Bologna, 12 ottobre 2024 – Non ci sta, Michele de Pascale, e a chi chiede qualche considerazione sulla posizione di Elena Ugolini in merito all’aborto risponde: “Non sono d’accordo. E lei ha anche citato un esempio che non corrisponde a quello che ha detto, ma prevedeva a Forlì la valorizzazione di personale del servizio sanitario nazionale”.
Ugolini, nello specifico, si era detta favorevole “ai gruppi pro vita nei consultori” nel caso ne abbiano titolo, ribadendo come “molte donne preferirebbero non abortire”, ma compiere un’altra scelta. De Pascale, sindaco di Ravenna e candidato dem alla presidenza della Regione, replica alla sfidante, la preside delle Scuole Malpighi che porta avanti il suo progetto civico, e chiarisce: “Se una donna non vuole abortire, deve avere una risposta sociale per accompagnare questa sua scelta in un percorso con professionisti specializzati. Se invece ha fatto un’altra scelta (l’aborto, ndr), nessuno deve permettersi di intervenire e rendere tutto ancora più gravoso e pesante”.
L’occasione di esporsi sul tema è la presentazione di un progetto di legge di iniziativa regionale sulle professioni sanitarie, insieme con l’attuale assessore regionale alla sanità - e candidato alle Regionali nella lista del Pd - Raffaele Donini, al circolo dem ‘Passepartout’ di via Galliera. Sulla stessa linea in merito all’aborto anche Donini, definito da de Pascale “un gladiatore” per come ha lottato in questi anni difficili per la sanità: “Sono completamente d’accordo con de Pascale: noi difendiamo la nostra impostazione, che non prevede i gruppi pro life nei consultori”.
L’obiettivo del progetto di legge promosso dall’assessore e rivolto al Parlamento è tornare a rendere attrattive le professioni infermieristiche “grazie a una formazione ancora più qualificata”. “Gli strumenti giuridici ci sono già: occorre o destinare un miliardo del fondo sanitario nazionale su questo, oppure nella discussione della legge di bilancio stabilire che un miliardo venga utilizzato per avvicinare le remunerazioni agli standard europei - sottolinea l’assessore -. Ce lo chiedono le professioni infermieristiche, ci chiedono di lavorare meglio”.
Donini porta in dote alcuni numeri: la carenza di “oltre 65mila infermieri” a livello nazionale, i 15mila professionisti che negli ultimi tre anni hanno scelto di trasferirsi all’estero, la dispersione in ambito universitario (con “il 30% degli iscritti ai corsi accademici che abbandona gli studi prima della laurea, circa seimila studenti), le “oltre 100mila figure” che mancheranno nei prossimi anni continuando con questi trend.
Al Passepartout di via Galliera, c’è spazio anche per qualche considerazione sul campo largo: “In Emilia-Romagna la linea tracciata è molto chiara e sono fiducioso - chiosa serafico de Pascale -. Il Movimento 5 Stelle ha già ribadito che farà parte della nostra coalizione, che nasce appositamente su un programma per la nostra regione. E, nel mio caso, c’è anche un rapporto di fiducia che deriva dal lavoro fatto assieme per anni”. De Pascale si definisce “contento” per il coinvolgimento dei Verdi, con cui invece non aveva lavorato a Ravenna, e in merito a eventuali scissioni interne ai grillini ribatte: “Non ho tempo per occuparmi di ciò che succede internamente alle varie fazioni. Non ho il tempo di farlo nemmeno con il Pd… (sorride, ndr)”.
“Ho fiducia nel lavoro del candidato presidente perché, tra l’altro, governa Ravenna già con il concorso delle forze alternative alla destra, moderate, progressiste e socialiste, e questa secondo me è la migliore garanzia”, chiude Donini.