Interruzione di gravidanza a domicilio, la reazione dei candidati. De Pascale applaude, Ugolini evita la rissa

Il sindaco di Ravenna: "Per i diritti la nostra è una regione modello". L’avversaria di centrodestra glissa. E attacca su crescita e infrastrutture.

La reazione dei candidati. De Pascale applaude. Ugolini evita la rissa

Elena Ugolini e Michele de Pascale con Annalisa Sassi (Confindustria). Al centro, un corteo pro 194 e, sotto, la campagna referendaria del 1980

Bologna, 1 novembre 2024 – Nuovo ring per gli aspiranti governatori. Confindustria Emilia-Romagna ha, infatti, invitato i due principali contendenti, Michele de Pascale (centrosinistra) ed Elena Ugolini (centrodestra) a confrontarsi su diversi macro-temi, emersi da una ricerca realizzata dal sistema regionale Confindustria e Nomisma che interessano il territorio, le imprese e le persone, nell’ottica di "una collaborazione tra istituzioni". E così tra una battuta su logistica, trasporti, infrastrutture e cura del territorio, visto che il tema "del contrasto al dissesto idrogeologico è al primo posto nelle nostre priorità", spiega Annalisa Sassi, presidente degli industriali emiliano-romagnoli, è arrivato anche il momento di commentare il ’caso’ della determina regionale sull’interruzione di gravidanza a domicilio.

De Pascale difende la mossa di Viale Aldo Moro: "Penso che la regione Emilia-Romagna sia in una posizione di frontiera sul tema dei diritti e della semplificazione dell’accesso e dell’esercizio di questi diritti. Però è una delle regioni dove il ricorso all’aborto è calato radicalmente negli anni: quindi, le attività di informazione e prevenzione hanno funzionato. È una regione modello – rivendica– che dà il massimo delle opportunità alle donne per esercitare i loro diritti".

Interpellata sullo stesso tema anche Ugolini, ma da cattolica made in Comunione e Liberazione, a differenza dell’avversario, preferisce glissare: "Oggi non ne voglio parlare...", dice imbarazzata. E se ne va. Una reazione forse dovuta alle polemiche di un paio di settimane fa, quando si era espressa a favore dei pro vita nei consultori.

Alza un muro il sindaco Pd di Ravenna, che intima di tenere fuori la politica dai consultori: "La nostra è una regione nella quale anche tutte le politiche per evitare che si arrivi a dover fare la scelta dell’aborto sono forti. Ma dall’altra parte c’è un dibattito che vuole forzare, entrare nella libertà delle donne". Insomma, il dem scaccia le ambiguità: "Ci devono andare i professionisti a parlare con le donne, quando si rivolgono a un servizio pubblico, non i partiti politici. Portare i pro-vita nei consultori non c’entra nulla con l’aiuto alle donne".

Rientrati in sala, davanti alla platea di industriali riuniti alla Fondazione fashion research Italy a Bologna, il sindaco di Ravenna rassicura gli imprenditori, ricordando che se sarà governatore "l’Emilia-Romagna camminerà al fianco delle imprese" se rispetteranno temi come la sicurezza sul lavoro e l’adeguatezza dei salari. "Io subentro a un’azienda che funziona, ma senza arroganza cercherò anche di metterci del mio", promette.

Ugolini punta sulla discontinuità: "Serve un cambiamento di metodo tra politica, pubblica amministrazione, governo della Regione e impresa. Si è parlato di un tavolo da mettere in piedi su alcuni temi importanti, dal dissesto alla mobilità. Abbiamo bisogno di un governo che non dica dei no, come il M5s, i Verdi o la Salis, ma che dica sì e che lavori sul futuro". Boccia poi la legge urbanistica e incalza: "Non ci serve una decrescita felice, ma una crescita felice o rischiamo di avere i nostri figli all’estero e gli extracomunitari che ci badano…". Infine, uno sguardo alle urne, dopo le regionali liguri. Per de Pascale la sconfitta del dem Andrea Orlando "non è la fine della sinistra mondiale", mentre Ugolini conferma che Giorgia Meloni verrà in Emilia-Romagna con gli altri leader del centrodestra. "Sull’effetto Liguria, vedremo. Sto correndo su e giù per la regione e sento che sta cambiando l’aria. Dopo 54 anni ci può essere una donna alla guida della Regione...", carica le truppe la preside.

ros. carb.