauto anche sul voto a Bologna tra due anni o poco più. "Il civismo non è mai stato creato in provetta – continua l’esponente Pd –, anche con Giorgio Guazzaloca fu un movimento che partì dal basso. Se il civismo è fatto in laboratorio dai partiti non è civismo. Alle elezioni a Bologna mancano due anni, vedremo se qualcuno riterrà di assemblare un’esperienza di civismo come fece Guazzaloca".
Infine la riflessione sull’andamento complessivo del centrodestra in regione. "Anche il risultato di Fdi conferma il buon andamento del partito. Non metto il becco in casa d’altri – dice Bignami sottraendosi ai giudizi sugli altri partiti –, potrei commentare molte cose anche a sinistra, di cui peraltro dovrebbero preoccuparsi, ma non lo farò". In ogni caso, afferma il viceministro, "gli elettori hanno sempre ragione, quindi buon lavoro a Michele de Pascale. Il risultato va accettato con serenità, sia quello che le persone dicono sia quello che non dicono". E’ stata tra l’altro "una campagna elettorale molto lunga – sottolinea ancora –, nata dallo scambio di accuse sull’alluvione, dal tira e molla di Bonaccini e della Schlein. E l’astensione al 52% è sicuramente preoccupante". Tutti aspetti che, a conti fatti, hanno avuto un peso. E proprio a proposito di alluvione, per ora non c’è risposta all’appello lanciato dal neoeletto governatore. “De Pascale è il nuovo presidente e farà quello che ritiene – dice il viceministro –, il governo farà quello che riterrà il governo".
red. cro.