ROSALBA CARBUTTI
Elezioni Emilia Romagna

Passante a Bologna, Ugolini e de Pascale: “Si deve fare”. Il no di Serra: “Inutile colata di cemento”

Candidati alle prossime elezioni Regionali del 17 e 18 novembre a confronto sul mondo dei trasporti. Divergenze sul primo quesito ma sostanzialmente tutti d’accordo sulla holding regionale del trasporto pubblico locale

Bologna, 28 ottobre 2024 - Il Passante autostradale torna protagonista del dibattito per le prossime elezioni Regionali del 17 e 18 novembre (foto). In mattinata, al confronto sul mondo dei trasporti, organizzato da Cgil, Cisl e Uil al Dlf, sono saliti sul palco Michele de Pascale, candidato di centrosinistra, Elena Ugolini, in corsa con il centrodestra e Federico Serra, aspirante governatore appoggiato dalla sinistra radicale.

Candidati alla Regione Emilia Romagna: a sinistra Michele de Pascale per il centrosinistra, al centro Elena Ugolini per il centrodestra e a destra Federico Serra per la sinistra radicale
Candidati alla Regione Emilia Romagna: a sinistra Michele de Pascale per il centrosinistra, al centro Elena Ugolini per il centrodestra e a destra Federico Serra per la sinistra radicale

“Il Passante è un'opera strategica e chiediamo che sia realizzato così come è stato definito anche con tutto il sistema delle compensazioni che ha definito il Comune di Bologna», ha fatto sapere de Pascale. Da qui, i problemi legati al cambiamento climatico e alle alluvioni, aggiunge il sindaco di Ravenna, “non hanno alcuna correlazione” con i ritardi dell’opera. “Il Passante è una priorità e va realizzato. E' un'opera a servizio di tutta la regione e di tutta la viabilità regionale. Non è solo un'opera per Bologna”.

Secondo Elena Ugolini serve “una nuova modalità con cui occuparsi di infrastrutture, partendo dalla sicurezza idrogeologica, dalla mobilità e da quello che serve per riuscire a rendere tutti i territori accessibili, non solo alcuni, perché c'è una grandissima differenza tra i territori. Ci sono cittadini che vengono considerati di serie B e di serie C". Il Passante, comunque, nonostante qualche distinguo della coalizione che la sostiene, deve andare avanti: “Il Passante si deve fare. C'è un tema di infrastrutture che devono essere messe in cantiere nei tempi giusti e con realizzazioni che non lascino passare 20, 30, 40 anni dalla data della prima idea".

Centrosinistra

Il campo largo alla fine è realtà. E Michele de Pascale, candidato di centrosinistra, è riuscito ad avere cinque liste in suo sostegno (il Bonaccini-bis ne aveva sei, ndr), evitando drammi e ricucendo una grande coalizione dalle mille anime. Un’unità, in attesa di vedere i risultati delle urne regionali del 17 e 18 novembre, che è un piccolo successo.

Nelle liste, come da tradizione, scendono in campo veterani della politica, ma anche diverse new entry, con alcuni nomi provenienti dal mondo della sanità come l’infermiera Nadia Assueri e Giovanni Gordini, ex direttore dell’emergenza Ausl, in lista tra i 'Civici, con de Pascale’. Il Pd punta su nomi graditi a tutte le correnti dem, dando a Irene Priolo, presidente facente funzioni della Regione, l’onore (e l’onere) di guidare le truppe.

In corsa, tra gli altri, l’ex sindaca di San Lazzaro Isabella Conti e l’assessore uscente Raffaele Donini, ma anche l’ex primo cittadino di Castiglion dei Pepoli, Maurizio Fabbri, e il già segretario della Federazione di Bologna, Francesco Critelli
Punta a essere il secondo partito del centrosinistra, invece, Avs che schiera l’uscente Silvia Zamboni (Europa Verde) capolista, tallonata da Simona Larghetti, oggi consigliera in Comune di Coalizione civica. In lizza anche l’animalista Davide Celli. Italia Viva, finita nel mirino dei veti 5 Stelle (e soprattutto di Giuseppe Conte), ha dovuto ingoiare la terza via indicata da de Pascale per superare l’impasse: correre nella lista del presidente, come successe con Bonaccini.

Per i renziani, quindi, c’è Stefano Mazzetti, segretario regionale di Iv. Strada diversa per Azione, che in un rassemblement riformista con Pri, Psi e +Europa schiera Serse Soverini e Mara Mucci. Capolista, però, sarà il ventenne Matteo Hallissey, leader dei Radicali italiani, il più giovane segretario di un partito. 

I 5 Stelle, invece, per la testa di lista hanno dovuto fare un cambio in corsa: all’ex segretario bolognese di Rifondazione comunista, Roberto Sconciaforni (che aveva già fatto due mandati) è subentrato il giovane Lorenzo Casadei. In lizza anche l’ex deputato M5s Paolo Bernini che molti ricordano per le sue teorie complottiste sui microchip sotto pelle per controllare i cittadini.

Centrodestra

Elena Ugolini, candidata civica appoggiata dal centrodestra, cala il poker. Sono quattro le liste che la sostengono: stesso schema seguito dalla leghista Lucia Borgonzoni cinque anni fa. 
I partiti di centrodestra hanno stilato liste con nomi noti della politica, ma scommettendo tanto anche su amministratori locali, dall’Appennino alla Bassa, cercando di catturare voti nell’hinterland. Fratelli d’Italia punta (tra gli altri) sulla capolista Marta Evangelisti, capogruppo uscente dei meloniani in Regione, e su Francesco Sassone, consigliere comunale, già nello staff del viceministro Galeazzo Bignami. In corsa anche Manuela Zuntini, vicepresidente del consiglio comunale. Tris di consiglieri anche per la Lega, da Daniele Marchetti (uscente dal parlamentino regionale) a Matteo Di Benedetto e Giulio Venturi (dal Comune), più l’ex europarlamentare Alessandra Basso. Forza Italia schiera alla guida della lista la veterana azzurra Valentina Castaldini, ma in corsa ci sono anche l’ex leghista Manes Bernardini (ex sfidante di Merola in Comune) e Manuela Perri in quota ’Noi Moderati’. 

I civici sono protagonisti della lista ’Elena Ugolini presidente’ che vede oltre all’ex calciatore rossoblù Carlo Nervo e il guazzalochiano Daniele Corticelli, il presidente del comitato degli alluvionati Bassa Valle dell’Idice, Martino Pioggia. In più, per la preside, un piccolo primato: nella sua lista la candidata più giovane fra gli oltre cento aspiranti consiglieri: la studentessa Lucrezia Zenoni, di 19 anni.

Gli altri candidati

Oltre a Ugolini e de Pascale, però, ci sono altri due aspiranti governatori: Federico Serra e Luca Teodori. Il primo, candidato della sinistra radicale, è appoggiato dalla lista 'Emilia-Romagna per la pace, l’ambiente e il lavoro’ (in lista c’è anche Teresa La Torretta, attivista del Comitato Besta); il secondo, sostenuto dalla lista 'Lealtà, coerenza, verità’, porta avanti istanze no-vax e già era capolista del Movimento 3V cinque anni fa.

Fuori dal coro Federico Serra, in corsa con la lista ‘Emilia-Romagna per la pace, l'ambiente e il lavoro’: "Siamo assolutamente contrari all’opera. Il Passante è una colata di cemento che soffoca la terra. Non abbiamo bisogno di grandi rete autostradali oggi, che servono soltanto gli interessi delle grandi imprese e delle multinazionali, non a chi deve andare a lavorare, non i cittadini, non il trasporto pubblico locale”.

Sostanzialmente tutti d’accordo, invece, sulla holding regionale del trasporto pubblico locale. “Una priorità”, dice de Pascale, “per competere con le grandi multinazionali, altrimenti rischiamo che le nostre aziende parlino quattro lingue diverse”. Anche per Ugolini “non c’è altra strada”, mentre Serra si differenzia, sottolineando che “un’unica azienda non garantisce sempre le medesime condizioni contrattuali”. Tra i temi sviscerati nel dibattito, a cui sono intervenuti i segretari generali emiliano-romagnoli di categoria Fabio Piccinini (Uiltrasporti), Adriano Montorsi (Filt-Cgil) e Aldo Cosenza (Fit-Cisl), diversi passaggi anche sul tema della logistica, della sicurezza sul lavoro, dopo il disastro della Toyota con due vittime, e il sistema aeroportuale regionale. Obiettivo, per i sindacati, mettere in piedi - subito dopo le regionali - un tavolo per fare sistema su tutte queste questioni centrali per il futuro dell'Emilia-Romagna.