Bologna, 28 ottobre 2024 - Il Passante autostradale torna protagonista del dibattito per le prossime elezioni Regionali del 17 e 18 novembre (foto). In mattinata, al confronto sul mondo dei trasporti, organizzato da Cgil, Cisl e Uil al Dlf, sono saliti sul palco Michele de Pascale, candidato di centrosinistra, Elena Ugolini, in corsa con il centrodestra e Federico Serra, aspirante governatore appoggiato dalla sinistra radicale.
“Il Passante è un'opera strategica e chiediamo che sia realizzato così come è stato definito anche con tutto il sistema delle compensazioni che ha definito il Comune di Bologna», ha fatto sapere de Pascale. Da qui, i problemi legati al cambiamento climatico e alle alluvioni, aggiunge il sindaco di Ravenna, “non hanno alcuna correlazione” con i ritardi dell’opera. “Il Passante è una priorità e va realizzato. E' un'opera a servizio di tutta la regione e di tutta la viabilità regionale. Non è solo un'opera per Bologna”.
Secondo Elena Ugolini serve “una nuova modalità con cui occuparsi di infrastrutture, partendo dalla sicurezza idrogeologica, dalla mobilità e da quello che serve per riuscire a rendere tutti i territori accessibili, non solo alcuni, perché c'è una grandissima differenza tra i territori. Ci sono cittadini che vengono considerati di serie B e di serie C". Il Passante, comunque, nonostante qualche distinguo della coalizione che la sostiene, deve andare avanti: “Il Passante si deve fare. C'è un tema di infrastrutture che devono essere messe in cantiere nei tempi giusti e con realizzazioni che non lascino passare 20, 30, 40 anni dalla data della prima idea".
Fuori dal coro Federico Serra, in corsa con la lista ‘Emilia-Romagna per la pace, l'ambiente e il lavoro’: "Siamo assolutamente contrari all’opera. Il Passante è una colata di cemento che soffoca la terra. Non abbiamo bisogno di grandi rete autostradali oggi, che servono soltanto gli interessi delle grandi imprese e delle multinazionali, non a chi deve andare a lavorare, non i cittadini, non il trasporto pubblico locale”.
Sostanzialmente tutti d’accordo, invece, sulla holding regionale del trasporto pubblico locale. “Una priorità”, dice de Pascale, “per competere con le grandi multinazionali, altrimenti rischiamo che le nostre aziende parlino quattro lingue diverse”. Anche per Ugolini “non c’è altra strada”, mentre Serra si differenzia, sottolineando che “un’unica azienda non garantisce sempre le medesime condizioni contrattuali”. Tra i temi sviscerati nel dibattito, a cui sono intervenuti i segretari generali emiliano-romagnoli di categoria Fabio Piccinini (Uiltrasporti), Adriano Montorsi (Filt-Cgil) e Aldo Cosenza (Fit-Cisl), diversi passaggi anche sul tema della logistica, della sicurezza sul lavoro, dopo il disastro della Toyota con due vittime, e il sistema aeroportuale regionale. Obiettivo, per i sindacati, mettere in piedi - subito dopo le regionali - un tavolo per fare sistema su tutte queste questioni centrali per il futuro dell'Emilia-Romagna.