De Pascale tra i volontari della Festa dell’unità di Modena, poco dopo il confronto con Stefano Bonaccini (foto Fiocchi)
Modena, 15 settembre 2024 – “Sangiovese o Lambrusco? Io scelgo un’Emilia Romagna libera di sognare, capace di fare”. La ‘matricola’ Michele de Pascale ha incontrato il ‘veterano’ Stefano Bonaccini alla Festa dell’Unità. Nell’incontro sul futuro della Regione moderato dalla direttrice di Qn, il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno Agnese Pini l’auspicio è il passaggio di testimone.
Ma la scaramanzia è d’obbligo. “Non ho dubbi che Michele farà meglio di me”, azzarda Bonaccini. E de Pascale abbozza: “Giusto per non alzare le aspettative...smettila di dirlo!”, scherza. L’aspetto che fa più paura di questa, eventuale, esperienza al timone della Regione? “La sfida è essere all’altezza di quello che ha fatto Stefano”.
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Bonaccini ha ripercorso i suoi dieci anni: “È stato un periodo molto bello, ma faticosissimo. Non auguro a Michele di passare attraverso una pandemia, i terremoti, le alluvioni. Certe volte quando tornavo a casa la notte mi chiedevo se avessimo preso le decisioni giuste sui vari provvedimenti”.
Il confronto tra l’uscente e l’aspirante entrante è la rappresentazione fisica di un partito che sta provando a scommettere sul ricambio anagrafico. “Negli ultimi anni – ha ricordato Bonaccini – il Partito democratico sta puntando su una nuova generazione, tanti di loro li ritroviamo alla guida di Comuni, nella giunta regionale: se abbiamo presentato un ragazzo che ha 18 anni meno di me vuol dire che ci sentiamo abbastanza forti”.
Intanto c’è l’occasione per commentare il sondaggio di casa Dem pubblicato dal Carlino, che vede il centrosinistra avanti di 13 punti. “Conferma – gongola de Pascale – un giudizio molto positivo sull’amministrazione uscente espresso persino dalla maggioranza degli elettori del centrodestra”.
La serata scende nel dettaglio sui temi. “Non è possibile – alza il tono di voce de Pascale – che ogni volta che si parla di sicurezza si aggiunga immediatamente dopo il termine immigrazione. Chi lo fa è un razzista! Perché delinquono gli stranieri, delinquono gli italiani, e ricordiamo i mafiosi italiani in America. Sono due temi che hanno dinamiche e caratteristiche diverse. Occorre fermezza nel garantire la sicurezza e umanità nella gestione dell’immigrazione”.
Ineludibile il tema casa. La fame di alloggi che dilaga. “Bologna, Modena, sono diventate città turistiche a forte attrattività – ha rimarcato Bonaccini –, questo sottrae abitazioni ai lavoratori e agli studenti. Occorre un robusto piano di edilizia popolare e il potenziamento del potere d’acquisto delle famiglie alzando i salari, rimasti allo stesso livello di 30 anni fa. La casa diventi una priorità per la politica”.
Infine il grande tormentone delle Feste dell’Unità: Matteo Renzi sì o no nel campo largo? “Serve la più grande coalizione possibile per essere credibili e battere la destra”, allarga le braccia de Pascale. “Bisogna smettere di insultarsi tra alleati, occorre più rispetto ed equilibrio. E poi un programma concreto”.