SARA AUSILIO e ROSALBA CARBUTTI
Elezioni Emilia Romagna

Fronte comune sulla sicurezza. Ugolini e de Pascale, una voce: "Controlli contro le morti bianche"

Battibecco per la mancata partecipazione della candidata di centrodestra a un evento Cgil. In serata il dibattito alla Cisl. Il sindaco di Ravenna: "Serve una campagna di prevenzione".

Bologna, 5 novembre 2024 – La convergenza, su un tema, c’è: la sicurezza sul lavoro, sulla quale serve uno scatto. Non hanno dubbi Michele de Pascale ed Elena Ugolini, candidati, rispettivamente, del centrosinistra e del centrodestra alle Regionali di novembre.

"Ci vogliono più controlli", dicono entrambi, ieri sera al teatro Galliera di Bologna per l’incontro organizzato dalla Cisl regionale, con il segretario generale dell’Emilia-Romagna Filippo Pieri, dopo la proiezione di un docufilm “Per amore di pace. Quando chi lavora è l’anello debole“ che denuncia il caporalato. Un’occasione per i due rivali per scambiare due battute, dopo le polemiche della mattina, dove all’incontro con la Cgil regionale e il segretario Massimo Bussandri Ugolini era assente.

Elena Ugolini, Michele de Pascale e il segretario regionale Cisl Filippo Pieri
Elena Ugolini, Michele de Pascale e il segretario regionale Cisl Filippo Pieri

"Ognuno gestisce la propria agenda - attacca il sindaco di Ravenna – ma quando si governa, si è chiamati a dialogare con tutti, non solo con quelli che si considerano affini". A rincarare la dose è stato Bussandri: "Sono dispiaciuto che il nostro sia l’unico confronto per il quale Ugolini non è riuscita a liberarsi".

La preside si è difesa in serata ’a casa’ della Cisl: "Non sono scappata, avevo già un impegno. Ho partecipato già a tanti incontri con tutte le sigle sindacali". A distanza di qualche ora la tregua tra i due rivali è arrivata sul tema della sicurezza sul lavoro. "È fondamentale, dobbiamo sentirci tutti in colpa per l’effetto mediatico che hanno gli incidenti in fabbrica quando muore più di una persona, come se morire uno alla volta sia più accettabile...", dice de Pascale dal palco.

E aggiunge: "Non possiamo scrivere le leggi sulla sicurezza in base alle grandi tragedie (le ultime quelle a Suviana e alla Toyota, entrambe nel bolognese, ndr). Ci vuole una campagna di prevenzione che coinvolga tutti: operai e imprese". D’accordo Ugolini: "Dobbiamo vigilare, anche nella nostra Regione ci sono infiltrazioni mafiose. La dignità dei lavoratori viene prima di tutto, non possiamo avere occupati di serie A e altri di serie B".

Punto fermo per il dem, il Patto per il lavoro e il clima. Va oltre Ugolini: "Serve un patto anche sullo sviluppo e sui giovani per guardare al futuro". Un tema chiave, poi, è la formazione. Perché "non dobbiamo solo combattere il lavoro cattivo e povero, ma si deve investire su politiche per la buona occupazione", insiste il candidato di centrosinistra.

In mattinata, alla presentazione dell’indagine demoscopica "Emilia-Romagna: una regione in bilico tra prospettive e nuovi problemi" nella sede della Cgil Emilia-Romagna sotto le Due Torri, non sono mancate le scintille a sinistra. Se, infatti, mancava Ugolini, era invece presente Federico Serra, candidato governatore della sinistra radicale, che quando ha criticato la giunta regionale perché per anni "ha fatto l’inchino di fronte alle multinazionali della logistica, di Confindustria e soprattutto di Legacoop", la platea ha rumoreggiato.

I dati del sondaggio dell’Osservatorio Futura e dalla Fondazione Di Vittorio hanno messo in luce i principali disagi dei cittadini: il 54% si dichiara solo "abbastanza" soddisfatto del proprio lavoro, mentre la questione abitativa è un nodo critico per più della metà dei partecipanti, mentre il 41% segnala le lunghe liste d’attesa come il problema più grande. Infine, con le Regionali alle porte, Bussandri ha esortato ad andare delle urne: "Noi lavoreremo su questo. Sosteniamo una regione che fondi il proprio operato su lavoro, welfare pubblico, partecipazione dei cittadini e rispetto dei diritti di lavoratori e donne".

Pieri della Cisl punta su una "governance partecipata": "Il Patto per il lavoro, che predilige il confronto, la concertazione e la partecipazione, rende più protagoniste le persone in una fase dove la disaffezione verso la politica e l’astensionismo hanno raggiunto livelli molto alti".

E sulla necessità di fare sintesi oggi Cgil, Cisl e Uil presenteranno ai candidati governatori un documento unitario. Obiettivo: superare le differenze (anche tra sigle sindacali) per impegnarsi insieme per un lavoro migliore.