Editoriale

Roghi nei boschi, nuovi mezzi antincendio

Sarà anche vero che quest'anno pare non esserci il caldo record con relativa siccità che l'anno scorso ha messo in ginocchio L'Emilia Romagna e l'Italia, però gli incendi boschivi sono un pericolo con cui dobbiamo Sempre fare i conti. Auspico che lo Stato rinforzi dove serve il corpo dei vigili del fuoco e per i controlli e la prevenzione i carabinieri forestali e la Protezione civile. I boschi sono un patrimonio comune che va salvaguardato dai comportamenti potenzialmente pericolosi che possono innescare incendi.

Fabio Bettini

Risponde Beppe Boni

Pur tenendo presente che decine di uomini in più da distribuire sul territorio per la prevenzione non si inventano con un clic, i controlli d'estate aumentano sull'Appennino bolognese come nelle altre località. I carabinieri forestali fanno il loro dovere in parte coadiuvati dalla Protezione civile e dalle Guardie ecologiche volontarie. Però non dobbiamo dimenticarci che i primi guardiani dell'ambiente siamo noi stessi. Se quando frequentiamo i boschi della collina e dell'Appennino teniamo comportamenti responsabili evitando per esempio di accendere fuochi soprattutto di giorno quando la temperatura è alta siamo già a metà dell'opera. Altrettanto necessario è avere la sensibilità di segnalare situazioni a rischio o comportamenti altrui fuori regola. Detto ciò si ha notizia anche di rinforzi concreti negli assetti antincendio. Dieci nuovi fuoristrada sono stati messi a disposizione della Protezione civile per intervenire con efficacia contro gli incendi nei boschi. I mezzi sono affidati ai volontari delle organizzazioni dei coordinamenti di Parma, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Rimini e di Federgev nell'ambito della campagna antincendio boschivo 2024 che coinvolge l'intero sistema regionale di Protezione civile. In particolare, si tratta di Ford Ranger 4x4 - euro 6.2 - completi di modulo di spegnimento scarrabile, serbatoio da 650 litri e pompa Wick.

beppe.boni@ilcarlino.net

voce.lettori@ilcarlino.net