ROSALBA CARBUTTI
Elezioni Emilia Romagna

Il ‘ritorno’ di Borgonzoni, mega cartelloni in città: "Ma non mi ricandido"

"Volevo far sapere le cose fatte per Bologna da sottosegretaria alla Cultura. Bene Ugolini, può vincere". Poi punge FI sullo Ius scholae: "Basta liti"

Uno dei manifesti di Lucia Borgonzoni: la leghista si candidò contro Bonaccini alle scorse Regionali

Uno dei manifesti di Lucia Borgonzoni: la leghista si candidò contro Bonaccini alle scorse Regionali

Bologna, 25 agosto 2024 - Lucia Borgonzoni di nuovo in prima linea. L’ex candidata leghista del centrodestra alle scorse Regionali, oggi sottosegretaria alla Cultura, è ricomparsa in diversi mega cartelloni in città, il più evidente allo stadio, con un elenco di cose fatte in questi anni al ministero.

Non è che, per caso, ha deciso di ricandidarsi?

"(Ride). Ma no... se mi candidassi lo farei in un’ottica ’acchiappa voti’, ma non sarebbe rispettoso nei confronti dei cittadini. Però sarò molto presente in città per fare campagna elettorale. Lunedì (domani, ndr ) incontrerò alcuni candidati della Lega alle prossime Regionali e ci saranno sorprese".

Qual è il senso dei maxi manifesti? Manca il simbolo della Lega...

"Li ho fatti per evidenziare le tante cose fatte da sottosegretaria. Dalla biblioteca di Eco che i 5 Stelle volevano trasferire a Milano, ai 5 milioni per la Garisenda mentre il Comune non si accorgeva di cosa stesse accadendo, alle celebrazioni per Marconi. Il lavoro è stato tanto, ma c’è ancora molto da fare. E già ho diversi progetti su cui mi sto impegnando: ad esempio sarebbe bello se Bologna potesse festeggiare gli 85 anni di Giorgio Moroder, icona della storia della musica, celebrando le sue colonne sonore. Ne sto già parlando con la Cineteca...".

Ma chi li finanzia questi cartelloni? Il ministero? La Lega?

"Ma no. È una cosa che ho fatto io, in autonomia. Ho voluto far sapere che cosa ho fatto per Bologna. Non c’è neanche il simbolo della Lega. Ma ne arriveranno altri con il logo".

Da ex candidata, come giudica la corsa di Elena Ugolini, civica appoggiata dal centrodestra?

"Ha tutte le carte in regola per vincere. E anche se io l’altra volta non sono riuscita a farcela, m’impegnerò al massimo per prendere la Regione. Nella scorsa tornata elettorale ci votarono oltre un milione di cittadini: dobbiamo loro qualcosa".

Il centrodestra in questi giorni, però, è piuttosto litigioso. Il tema su cui vi state dividendo è lo Ius scholae. Lei che posizione ha?

"Quella che la Lega ha sempre avuto. Non è nel programma e faccio presente che gli avversari non sono nel centrodestra, ma nell’altro campo. Cercare di rubare voti di qua e di là sulla nostra pelle non porta nulla. E i nostri elettori – più di quelli di sinistra – non sopportano vederci litigare".

Che cosa risponde a Manes Bernardini (ex leghista, ora in corsa con FI) che ha attaccato lei, Salvini e Bignami sul Passante di mezzo?

"Che lui il Passante di mezzo lo voleva. Ha cambiato idea? Bene. Ma allora ne parli al suo leader, Tajani, per portare le sue istanze a livello nazionale. Altrimenti è solo un modo per screditarci. E, io stando in coalizione, non lo farei mai...".