Elezioni Emilia Romagna, Renzi (Iv): “I nostri simboli e candidati per de Pascale, non accettiamo veti”

Il leader di Italia Viva: “Conte faccia la sua battaglia ma non sulla pelle dell'Emilia”

Matteo Renzi si schiera con il candidato di centrosinistra alle regionali dell'Emilia Romagna, Michele de Pascale: "Non accettiamo veti da Conte che ha fatto opposizione a Bonaccini"

Bologna, 1 ottobre 2024 – Matteo Renzi sceglie de Pascale. “Ho parlato ieri con il candidato del centrosinistra alla Regione Emilia Romagna Michele de Pascale – ha spiegato Matteo Renzi in una nota –. Italia Viva è già in maggioranza in questa regione sostegno di Bonaccini prima e di Priolo dopo. Abbiamo un assessore e tre consiglieri che hanno lealmente sostenuto il centrosinistra dagli attacchi delle opposizioni di destra e di M5s”.

"Alle regionali – aggiunge – ci presenteremo a fianco di de Pascale con i nostri candidati e con il nostro simbolo, come già concordato. Se Conte vuole fare una battaglia contro Schlein, la faccia pure. Ma non sulla pelle dell'Emilia Romagna, terra che già formalizzato la coalizione. Noi ci saremo, con il nostro simbolo e i candidati. Non mettiamo veti nei confronti dei grillini anche se hanno fatto l'opposizione a Bonaccini. Ma non siamo disponibili a subirne”.

La nota arriva nel botta e risposta tra Conte e Renzi sulle alleanze in Emilia Romagna e Umbria. Secca infatti era stata la risposta del leader di M5s. “Non sono disponibile ad affiancare il simbolo del M5s a quello di Renzi – aveva detto Conte a ‘Cinque minuti’ su Rai Uno -, che si è sempre distinto per distruggere e rottamare”.

Dopo l'elezione di Stefano Bonaccini al parlamento europeo, il campo larghissimo a sostegno del sindaco Michele de Pascale, in Emilia- Romagna era nato quasi naturalmente e senza particolari polemiche, sulla scorta anche di numerose amministrazioni comunali, come la stessa Ravenna e Bologna, dove il Pd ha un vasto parterre di alleati.

La lite fra Renzi e Conte è la prima vera grana politica per una coalizione che, in vista delle regionali del 17 e 18 novembre, si sentiva molto forte e con la vittoria in tasca. Dopo lo strappo in Liguria c'erano state alcune avvisaglie, ma i leader locali sia di Italia Viva, sia del Movimento 5 Stelle, si erano affrettati a sminuire la faccenda, ribadendo il sostegno convinto al candidato del Pd e la partecipazione alla coalizione. Italia Viva ha fatto parte per cinque anni della maggioranza e della giunta di Bonaccini, l'unica consigliera del Movimento 5 Stelle in teoria era all'opposizione, ma spesso si è trovata allineata con la maggioranza.

De Pascale: “Occupiamoci solo dell’Emilia Romagna”

"L' Emilia-Romagna è troppo importante, io mi voglio occupare solo di lei e, con grande rispetto, chiedo a tutti di fare lo stesso”. Il candidato alla presidenza della Regione Michele de Pascale commenta così gli scontri sul campo largo. “Ho profondo rispetto per il dibattito politico a livello nazionale nel centrosinistra - dice - Per una larga coalizione di governo serve fiducia reciproca e un progetto condiviso ed è evidente che questo oggi purtroppo a livello nazionale non c'è. In Emilia- Romagna invece non solo esiste, ma si è anche allargato a oltre 60 liste civiche sulla base di un progetto concreto e ambizioso”.

Ugolini: “Il campo largo è un’accozzaglia di partiti”

"Il campo largo è un'accozzaglia di partiti creata solo per 'andare contro', non per costruire il futuro della nuova Regione Emilia-Romagna”. Cosi' Elena Ugolini, candidata alla presidenza dell'Emilia-Romagna per il centrodestra, riferendosi alla coalizione a lei avversa. "Lo dimostrano le profonde divergenze su temi fondamentali, come infrastrutture e ambiente. Sono divergenze che impediranno di garantire un governo efficace per l'Emilia-Romagna – aggiunge –  dopo le evidenti divergenze, sottolineate anche da rappresentanti di Italia Viva, tra Michele de Pascale e i Verdi di Angelo Bonelli".