ROSALBA CARBUTTI
Elezioni Emilia Romagna

De Pascale-Ugolini, scintille sulla Città 30: il campo largo si avvicina

Scontro ad ’Asphaltica’. Il sindaco: “Sicurezza stradale, Bologna capofila”. La preside: “I nuovi limiti e i cantieri ci hanno messo in ginocchio”. Centrosinistra, avanti sulle alleanze. Il dem: “Chiusura imminente”

Bologna, 10 ottobre 2024 – Il rebus del campo largo, almeno in Emilia-Romagna, si sta per risolvere. Ne è convinto Michele de Pascale che, prima del duello a distanza con Elena Ugolini, ad Asphaltica in Fiera, ammette: “Ci siamo quasi, è imminente anche perché manca una decina di giorni alla presentazione delle liste”.

Duello a distanza in Fiera tra Ugolini e De Pascale: scontro sulla Città 30
Duello a distanza in Fiera tra Ugolini e De Pascale: scontro sulla Città 30

In sintesi: non si può più fare melina. E, da quello che filtra, dal fronte Italia Viva mancherebbe solo la bollinatura di Matteo Renzi sull’opzione più papabile (e indolore): inserire alcuni candidati di Iv (in pole Mauro Felicori, Stefano Mazzetti e Giulia Pigoni) nella lista civica di de Pascale. A ore, comunque, si saprà se verrà siglata l’intesa per superare il veto dei 5 stelle sulla presenza del simbolo di Italia Viva in coalizione. Un disgelo partito durante l’evento sulla Fabbrica del programma, “dove qualcuno si aspettava che ci fossero dei litigi nei tavoli, ma così non è stato”, dice il sindaco dem, prima di salire sul palco in fiera (in prima fila c’è l’assessore regionale al Lavoro, Vincenzo Colla).

Ugolini, dalla sua, getta benzina sul fuoco: “Finché ci sono maggioranze spaccate come la ferita non sanata del campo largo della sinistra, è difficile avere una volontà politica unica che porti a termine opere e infrastrutture...”.

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Nella foto: stretta di mano tra Michele de Pascale ed Elena Ugolini in Fiera, poi litigano sulla Città 30

Ma non è l’unica scintilla dell’ennesimo confronto “asincrono”, come lo definiscono ironicamente i fedelissimi di de Pascale che non mancano di sottolineare altri duelli ’classici’ cancellati dall’avversaria o a cui non parteciperà (come quello di Legambiente Emilia-Romagna).

A far scaldare gli animi dei due candidati alle Regionali del 17 e 18 novembre è la mobilità, in particolare la Città 30, bandiera della giunta di Matteo Lepore. Se per il candidato di centrosinistra, infatti, “Bologna è capofila sul tema della sicurezza stradale”, per la civica appoggiata dal centrodestra “i 30 all’ora hanno messo la città in ginocchio”. “Se c’è un limite si rispetta – dice il dem – e se si ritiene sbagliato si raccolgono le firme per cambiarlo... Ma, al di là dei provvedimenti in sé, la sicurezza stradale è strategica”. Non ci sta la preside: “Giusto mettere i 30 all’ora davanti alle scuole, ma è ideologico fare un provvedimento che sta mettendo in ginocchio una città. Per raggiungere la fiera dal centro storico ci ho impiegato tre quarti d’ora, non possiamo piegare alle ideologie e alle bandiere la vita delle persone. Perché dobbiamo farci male da soli? Siamo bloccati dai cantieri e i 30 all’ora sono uno specchietto per le allodole”. Il sindaco dem chiude: “A Bologna, in verità, il problema non è il traffico, ma la casa”.

Dalla mobilità si passa all’alluvione. De Pascale, dopo le accuse di Ugolini e del viceministro meloniano Galeazzo Bignami che hanno stigmatizzato la sua trasferta romana per incontrare Conte, ’abbandonando’ gli alluvionati, replica: “È ridicolo, conosco quasi per nome le famiglie colpite... ”. “Ridicolo”, aggiunge, sentire tali critiche “da un governo che ha nominato una struttura commissariale che ha base a Roma e da una candidata a cui hanno dovuto spiegare cos’era successo, non avendo mai affrontato il tema”.