Bologna, 9 novembre 2024 – I candidati moderati presenti nella coalizione di centrosinistra che sostiene Michele de Pascale alla guida della Regione Emilia-Romagna, e in particolare nella sua lista, “possono svolgere un gran lavoro in Consiglio regionale”.
Pierferdinando Casini è in Cina, succede a Romano Prodi come presidente del Forum filantropico italo-cinese, iniziativa di alcune grandi famiglie di entrambi i Paesi, che collaborano per finanziare iniziative benefiche e di promozione. Ma il suo pensiero è rivolto alle imminenti elezioni regionali, che si terranno il prossimo 17 e 18 novembre in Emilia-Romagna.
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Presidente Casini, è iniziato il rush finale delle elezioni regionali. Non c’è il rischio che l’effetto-Liguria, su cui conta il centrodestra, si ripeta?
“Non credo agli automatismi degli effetti. Penso che la gente sappia chi ha governato bene e chi ha governato male. In Emilia-Romagna le cose si possono migliorare, ma io so solo che, andando in giro per l’Italia, soprattutto per la sanità, la gente mi dice ’beato te che sei nato a Bologna’”.
Le elezioni americane si sono chiuse con una schiacciante vittoria di Trump. Il vento anti-establishment che soffia negli Usa non può incidere anche sulla nostra Regione?
“Perché secondo lei Musk è popolo o establishment? E Trump è popolo o establishment? In realtà le cose sono più complicate. I democratici americani si erano disconnessi dal Paese”.
Quali ritiene siano i punti di forza del candidato de Pascale?
“De Pascale è serio, intelligente e ha esperienza. Su di lui possono riconoscersi tutti e sarà il presidente di tutti, non solo di chi lo ha votato. Conosco cittadini di Ravenna che si sono convinti alla sua causa, pur essendo tutt’altro che di sinistra”.
Quale il ruolo dei moderati nella coalizione larga che è riuscita a tenere insieme il candidato?
“I moderati oggi sono presenti ovunque e in gran parte nella lista del Presidente: se la gente li vota, potranno svolgere un gran lavoro in Consiglio regionale”.
Non ha paura che il campo largo, da Azione ai Cinque Stelle, possa poi creare difficoltà nell’amministrazione della Regione, visto le divergenze interne su alcuni temi, ad esempio sulla questione Passante?
“Non ho questa paura, perché de Pascale ha sempre tenuto la barra dritta e ha idee chiare su questioni come il Passante”.
Teme l’astensione nell’elettorato? E quanto potrebbero pesare le polemiche sull’alluvione di quest’ultimo anno e di queste settimane?
“Sì, è l’ unico vero timore che ho, perché le polemiche allontanano la gente dalle urne. Invito tutti a uno sforzo di serietà: litighiamo sul day by day, ma non su questioni che riguardano la vita e la morte delle persone”.