Emilia Romagna, lezione ligure. De Pascale teme l’astensione, Ugolini spera nell’effetto traino

La candidata civica sostenuta dal centrodestra: “Ha vinto lo schieramento che vuole fare le cose”. Il sindaco di Ravenna chiede maggiore copertura mediatica. Il fattore alluvione spaventa i partiti

Tre dei candidati: Elena Ugolini, Federico Serra e Michele de Pascale

Tre dei candidati: Elena Ugolini, Federico Serra e Michele de Pascale

Bologna, 28 ottobre 2024  – I riflessi del voto ligure arrivano anche in Emilia-Romagna. Qualcuno tra i dem fa spallucce: “Sono due realtà molto diverse...”, qualcun altro, tra gli aspiranti consiglieri regionali di entrambi gli schieramenti, teme, invece, che “l’alluvione peserà sul non-voto”. Italia Viva, con il segretario regionale Stefano Mazzetti, ricorda “l’importanza del voto moderato per vincere contro il centrodestra”, riferendosi al veto M5s che in Liguria ha portato Renzi a non partecipare alle elezioni.

Elena Ugolini, candidata del centrodestra, invece, vede un legame tra Liguria ed Emilia-Romagna: “I liguri hanno scelto la Liguria del ’sì’, hanno scelto Marco Bucci, il sindaco del fare, chiudendo la strada a chi dice ’no’ a tutto”, commenta a caldo. “I liguri hanno detto ’sì’ alla crescita economica, alle infrastrutture, a chi crede in un futuro in cui la sostenibilità ambientale combacia con quella economica e sociale. La coalizione di Andrea Orlando, il candidato perdente in Liguria, è la stessa che appoggia Michele de Pascale: il campo largo, con il Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra, bloccherebbero lo sviluppo dell’economia e delle imprese emiliano romagnole. Dobbiamo fare tutt’altro nella nostra Regione: attrarre investimenti, realizzare infrastrutture, sburocratizzare, favorire l’iniziativa privata e avviare veri e fruttuosi rapporti tra il privato e il pubblico. A tutto questo i 5 Stelle, i Verdi e De Pascale dicono ’no’”.

Nessun riferimento all’affluenza, scesa al 46% in Liguria (a fronte del 53,5% delle elezioni scorse), tema su cui, invece, si concentra de Pascale che già nelle scorse settimane aveva evocato lo spettro di quel bassissimo 37,7% di elettori del primo Bonaccini.

“Purtroppo, come temevo, il dato dell’affluenza in Liguria evidenzia un calo rispetto alla tornata precedente. Questo è il risultato anche di una scarsa copertura mediatica delle elezioni, che non favorisce l’informazione ai cittadini, aggravata da una calendarizzazione sfavorevole e da una limitata visibilità sui media”, punta il dito de Pascale, candidato di centrosinistra. Da qui, auspica fino al 17 e 18 novembre, “un ulteriore sforzo, anche da parte delle reti televisive nazionali, nel garantire una copertura significativa”. Proprio per portare più gente possibile alle urne, il sindaco di Ravenna promette impegno “affinché ci sia la massima informazione possibile, perché tutti i cittadini possano fare una scelta consapevole”.

Un impegno che si tradurrà anche nel rush finale della campagna elettorale. Se, infatti, Ugolini sta definendo la strategia in questi giorni, de Pascale quasi certamente punterà molto sulle piazze. Probabilmente l’evento clou sarà a Bologna, ma ne farà anche tanti altri negli ultimi giorni nelle varie province del territorio. Di certo, ci saranno appuntamenti di coalizione e uno con i candidati del Pd, dove sarà presente la segretaria dem Elly Schlein per tirare la volata al sindaco di Ravenna.

Grande attesa, poi, per il duello organizzato dal nostro giornale al teatro Duse di Bologna. Il 14 novembre, ’La tua tERra – Elezioni regionali dell’Emilia-Romagna: il dibattito del Carlino’, sarà un momento cruciale di questa campagna elettorale.