ROSALBA CARBUTTI
Elezioni Emilia Romagna

Giunta della Regione Emilia Romagna: con de Pascale commissario per l’alluvione, un tecnico alla Salute

Le due materie riunite formano un pacchetto troppo difficile da gestire. Ma l’ultima parola sul dopo Figliuolo è di Meloni: ipotesi scelta interna alla ‘macchina’. Nel risiko giunta entra Caliandro ai Trasporti, si consolida il nome di Parma

Bologna, 23 novembre 2024 – L’incontro (anche se la data non è ancora stato fissata) tra Giorgia Meloni e Michele de Pascale si farà. Più difficile fare previsioni se verrà ‘firmato’ un patto repubblicano sul post-alluvione come chiede a gran voce il neo governatore.

Il toto nomi per la giunta di Michele de Pascale alla guida della Regione Emilia-Romagna
Il toto nomi per la giunta di Michele de Pascale alla guida della Regione Emilia-Romagna

Da quello che filtra, ci sono almeno due certezze: la prima è che de Pascale chiederà di fare il commissario alla ricostruzione, posizione che difenderà strenuamente, scoraggiando ipotetiche ‘terze vie’; la seconda è che il generale Francesco Figliuolo andrà in pensione dalle forze armate il 27 dicembre, mentre a fine anno (il 31) scadrà l’incarico da commissario. Da qui, pare difficile che Figliuolo nel 2025 proseguirà il suo impegno sul post-alluvione, perché si troverebbe, di fatto, sprovvisto della sua struttura militare.

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Di certo, le polemiche politiche e alcuni attacchi di de Pascale al governo non sono andati giù a Roma. Per questo non si esclude che a prendere il posto di Figliuolo potrebbe essere qualcuno interno alla sua attuale ‘struttura’, già avvezzo alla macchina commissariale. I dem (e de Pascale), dalla loro, sono convinti che “serva un cambio di passo”. Avvalorato anche da sondaggi Pd pre-elezioni che confermerebbero il malcontento nei comuni alluvionati verso il generale e la gestione centralizzata dei rimborsi.

Insomma, una partita complicata. Che avrà riflessi anche sulla giunta di de Pascale. Se, infatti, il neopresidente otterrà la nomina a commissario, pare difficile che riuscirà anche a gestire una casella pesante come la sanità.

Per questo, l’ipotesi più accreditata è quella di un tecnico. Chiara Gibertoni, dg del Policlinico Sant’Orsola di Bologna, sebbene abbia frenato (“non ho ricevuto alcuna richiesta”), resta un nome in campo, mentre perde quota il romagnolo Tiziano Carradori, vicino alla pensione. Papabile, nella ‘rosa’, anche Nicola Magrini, ex dg dell’Aifa, oggi direttore della struttura ‘Qualità e governo clinico’ della Ausl Romagna.

Resta un punto fermo: tra gli obiettivi di de Pascale, che di anni ne ha 39, è costruire una squadra che rifletta il ricambio generazionale in atto nel Pd. Tra i nomi ‘millennial’ in pole c’è Isabella Conti, ex sindaca di San Lazzaro, 42 anni, che forte di quasi 20mila preferenze si avvicina al ruolo di vicepresidente e assessora al Welfare; ma anche Alessio Mammi, 44 anni, in quota Reggio Emilia, all’Agricoltura, e Alice Parma, ex sindaca di Sant’Arcangelo, 36 anni, alla Cultura.

Dovrebbe essere blindato anche il nome di Luigi Tosiani, segretario regionale del Pd. Per lui potrebbero arrivare le Infrastrutture, ma non è escluso che possa fare il sottosegretario alla presidenza con Davide Baruffi (Modena), se alla fine, nel risiko delle nomine, il sindaco di Bologna, Lepore (ala Schlein), riuscisse a imporre ai Trasporti il dem Stefano Caliandro, consigliere regionale uscente.

Un’ipotesi che potrebbe non piacere a qualcuno dell’area riformista, considerando che la presidente facente funzioni, Irene Priolo, nonostante quasi 17mila preferenze, non entrerebbe in squadra, ma guiderebbe il consiglio regionale.

Certo Vincenzo Colla al Lavoro, papabili il bis di Barbara Lori (Parma) e un nome da Forlì-Cesena. Resta in ballo il nome dell’ex sindaco di Rimini Andrea Gnassi al Turismo, mentre due/tre posti andranno agli alleati (Avs, M5s, riformisti o Iv).