Bologna, 31 ottobre 2024 - Confindustria presenta le sue proposte in vista delle Regionali del 17 e 18 novembre. Alla Fondazione Fashion research Italy sono state presentate ai candidati di centrosinistra Michele de Pascale e di centrodestra Elena Ugolini le priorità per il futuro dell'Emilia-Romagna. L'obiettivo, dice la presidente di Confindustria Emilia-Romagna, Annalisa Sassi, “è un rapporto di collaborazione tra istituzioni”.
Dieci i macro-temi, emersi da una ricerca realizzata dal sistema regionale Confindustria e Nomisma che interessano a vario titolo il territorio, le imprese e le persone: innovazione, sostenibilità, sanità e welfare, abitare, capitale umano, semplificazione, logistica e trasporti, filiere e internazionalizzazione, transizione energetica e Infrastrutture. Questioni su cui si sono soffermati anche de Pascale e Ugolini.
La visione di de Pascale
Il sindaco di Ravenna ha sottolineato come da amministratore “abbia sempre verificato la sicurezza sul lavoro, le migliori tecnologie per l’ambiente e i che i contratti fossero adeguati per i lavoratori. E quando queste tre condizioni erano rispettate dall’impresa che portava avanti l’investimento, abbiamo camminato al fianco degli industriali. L’Emilia-Romagna farà lo stesso: io subentro a un’azienda che funziona, ma senza arroganza cercherò anche di metterci del mio. Gli imprenditori della regione avranno l’Emilia-Romagna accanto”.
L’opinione di Ugolini
Ugolini dà manforte agli industriali emiliano-romagnoli: “Serve un cambiamento di metodo tra politica, pubblica amministrazione, governo della Regione e impresa. Si è parlato di un tavolo da mettere in piedi su alcuni temi importanti, dal dissesto alla mobilità. Abbiamo bisogno di un governo che non dica dei no, ma di un governo che dica sì e che lavori sul futuro, sullo sviluppo, sull’impresa. Non ci serve una decrescita felice, ma una crescita felice o rischiamo di avere i nostri figli all’estero e gli extracomunitari che ci badano…”.
A proposito delle elezioni
Non è mancato uno sguardo alle urne, alla luce del risultato ligure. Per de Pascale la sconfitta di Andrea Orlando “non è la fine della sinistra mondiale. Ovviamente sono dispiaciuto per il risultato del centrosinistra. Però la Sardegna era stata vinta per uno zero virgola e sembrava il più grande successo della storia della sinistra mondiale, la Liguria è stata persa per zero virgola e non è a fine della sinistra mondiale. Ciò che davvero preoccupata è il dato dell’affluenza”.
Fiduciosa Ugolini: “Giorgia Meloni penso che verrà in Emilia-Romagna insieme anche agli altri leader del centrodestra. Sull'effetto Liguria, vedremo. Sto continuando a correre su e giù per l'Emilia-Romagna e sento tanta attenzione e soprattutto sento che sta cambiando l'aria e tanti dicono che è possibile un'alternativa. Dopo 54 anni ci può essere una donna alla guida della Regione e soprattutto ci può essere un altro modo di fa crescere le nostre città”.