Editoriale

Un bel tour tra buche e cantieri

Se il sindaco di Bologna girasse per la città noterebbe che molte strade, da anni, sono in uno stato pietoso con fondo sconnesso, buche e avvallamenti. La segnaletica dell’asfalto in molti casi è sbiadita per non parlare delle strisce pedonali quasi invisibili. Non parliamo dei graffiti a perdita d’occhio sui muri del centro storico. Siamo sicuri che la priorità fosse il tram e il canale in via Riva Reno?

Roberto Gentilini

Risponde Beppe Boni

Può anche darsi che il tram a Bologna sia una priorità e si riveli nel tempo un vantaggio. La maggioranza dei cittadini non è di questo parere, ma la scommessa è aperta e il tempo emetterà la sentenza. Per adesso è un delirio di cantieri che sommati ad altri aperti in contemporanea paralizza il traffico. Nel frattempo per far posto al tram spariscono 141 posti auto anche nel quartiere Bolognina che poi verranno recuperati altrove, dice il Comune. Ma non è la stessa cosa.

Fatta questa premessa resta il fatto che prima di mettere a soqquadro la città con lavori avviati ovunque (contemporaneamente) bisogna assicurare che tutto il resto sia in ordine. Se davvero ci sono strade e marciapiedi sconnessi con buche diffuse, segnaletica sbiadita sull'asfalto e altre anomalie allora non ci siamo proprio. Incoerenza? Superficialità? Forse tutte e due le cose insieme.

Sapendo che con i cantieri del tram sarebbe salita la protesta un'amministrazione scaltra avrebbe evitato di farsi prendere in castagna per altri fattori. Quindi non è scaltra. Più che il sindaco dovrebbero girare per la città l'assessore e i tecnici che devono occuparsi di urbanistica e manutenzione. Un bel tour tra buche e cantieri sarebbe salutare per rendersi conto della situazione.

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