Ferrara, 22 gennaio 2020 - Cispadana e Ferrara Mare. Anche le infrastrutture della provincia estense hanno contribuito a pepare il confronto tra i due candidati alla carica di Presidente della Regione, ieri nella sede bolognese del Resto del Carlino . Al faccia a faccia organizzato dal nostro quotidiano, il candidato uscente Stefano Bonaccini e la sfidante di centrodestra Lucia Borgonzoni non si sono risparmiati colpi su colpi anche in materia di viabilità. Per Borgonzoni il tema è chiaro: "Capire quando far partire le opere che ci vengono promesse". Bonaccini incassa la stoccata e rilancia: "Il progetto definitivo di Cispadana è già stato depositato. L’abbiamo fatta diventare un’infrastruttura regionale, decidendolo insieme a tutte le parti sociali. A fine anno – continua – partirà il cantiere di quasi due miliardi di euro con prosecuzione nella Ferrara-Mare fino a Porto Garibaldi, che ora è una groviera gestita dallo Stato, che non sa gestirla. La Cispadana passerà dove c’è stato il terremoto, e sarà collegamento col Brennero e all’Europa. Inoltre toglierà il 20% del traffico dal nodo stradale bolognese, visto che per andare a Ferrara e a Ravenna bisogna passare di lì".
Ma di Ferrara si è parlato ampiamente anche al di là delle infrastrutture, con il caso Jolanda tirato in ballo dalla leghista. "Chi governa deve essere governatore tutti e, proprio su questo vorrei chiedere una cosa a Bonaccini – attacca Borgonzoni -. È una domanda che, voi non sapete, ho già fatto questa mattina (ieri per chi legge) a Bonaccini sempre sul Comune di Jolanda di Savoia. Il sindaco Paolo Pezzolato dice che sono state tolte persone e tagliati servizi perché il vicesindaco si è candidato in una lista contro Bonaccini – sferra il colpo Borgonzoni –. Ora leggo un post sulla pagina del sindaco di Jolanda, dove il primo cittadino dice che ha presentato un esposto. Non ci sono state pressioni? Non ci sono state persone tolte dal Comune in quanto il vicesindaco ha deciso di schiararsi nella lista che mi appoggia? Non capisco bene, richiedo a Bonaccini".
Il tema però non era in scaletta. Ma, messo alle strette, ugualmente da Bonaccini arriva la risposta, sottolineando anche come a questa questione avesse già risposto in mattinata. "Mi pare davvero surreale – evidenzia Bonaccini – piegare la questione del futuro dell’Emilia Romagna su un Comune di tremila abitanti. Da quel che ho appreso ci sono stati due comandi e due dipendenti spostati da un sindaco (di Comacchio) e da un sindaco di un’Unione dei Comuni, sui quali la Regione non ha nessuna responsabilità. Mi pare davvero incredibile – sbotta Bonaccini – parlare di un fatto che attiene al puro carattere amministrativo e locale di un territorio in campagna elettorale".
«Un presidente deve tenere anche ai piccoli comuni – tuona Borgonzoni tra una risposta e l’altra – perché non penso che un sindaco vada dall’autorità giudiziaria solo perché gli sono stati tolti due dipendenti". Chiosa Bonaccini, a chiusura dell’incontro-scontro, cercando di riprendere le fila: "Aspettiamo le determinazioni del caso successo a Ferrara, per come sono fatto io non mi sono permesso di speculare sulla faccenda". E infine: "Il Comune di Jolanda è sempre stato supportato dalla Regione, quando ha chiesto aiuto. Ho sentito il sindaco anche pochi giorni fa. Se un Comune non funziona più perché due dipendenti vengono tolti, allora credo ci siano problemi molto seri nella macchina comunale. Ho parlato col sindaco di Comacchio chiedendogli di mettersi d’accordo per trovare una soluzione amministrativa. Stiamo parlando di questo".
Caso Jolanda di Savoia, Bonaccini: "Risponderemo all'autorità giudiziaria"
“Probabilmente presi da sondaggi che li danno sconfitti, può anche darsi che qualcuno pensi di ricorrere a mezzi che nulla hanno a che fare con la qualità dell'amministrazione pubblica”, dice a proposito dell'esposto presentato dal sindaco di Jolanda di Savoia, nel Ferrarese, su una presunta ritorsione a seguito del suo appoggio alla leghista Lucia Borgonzoni.
“Ne discuteremo presso l'autorità giudiziaria se chiamati”, spiega Bonaccini, aggiungendo a proposito di un presunto audio che lo riguarderebbe e che la Lega vorrebbe rendere pubblico: “Ripeto, risponderemo all'autorità giudiziaria se chiamati, sono la persona assolutamente più tranquilla del mondo”.