Bologna, 25 luglio 2024 – È rientrata ieri pomeriggio, dopo una mattinata a temperatura freezer, la perturbazione politica tra Michele de Pascale e la Cgil. Il candidato del Pd a governatore regionale, che sta costruendo una coalizione larga e presto potrebbe diventare candidato di tutto il centrosinistra, durante la sua ospitata al salotto di Patrizia Finucci Gallo (video) aveva ricordato di non aver firmato per il referendum di riforma del Jobs Act, uno dei più odiati (a sinistra) monoliti dell’epoca renziana.
"Ci siamo sentiti nel pomeriggio, ci siamo chiariti – ha detto de Pascale ieri a margine di un sit-in davanti alla sede de La Perla, storico marchio bolognese ora in grave crisi aziendale –. Caso risolto. È un’opinione legittima, credo che siano da rispettarsi anche le opinioni diverse", ha sottolineato de Pascale tornando sulle sue parole pronunciate due giorni fa sotto la raffica delle domande dei giornalisti, nel salotto bolognese. "Però c’era stata un’incomprensione su alcune battute che è stata chiarita, peraltro ci vedremo nelle prossime settimane per parlare dei tanti temi all’ordine del giorno della Regione e sui quali con la Cgil e le altre organizzazioni sindacali l’obiettivo è di lavorare insieme".
De Pascale aveva circostanziato così la sua presa di posizione, da qui il riferimento all’erronea interpretazione delle sue parole: "Non ho firmato il referendum perché credo che la materia giuslavoristica mal si presti a interventi puntuali. Dovremmo mettere in campo una nostra proposta per rivedere gli aspetti del Jobs Act che non hanno funzionato". La Cgil nella mattinata di ieri era stata molto esplicita. "In una fase politica come questa, i referendum sul lavoro sono l’unica possibilità a disposizione della parte più in difficoltà di questo paese per far sentire la propria voce e per contare – così il segretario regionale di Cgil Emilia-Romagna, Massimo Bussandri –, vogliamo sperare che le dichiarazioni del sindaco e prossimo candidato alla presidenza della Regione e siano state completamente travisate".
Il candidato alle elezioni del 17 e del 18 novembre è intanto vicino al sì definitivo di Avs (continuo il confronto con il movimento ‘Coalizione civica’ che governa a Bologna) e Movimento Cinque Stelle, le due aperture avvenute al salotto di Finucci Gallo sulla riforma aeroportuale e sulla modifica alla legge urbanistica regionale non sono state casuali. Ieri de Pascale ha chiesto di più all’esecutivo sulla crisi di La Perla: "Chiediamo al governo di metterci la faccia su questa crisi, di essere presente, di mettere in campo politiche industriali, di essere attrattivi verso investitori seri e non speculatori, non c’è solo un marchio di grande prestigio, ma la competenza dei lavoratori. Si deve ripartire a settembre, ma si muova anche il governo nazionale".