Bologna, 18 novembre 2024 – A livello cittadino il Pd tiene (siamo attorno al 43%), anzi supera la media regionale. Una buona notizia per i dem e anche per l’amministrazione che governa la città. Alla vigilia, la curiosità degli analisti si era focalizzata sull’effetto-Bologna, e anche la candidata di centrodestra, Elena Ugolini, aveva puntato su una sorta di referendum sul sindaco Matteo Lepore per recuperare consensi.
Preferenze: chi ha vinto / De Pascale ha stravinto
I motivi non mancavano: da mesi i cittadini sono costretti a code e rallentamenti dovuti all’enorme quantità di cantieri dovuti al tram e, tra via Rizzoli e via San Felice, alla Garisenda da salvare. Lavori che tutti i giorni paralizzano la città da entrambi i lati, periferia (Borgo Panigale da un lato, Fiera dall’altro) e centro storico. Poi è arrivata l’alluvione: nel 2023 in via Saffi con polemiche annesse e, un mese fa, in via Riva Reno e via Andrea Costa e zone limitrofe. Le lamentele e i disagi dei cittadini non sono mancati e c’è da scommettere che proseguiranno anche in futuro. Ma quanto hanno influito sul voto regionale?
Scartabellando i dati sezione per sezione, il malumore non deve sfuggire, anche se il calo, osservando solo le percentuali del Pd, è una flessione di uno o due punti percentuale, in zone in cui, anche nelle ultime europee, i dem non sfondavano come in altri territori.
Nelle sezioni che comprendono i residenti di via Riva Reno, dove, prima, i cantieri del tram Linea rossa, poi l’allagamento dello scorso ottobre, hanno creato e creano notevoli disagi, (ad esempio le sezioni 48, 49, 51 e 52), i dem hanno incassato dal 33,33% al 29,11%. Qualche punto percentuale in meno di quanto incassarono alle ultime europee (la rilevazione temporalmente più vicina).
Altra zona fortemente colpita dall’ultima ondata di maltempo, quella compresa tra via Andrea Costa, via Brizio e via Zoccoli, al centro del braccio di ferro con i residenti per la messa in sicurezza del muretto vicino alla strada. In questo caso, la flessione rispetto alle europee è minima, ma il Pd non va oltre il 36,45% (seggio 22), con picco negativo alla sezione 28, proprio quella di via Zoccoli (30%, contro il 32,52 di pochi mesi fa); aumento di un punto, invece, nel seggio 26.
Poco più di un punto in meno per il Pd (26,2% contro 27,66% delle europee) nel seggio 138 che rappresenta il salotto buono della città, stretto tra i cantieri della Garisenda e del tram: tutta la zona di via Rizzoli, con le laterali vocate al turismo, piazza Galvani e tante altre. In periferia, nonostante i cantieri della Linea Verde in zona Santa Viola-Borgo Panigale, i dem non subiscono flessioni, incrementando di qualche punto percentuale il consenso, anche nel seggio 238 dove il Pd sfiorano il 50%.
Neanche l’affluenza ne ha risentito, visto che si resta al di sopra della media regionale. Il nodo di via Aurelio Saffi, dove, oltre agli eventi alluvionali del maggio 2023, la viabilità è compromessa da una pesantissima cantierizzazione costa qualcosa in termini percentuali ai dem: da 41,48% delle europee (sezione 68) si scende al 38,69%. Una zona che deve essere tenuta sott’occhio, dopo le polemiche dovute alle difficoltà di circolazione.
In via Mengoli e in via Laura Bassi hanno fatto discutere la ciclabile e il cambio nella viabilità: uno scotto è stato pagato, se è vero che nel seggio 121, ad esempio, il Pd è sceso da 38,27 delle europee al 36,78 delle regionali. Piccolo aumento, addirittura nei seggi di via dei Colli e via di Roncrio (seggi 196-197), colpite dall’alluvione più volte: ma qui l’affluenza è stata più alta della media (e Ugolini ha preso più voti di de Pascale).