VALERIO BARONCINI
Elezioni Emilia Romagna

Effetto Bologna sulle Regionali. Rebus alluvione, un doppio test

Nel 2020 il capoluogo garantì la vittoria a Bonaccini. Prima verifica per il sindaco Lepore in vista del 2026

I rifiuti ammassati fuori dalle case dopo l'alluvione di ottobre a Bologna (FotoSchicchi)

Alle Regionali 2024 gli strascichi delle alluvioni d’autunno e il ‘midterm’ di Matteo Lepore avranno un peso?

Bologna, 5 novembre 2024 – Dall’effetto Genova, che ha portato quasi al successo il Pd di Andrea Orlando in Liguria, all’effetto Bologna. Ma declinato con quale traiettoria? Nella versione ’vintage’ del 2020, l’effetto Bologna portò Stefano Bonaccini alla vittoria su Lucia Borgonzoni e sulla Lega di Matteo Salvini, allora dominante. Nel 2024, gli strascichi delle alluvioni d’autunno e il ‘midterm’ di Matteo Lepore avranno un peso? E se sì, quale sarà dunque l’effetto Bologna?

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Il conto della serva può aiutarci. Partiamo dal 2020: Bonaccini vinse con il 51,4% contro il 43,6% di Lucia Borgonzoni, quando i sondaggi lo davano perdente da mesi e gli equilibri nazionali, a differenza di oggi, davano il centrodestra avanti. La mobilitazione delle sardine, la scampanellata al Pilastro, la campagna chilometrica dell’attuale europarlamentare e un’affluenza altissima (71%, cinque anni prima Bonaccini fu eletto con poco più di un cittadino su tre alle urne) ribaltarono la narrazione e le previsioni.

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Se guardiamo ai numeri con cura certosina, ci potremmo accorgere che, in termini assoluti, i voti che divisero Bonaccini e Borgonzoni furono 180mila. Di questi, 132mila arrivarono dalla provincia bolognese e 70mila dalla sola città delle Due Torri. Dunque, Bologna fu decisiva per Bonaccini. Verità ineluttabile. Inoltre l’affluenza ebbe un rimbalzo clamoroso (67% in regione, 71% a Bologna) e questo favorì il centrosinistra. Bologna sarà di nuovo decisiva?

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Nel 2026 la città tornerà alle urne, con il sindaco Matteo Lepore che conclude il suo primo mandato. Dunque, l’effetto Bologna, nella versione 2024, sarà un test decisivo. Le Regionali potrebbero rinforzare Lepore moltissimo, se i dem dovessero tenere. Oppure potrebbero penalizzarlo. A tal punto che Elena Ugolini, la candidata civica appoggiata dal centrodestra, nelle ultime settimane ha modificato la sua strategia comunicativa. E ha messo nel mirino Lepore, con attacchi diretti (anche qui con vista al 2026?). Un’azione rafforzata dalla rabbia dei cittadini: Bologna ha attraversato la settimana più difficile del nuovo millennio e, a differenza di quanto accaduto in Romagna (l’alluvione fu a maggio 2023, ma si è votato un anno dopo e tutti i sindaci sono stati riconfermati a prescindere dal colore politico), qui il test elettorale arriverà a un mese appena dalla tragedia. Freschissimo. Voto di pancia.

C’è da giurare che se questo non dovesse avere effetti sulla scelta dei candidati, potrebbe incidere sull’affluenza, difficilmente immaginabile sui livelli del 67%. E allora qui si torna alla matematica: scende l’affluenza, mancano le sardine, al momento non ci sono gli ‘exploit’ di Salvini. Sia Michele de Pascale (che parte avanti nei sondaggi, come sappiamo), sia Elena Ugolini potrebbero essere penalizzati o beneficiare di forze esterne. Decide, ancora una volta, l’effetto Bologna. Vediamo come.