Editoriale

Treni locali, il degrado delle stazioni

Ben venga un maggior numero di collegamenti ferroviari tra Modena e Bologna, una linea molto frequentata dai pendolari, siano essi studenti o lavoratori. Ma per avere un buon servizio sarebbero necessarie anche opere aggiuntive a carico dei comuni . Infatti in prossimità delle stazioni non ci sono parcheggi sufficienti. Già oggi ci sono grossi problemi per i pendolari e studenti che utilizzano il treno per la cronica mancanza di parcheggi.

Stefano Ronconi

Risponde Beppe Boni

I treni locali sulla linea Bologna - Modena che nella maggior parte dei casi allunga le corse fino a Piacenza sono stati rinnovati e aumentati di numero e Trenitalia ha messo in campo da tempo una flotta più moderna. Ne va dato atto. Su questo tratto però rimangono irrisolti alcuni problemini. In alcune fasce orarie i treni sono strapieni: trovare posto a sedere è impossibile se si è fortunati si trova una nicchia in piedi. Domanda: si può aumentare il numero delle carrozze? I ritardi sono tornati ad essere frequenti dopo un periodo di relativa puntualità. Come del resto sta accadendo per l'Alta velocità. I ritardi dovrebbero essere l'eccezione e non la quasi - regola. Trenitalia -Tper che gestisce il trasporto ferroviario in Emilia Romagna è una società rinnovata e modernizzata e ha tutti i mezzi per riportare equilibrio negli orari. Migliaia di studenti e lavoratori pendolari sono pronti a tributare un lungo e caloroso applauso. Bene. Poi c'è la manutenzione delle stazioni. Alcune sono una vergogna come quella di Anzola Emilia: muri sbrecciati, tetti dei tunnel che perdono acqua come una cascata, umidità ovunque, scarsa pulizia. Anche Ponte Samoggia non è un esempio cristallino. Sui parcheggi si può migliorare, ma onestamente non sono il problema principale.

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