Sorrisi & Canzoni. Il leit motiv del successo della Virtus, all’Unipol Arena, il primo interno in Eurolega, dopo tanti passaggi a vuoto. Un successo che vale doppio, perché ottenuto sotto lo sguardo di Claudio Fenucci e Vincenzo Italiano, amministratore delegato e allenatore del Bologna. Un successo che vale doppio perché costruito sull’asse play-pivot. Alessandro Pajola tira fuori il meglio. Oltre alla difesa e alla regia, ci sono due triple, soprattutto l’ultimo, di un peso specifico notevole. E poi, dopo tanti musi lunghi, ecco l’Ante Zizic che non ti aspetti.O che, meglio, aspettavi da mesi. Preciso, puntuale, attento a rimbalzo. Il croato raddrizza tutto e recupera palloni in difesa. E pazienza se ci sono ancora le amnesie di Tucker. Arriverà anche lui, nelle speranze di Luca Banchi. Intanto la Virtus, che è prima in coabitazione con Trento nel campionato italiano – e per di più imbattuta – lascia l’ultimo posto in Eurolega. Sarà dura, la settimana prossima, perché ci sarà il doppio impegno. E si comincerà a Madrid, contro il Real, bastonato di recente proprio da Milano. Ma intanto ci sono due punti dai quali ripartire. E poi, prima dell’Eurolega, ci sarà la trasferta a Varese, per provare a restare al primo posto. Ultima annotazione: tanto spiegamento di forze (più che giustificato dopo quello che è accaduto ad Amsterdam) all’Unipol Arena. Sugli spalti pressoché tutto corretto. Sperando di non dover più assistere a vicende – il riferimento è quello accaduto in Olanda – non possono avere giustificazione. Mai.
EditorialeVirtus, un successo che vale doppio