Bologna, 16 settembre 2024 – “Vedi, questi sono i miei alunni", dice Elena Ugolini a Carlo Nervo, ex ala destra del Bologna di fine anni ’90, che sorride accanto a lei mentre i fotografi li bombardano di flash. La serata a Castel Maggiore, bassa bolognese, è quella del claim della campagna elettorale della candidata del centrodestra alle Regionali dell’Emilia-Romagna, ‘La persona al centro’. Ma nella bella cornice di Villa Zarri, al centro, per Ugolini, ci sono i giovani e gli ex studenti del liceo privato Malpighi, di cui è preside.
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Nervo è in prima fila, sarà nella lista civica in costruzione assieme al capolista Marco Mastacchi, consigliere regionale uscente. Sul prato – sedute circa 200 persone – diversi ragazzi, preponderante la fascia tra i 20 e i 30 anni, profili che saranno anche nella civica della presidente come ricordato ieri sera tra gli applausi. "Al centro la persona – ha detto la preside e sottosegretaria all’Istruzione nel governo Monti –, che si prende delle responsabilità, che cura i più deboli, che fa impresa, che educa, che mette in vita un figlio: la persona al centro non è un semplice slogan ma è un nuovo modello di governo. Basato sull’ascolto delle persone, perché in Emilia-Romagna il modello di governare non valorizza, non ascolta e non aiuta chi si prende responsabilità, chi crea, chi innova. Non c’è ascolto nella nostra Regione – ha continuato Ugolini –, invece governare una comunità vuol dire ascoltare e raccogliere lw esperienze migliori, italiane ed estere, e metterle sistema". La candidata vuole governare per tutti. "Bambini, giovani, anziani, lavoratori, donne, malati, famiglie. Vorrei valorizzare chi si assume responsabilità, chi educa, chi fa impresa, chi si prende a cuore il territorio. Vorrei governare insieme per dare speranza e costruire, per dare spazio ai giovani e a chi mette al servizio del bene comune le proprie competenze, quello che sa e che fa".
Sui banner, che punteggiano il parco della villa, campeggia il sorriso della preside con un colore predominante, l’arancione, che sarà anche nel simbolo della civica. La platea evita di fare domande, piuttosto si lanciano tutti nel ballo condotto da una rock band locale, si inizia da Dalla e Cremonini, siamo a Bologna e la musica non ha colore. Nell’incontro di Ugolini con i cronisti è spuntato anche il tema delle infrastrutture, latitante finora in campagna elettorale, con Ugolini che ha detto la sua sul Passante di Bologna, l’allargamento di tangenziale e autostrade che giace a un passo dai cantieri al ministero dei Trasporti, atteso da anni. "Il Passante va completato: non si può tornare indietro – ha detto Ugolini, l’opera in passato è stata fortemente avversata dal centrodestra. Oggi le posizioni sono più asimmetriche –. Questo non nega l’utilizzo di altri strumenti, altre infrastrutture, che possano aiutare a vivere meglio in questa Regione. È chiaro che devono esserci i fondi e l’accordo col Governo". Ovvio il passaggio sulla polemica del momento, le Rsa emiliano-romagnole definite come ‘lager’ dalla candidata. "Ho sbagliato parola, non voglio denunciare nessuno, ma la progettazione e la gestione di quelle strutture va cambiata". Mentre le chiusura è sui sondaggi, che dal fronte avverso danno in deciso vantaggio lo sfidante Michele de Pascale. "Vincere non è impossibile, perché il 50% delle persone è ancora indeciso".