Imola, 18 novembre 2024 – Pd primo partito, in crescita percentuale (ma a fronte di una affluenza alle urne molto minore in termini assoluti) rispetto a gennaio 2020 e con Fabrizio Castellari lanciato verso l’ingresso nella nuova Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Balzo in avanti di Fratelli d’Italia, che cannibalizza i voti di una Lega tornata sui livelli (bassi) di alcuni lustri addietro. E il Movimento 5 stelle che perde qualche punto rispetto alla precedente tornata. Eccolo in estrema sintesi, a spoglio ultimato (62 sezioni su 62), l’esito del voto cittadino per i vari schieramenti impegnate in queste elezioni regionali.
A Imola, il neo governatore dell’Emilia-Romagna, Michele de Pascale, si assicura il 63,45% dei voti. Nel 2020, il suo predecessore Stefano Bonaccini, reduce al tempo da un primo mandato alla guida della Regione, ne prese il 58,21% (ma come detto all’inizio l’affluenza alle urne è scesa dal 69,39 al 49,37%, vale a dire da 38.201 a 27.499 elettori). In città, la sfidante Elena Ugolini si ferma invece al 33,32%. Nel 2020, l’allora candidata presidente della coalizione di centrodestra, la leghista Lucia Borgonzoni, arrivò al 35,60% a Imola. Gli altri due candidati di queste elezioni regionali, Federico Serra (Emilia-Romagna per la pace, l’ambiente e il lavoro) e Luca Teodori (Lealtà, coerenza e verità), a livello locale si attestano rispettivamente al 2,07% e all’1,16%.
Per quanto riguarda i rapporti di forza all’interno delle due coalizioni, nel centrosinistra il Partito democratico fa la voce grossa con il 50,77% dei voti. Alle elezioni regionali del 2020, i Dem si fermarono al 39,72%. Segue Alleanza Verdi Sinistra, schieramento non presente alle precedente elezioni regionali, che chiude questa tornata con il 4,80%. Poi il M5s, che nel 2020 prese il 6,17% e oggi scende al 3,60%. I pentastellati, che all’epoca erano alla guida del Comune, alle ultime regionali correvano con un proprio candidato presidente, Simone Benini. Oggi invece, che a Imola siedono tra i banchi dell’opposizione, hanno sostenuto la corsa di de Pascale. Questo almeno a livello ufficiale, visto che il gruppo imolese è stato tra i più convinti sostenitori del ‘no’ all’ingresso nel campo largo. Sempre nella coalizione di centrosinistra, chiudono la lista civica pro de Pascale (2,58%) e i Riformisti Emilia-Romagna Futura (2,55%).
In casa centrodestra, il primo partito è Fratelli d’Italia. Come ampiamente prevedibile, seguendo un trend che si ripete ormai da alcune tornate tanto a livello nazionale quanto sul piano locale, i meloniani balzano dal 7,44 al 20,81%. Ne fa le spese la Lega, che crolla dal 25,66% al 3,67%, maglia nera della coalizione dietro anche alla lista civica pro Ugolini e a Forza Italia. In pratica, si ripete con i voti quanto accade ormai da inizio mandato con i consiglieri comunali, in uscita dal Carroccio per entrare in Fratelli d’Italia: prima Serena Bugani, poi Simone Carapia (ma hanno salutato la Lega per entrare nel gruppo misto anche Rebecca Chiarini e Riccardo Sangiorgi).
Forza Italia, compagine che invece non è attualmente rappresentata nell’Aula di piazza Matteotti sale dal 2,68% del 2020 al 4,14% di questa tornata elettorale davanti alla lista civica pro Ugolini (4,08%).