PAOLO ROSATO
Elezioni Emilia Romagna

De Pascale, l’uomo del campo largo ha sconfitto Lepore: cosa succede ora

Il sindaco di Bologna avrebbe gradito un bolognese. C’è già il toto-giunta. Ravenna cerca intanto un nuovo primo cittadino: in lizza Corsini e Randi

Bologna, 11 luglio 2024 – Manca solo l’ufficialità della direzione regionale del Pd che si riunirà domani sera, ma con ogni probabilità Michele de Pascale, sindaco 39enne di Ravenna, sarà il candidato dem alle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna di novembre.

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Ieri, infatti, l’unica persona che poteva contendergli il ruolo, l’assessore regionale al lavoro Vincenzo Colla, ha di fatto chiuso i giochi ‘lanciando’ la candidatura di de Pascale. L’assessore lo ha annunciato al Carlino durante il convegno di Confartigianato al Palacongressi di Rimini. Queste le sue parole: "Da assessore regionale ho fatto una legge per attirare e trattenere i talenti. Una legge che non ho fatto per me, ma sempre per guardare ai talenti che abbiamo, per guardare al futuro, anche in politica. E Michele è un ottimo talento”.

Da sinistra il sindaco di Ravenna Michele De Pascale e il sindaco di Bologna Matteo Lepore
Da sinistra il sindaco di Ravenna Michele De Pascale e il sindaco di Bologna Matteo Lepore

L’uomo del campo largo

Piace a Stefano Bonaccini, che ha sostenuto all’ultimo congresso Pd. E ora ha anche il gradimento definitivo di Elly Schlein. È giovane, 39 anni, sgomma a sinistra e non dispiace nemmeno ai riformisti. In più, nella sua Ravenna che amministra come sindaco dal 2016 (sta portando avanti il secondo mandato), regge Palazzo Merlato con l’appoggio di tutto il centrosinistra, compreso il M5s. Un campo largo per un consenso largo, ecco come sta planando Michele de Pascale dentro una candidatura alle prossime Regionali dell’Emilia-Romagna che a molti sembra naturale. È romagnolo, quindi andrebbe in discontinuità con i dieci anni del modenese Bonaccini, e assicurerebbe lo stesso un equilibrio ‘bonacciniano’, potendo dare anche una certa continuità ad alcuni marchi di fabbrica del neo-europarlamentare.

L’identikit di de Pascale: sconfitto Lepore

Rampante, abituato al dialogo, è stato inoltre un grande protagonista della reazione post-alluvione della sua terra. Nato a Cesena, iniziò a fare politica al liceo per poi passare ai banchi del Comune di Cervia, dove è stato anche assessore al Turismo. Ora la partita delle Regionali, con il Pd che ha già chiuso su di lui e con gli alleati che aspettano i programmi per decidere se appoggiarlo o meno, compresi i Verdi. Dalla partita esce sconfitto Matteo Lepore, sindaco di Bologna, che aveva malcelato ‘l’allergia politica’ alla scalata di de Pascale e che, non a caso, aveva rivendicato invano la ‘bolognesità’ di un papabile candidato.

La corsa al Comune di Ravenna

Se De Pascale diventerà governatore, dovrà poi lasciare il Comune di Ravenna. Nel caso, in pole ci sarebbe Andrea Corsini, assessore regionale uscente. Più staccati il segretario dem cittadino Andrea Barattoni e l’assessora Annagiulia Randi.

Il toto giunta regionale

Venendo poi al domino sulla futura giunta, sembrerebbe scontata la vicepresidenza femminile a una bolognese. La partita sarebbe a due: se si sceglierà un’alleata, fari puntati su Emily Clancy, attuale vicesindaca a Bologna e riferimento per la sinistra. Altrimenti, chance di riconferma per l’attuale vice Irene Priolo.

Posto in giunta praticamente sicuro Vincenzo Colla, e buone chance per Emma Petitti e per il segretario regionale Luigi Tosiani. In corsa anche Igor Taruffi, fedelissimo di Schlein, e Davide Baruffi. Lepore invece avrebbe chiesto almeno due posti per essere ’risarcito’, bisognerà capire se qualcuno arriverà da Palazzo d’Accursio oltre a Clancy (Rizzo Nervo?). Un altro posto andrà agli alleati, speranziella anche per i Cinque Stelle.